La Milano Fashion Week ospita UNSTAGE, l’innovativo progetto IED Milano che decostruisce la sfilata tradizionale. Una performance collettiva di dodici neodiplomati, curata da Umberto Sannino e impreziosita dalla performance immersiva dell’artista Scarlett Rouge, trasforma la moda in un’esperienza artistica e partecipativa.
Milano, Italia.
Milano Fashion Week: IED Riscrive le Regole dello Stile
La Milano Fashion Week continua a essere un crocevia di tendenze e innovazioni, ma l’Istituto Europeo di Design (IED) di Milano ha deciso di spingersi oltre, presentando UNSTAGE: un evento che promette di ridefinire il concetto stesso di sfilata. Non solo una passerella, ma un vero e proprio gesto curatoriale e performativo che invita a smantellare le convenzioni per riscrivere il linguaggio della moda. L’appuntamento è per sabato 27 settembre 2025, alle ore 12.15, presso la suggestiva Galleria Lia Rumma.
UNSTAGE: Quando la Moda Diventa Azione Corale
Dimenticate lo show incentrato sull’individualità del singolo designer. UNSTAGE si configura come un’azione corale, una celebrazione del processo creativo condiviso, piuttosto che un’esaltazione del singolo autore. Dopo il successo di UNFOLD, un progetto espositivo che ha svelato visioni e narrazioni progettuali, UNSTAGE si propone come il momento vivo della trasformazione.
L’evento è concepito come un fashion show destrutturato e attraversabile, dove l’abito si anima e la moda si fonde con l’arte in movimento. Qui, il corpo pensante e lo spazio sensibile diventano protagonisti. Non c’è un palco definito, ma una “geografia di gesti, suoni, abiti e corpi” che si intrecciano in un dispositivo quasi museale. Al centro, il talento di dodici studenti neodiplomati IED Milano, che attraverso 55 look creano un racconto collettivo, unico e coinvolgente, con la sapiente curatela di Umberto Sannino, Head of Fashion School.
“Un Atto Politico ed Estetico”: Il Commento di Danilo Venturi
Danilo Venturi, Direttore IED Milano, ha commentato con entusiasmo l’iniziativa: “Con UNSTAGE portiamo la sfilata fuori dagli schemi, riscrivendone la forma rappresentativa. Non è solo catwalk, ma moda che si fa arte attraverso la performance. La forma diventa sostanza. Lo spettatore partecipa. Lo spazio è simbolico. UNSTAGE è un atto politico ed estetico.” Parole che sottolineano la profondità e l’intento innovativo di un progetto che va ben oltre la semplice presentazione di collezioni.
L’Immersione Sensoriale di Scarlett Rouge
A inaugurare lo show in un’atmosfera volutamente sospesa è la performance dal vivo dell’artista Scarlett Rouge. L’esperienza inizia al buio, al piano terra della galleria, segnando un’immersione profonda e intima. Il pubblico vive una fruizione differenziata: gli spettatori al piano terra sono avvolti dall’oscurità, in un’esperienza densa e ravvicinata, mentre quelli al primo piano accedono a uno spazio luminoso, di apertura e visione amplificata.
La presenza di un’artista performativa come Scarlett Rouge non è casuale: essa approfondisce la riflessione sul gesto artistico e sulla cerimonia collettiva. La curatela sonora, inoltre, contribuisce a costruire un ambiente che guida, sospende e sovverte la percezione, rendendo l’intera esperienza un viaggio sensoriale.
Scarlett Rouge stessa ha espresso il suo entusiasmo: “Sono entusiasta di lavorare con Umberto Sannino e il team IED per creare questa esperienza unica, che ci ricorda che la moda non riguarda solo la superficie o i nostri ego; tra le pieghe dei tessuti si celano Anime profonde desiderose di connettersi con gli altri e che si intrecciano insieme diventando una comunità davvero bella e complessa.“
“Moda che Disobbedisce”: La Visione di Umberto Sannino
Umberto Sannino, curatore dell’evento, sintetizza l’essenza di UNSTAGE: “UNSTAGE è moda che disobbedisce, che smonta la superficie per mostrare ciò che sta sotto: il fare, il pensare, il collaborare.” Una pratica di liberazione che destruttura la forma e moltiplica la visione, offrendo una prospettiva inedita sul mondo della moda.

Per saperne di più su Scarlett Rouge
Scarlett Rouge è un’artista interdisciplinare con radici tra la California e la Francia. Figlia d’arte del visionario designer Rick Owens e dell’artista Michèle Lamy, ha saputo forgiare una sua espressione artistica unica e ricca di spiritualità. Dopo gli studi in Fotografia al California Institute of the Arts, ha approfondito la pittura e l’arte installativa.
La sua pratica riflette una vita nomade, influenzata da miti, culture diverse e l’esplorazione di varie geografie. Come discepola del movimento dell'”arte come terapia spirituale”, Rouge infonde un’ironia distintiva nelle sue creazioni, utilizzando un linguaggio simbolico per ricostruire archetipi e adattarli all’etica contemporanea. Le sue opere sono spesso riflessioni sulla negligenza ambientale o sul consumismo.
Attratta dal misticismo e dal potere dei simboli, la sua arte fonde il racconto con la metafisica, ispirandosi a figure come Jung e Campbell. Rouge vede la sua pratica come quella di una “sorcière artiste”, dove le creazioni diventano meditazioni terapeutiche per la psiche. Interrogandosi su domande ancestrali e usando diversi media, dall’installazione ai video, Rouge esplora la connessione tra spirito e materia, la crescita della psiche collettiva e l’energia invisibile che sostiene l’esistenza. La sua visione suggerisce che l’arte può guidarci a esplorare l’oscurità per poi risalire verso la luce del risveglio.
INFO
Dove e Quando:
Galleria Lia Rumma, Via Stilicone, 19, Milano
Sabato 27 settembre 2025, ore 12.15
Photo courtesy Maddalena Torricelli Ufficio Stampa




