
Esplorando l’Appennino Reggiano tra le sue bellezze naturali e le antiche tradizioni locali

l’Appennino Reggiano: una destinazione ancora poco conosciuta con una storia millenaria alle spalle, dove l’autenticità delle sue tradizioni si fonde perfettamente con gli incantevoli paesaggi montani.

Appennino Reggiano (RE), Italia
Vi portiamo ad esplorare una terra di confine che occupa l’Appennino settentrionale, nella provincia di Reggio Emilia. Un territorio che racchiude una comunità montana fatta di piccoli comuni, i quali, ciascuno per la sua autenticità e tradizione riescono a sorprendere e a meravigliare il viaggiatore alla ricerca di territori misteriosi, silenziosi ma incredibilmente stupendi.
Un borgo magico dove abbandonarsi totalmente alla natura circostante
Uno di questi è il bellissimo paesino di Vercallo, un piccolissimo borgo medievale di origine Longobarda, risalente al X secolo, posto su una piccola collina tra il Monte Pulce e la Vallata del Rio Cerezzola. È un borgo per lo più disabitato, pare vi abitino soltanto due persone e questo probabilmente lo rende ancor più magico e misterioso.
In questa splendida cornice nasce il Relais Borgo Vercallo, un’oasi di pace e di estrema tranquillità immerso nella natura, dove gli ospiti si sentono a casa, in un ambiente intimo e ricercato. Un ottimo rifugio per ricaricare le energie dalla frenetica vita cittadina.
Il Relais dispone di due appartamenti, il “Gelsomino”, e l’”Ulivo” e di una dimora principale dove sono collocate 4 camere, tutte arredate con eleganza e raffinatezza e con i migliori comfort per garantire una vacanza di benessere a 360 gradi.
La struttura dispone anche di una piscina e di un idromassaggio esterni dove rilassarsi al solo suono della natura che si diffonde tutta intorno. Un luogo dove staccare la spina, e non a caso, il Relais organizza ritiri di yoga e meditazione dove la parola d’ordine è “riconnessione” di mente e corpo.
I gestori Ambra e Stefano sono a disposizione per rendere la vacanza davvero indimenticabile. Su richiesta tanti i servizi extra, come uno chef privato per accontentare ogni richiesta culinaria. Ma oserei dire che la scelta di alloggiare al Relais Borgo Vercallo nasce proprio dall’esigenza di ritrovare un po’ di pace, abbandonarsi a se stessi e allo scorrere lento e vivere una vacanza all’insegna della pura magia.
Il Relais Borgo Vercallo è una tappa di Viandant, un progetto ideato dal suo proprietario, l’imprenditore Rabboni, nato appunto per valorizzare un turismo lento e introspettivo. L’idea nasce dal desiderio di promuovere un’esperienza di viaggio attraverso la famosa via Matildica mettendo a disposizione degli ospiti gli antichi mezzi di trasporto come i cavalli per ripercorrere i luoghi della Contessa di Canossa, una delle donne più straordinarie e influenti del Medioevo italiano.
Le Terre Matildiche e la sua straordinaria bellezza
Matilde di Canossa, nata intorno al 1046 fu una figura chiave nella politica e nella cultura del Medioevo; il suo casato deteneva un notevole potere su tutto l’Appennino Reggiano. Il legame tra la Contessa e il suo territorio è ancora oggi ben visibile attraverso castelli medievali e residenze fortificate che sovrastano le colline e le valli della zona.
Uno degli elementi fondativi del sistema fortificato di Matilde di Canossa era il Castello di Carpineti. Un castello medievale costruito poco prima dell’anno mille, a circa 800 metri di altitudine a cavallo delle Valli del Secchia e del Tresinano. Si dice fosse il castello più amato dalla Contessa che vi soggiornò infatti per lunghi periodi della sua vita.
La fortezza era sede privilegiata per ospitare imperatori, re, duchi e pontefici. Nel 1077 accolse anche Papa Gregorio VII reduce dall’incontro di Canossa.
Purtroppo, dopo la morte di Matilde di Canossa, il castello subì numerosi cambi di proprietà e distruzioni; oggi rimane ben poco dell’antico castello, ma è ancora ben visibile la struttura principale, riferibile al castello-recinto e la torre quadrangolare, restaurata e dotata di una scala interna che porta alla sommità dove si apre un panorama stupendo.
All’esterno del Castello si trova la Chiesa di Sant’Andrea, consacrata nel 1117. Oggi è possibile celebrare il rito religioso all’interno della stessa dove è ben visibile il simbolo del casato dei Canossa (il cane con l’osso).
All’interno del borgo vi è anche un ristorante, il “Ristorante del Castello” aperto tutto l’anno, che offre i migliori piatti della tradizione reggiana. Dispone anche di eleganti camere in pieno stile principesco. I più romantici potranno organizzare il loro matrimonio in questa esclusiva location e avvalersi delle incantevoli terrazze panoramiche del Castello che sovrasta il borgo di Carpineti.
Lungo il sentiero della Via Matildica..
Proseguendo lungo gli antichi cammini della Via Matildica, troviamo l’area archeologica monumentale della Pieve di San Vitale. Un gioiello di architettura sacra e simbolo della ricca eredità storica e religiosa di quel territorio.
Purtroppo rimane ben poco dell’antica Pieve di San Vitale. È visibile soltanto il nartece, ridotto a cappella negli anni ‘30 che conserva l’originario portale quadrangolare affiancato da semicolonne capitellate in arenaria.
Con il restauro concluso nel 2015 si è aperto un piccolo museo, il Museo Lapideo in cui sono esposti reperti archeologici fra i quali gli antichi capitelli e la mensa d’altare della Pieve del XII Secolo.
Oltre al Museo, possono essere considerati parte integrante della Pieve di San Vitale anche l’ostello e l’annesso ristorante, testimoni silenziosi della travagliata storia di questo luogo.
La Pietra di Bismantova: il maestoso simbolo dell’Appennino Reggiano
Uno dei luoghi simbolo dell’Appennino Reggiano, è la Pietra di Bismantova. Un imponente e maestosa pietra di roccia calcarea situata nei pressi del comune di Castelnuovo né Monti.
Alta circa 245 metri, sulla cima sorge una pianoro erboso della lunghezza di circa 1 chilometro dove ammirare un panorama incantevole che spazia dalle vette del Crinale fino alla pianura emiliana.
La particolare formazione rocciosa della Pietra di Bismantova risale a milioni di anni fa quando quest’area era coperta dal mare; nel tempo l’erosione l’ha scolpita conferendole l’attuale forma caratteristica.
Ha ispirato personaggi illustri come Dante Alighieri. Si narra che il poeta abbia scalato questa roccia durante il suo esilio e che lo abbia influenzato nella stesura del quarto canto del Purgatorio della famosa Divina Commedia.
Oggi la Pietra di Bismantova è un importante punto di riferimento per gli appassionati di arrampicate, ferrate e di tutti gli sport outdoor.
Sono diversi i sentieri CAI che si snodano lungo tutto il costone roccioso, adatti sia a principianti che a camminatori esperti.
Il sentiero più conosciuto è quello originale che in poco più di 20 minuti permette di arrivare in cima ma è anche il più ripido e può risultare difficoltoso per chi è alle prime esperienze in montagna.
Altri sentieri meno ripidi permettono anche ai camminatori meno esperti di arrivare in cima in poco più di 1 ora.
La guida ambientale escursionistica, Elisa Viani di “Passi e Nuvole” organizza trekking e passeggiate adatte a tutti. Lasciatevi ispirare dai suoi racconti e dal suo entusiasmo per vivere una giornata a stretto contatto con la natura in piena sicurezza.
Le Fonti di Poiano: benessere naturale dell’Appennino Reggiano
l’Appennino Reggiano non è solo paesini montani e sport all’area aperta, ce n’è per tutti i gusti, e gli amanti del benessere e del relax troveranno pane per i loro denti tra le colline e i boschi dell’Appenino con le Fonti di Poiano. Un’oasi naturale famosa per le sue acque termali, un dono della natura dal potere curativo.
Alle Fonti di Poaino sgorgano infatti acque terapeutiche indicate per curare alcune patologie come le disfunzioni epatiche, malattie della colecisti, stipsi di origini digestive e obesità.
Hanno inoltre scoperto alcune similitudini con le acque termali di Chianciano e Montecatini Terme, e a seguito di accurate analisi, le amministrazioni locali hanno deciso di incentivare il turismo termale e promuovere maggiormente questa zona, riorganizzando tutta l’area sorgiva. Di recente è stato aperto anche un punto ristoro, il Ristorante “Le Fonti di Poiano” che permette ai tanti curiosi di godere dell’intera giornata cibandosi delle migliori specialità reggiane.
Ligonchio e la vecchia centrale ENEL
Spingendosi fin quasi al confine con la Toscana troviamo un altro piccolo borgo montano che fa parte del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano: Ligonchio.
No, non siamo venuti a trovare l’Aquila di Ligonchio (Iva Zanicchi), ma per scoprire la storia che si cela dietro questo piccolo paesino montano: la vecchia centrale ENEL.
Realizzata nel 1922, era un imponente struttura contenente le sale macchine, cui si collegavano perpendicolarmente edifici minori: una precedente centrale, un fabbricato civile e l’ex sala trasformatori.
L’edificio della centrale di Ligonchio è realizzato in stile Art Nouveau e rappresenta un elegante esempio di architettura industriale. In quegli anni, la centrale di Ligonchio era un’importante eccellenza tecnologica sul territorio che contribuiva al benessere economico e all’aumento demografico della zona.
All’ingresso del paesino si trova anche un bellissimo e moderno Hotel di montagna, il “Rifugio dell’Aquila”, una location ideale per trascorrere una vacanza a mille metri a stretto contatto con la natura. Un punto di partenza per esplorare il bellissimo e ancora poco conosciuto Appennino Reggiano.
Foto Sara Scattolini

Il Taccuino di Agenda Viaggi
Dove alloggiare:
Relais Borgo Vercallo – www.borgovercallo.it
Dove mangiare:
Pieve di San Vitale – www.pievedisanvitale.eu
Ristoro Le Fonti di Poiano – www.ristoro-le-fonti-di-poiano.businesse.site
Rifugio della Pietra – www.rifugiodellapietra.it
Rifugio dell’Aquila – www.ilrifugiodellaquila.com
Per escursioni ambientalistiche
Passi e Nuvole, Elisa Viani – www.passienuvole.it
Altri Passi, Roberto Barbantini – www.altripassi.org
Per tutte le altre informazioni consultare il sito www.appenninoreggiano.it
Dott.ssa Rachele Grassi