
La mostra dedicata a Noè Bordignon è l’occasione per esplorare il territorio a cavallo tra le province di Treviso e Vicenza, ai piedi della Pedemontana. Diversi itinerari sono stati predisposti per aiutare i visitatori a scoprire l’artista e le bellezze della zona.

Provincia di Treviso, Italia.
La mostra “Noè Bordignon. Dal Realismo al Simbolismo” incoraggia i turisti a uscire dalle principali località della provincia di Treviso e a immergersi nel territorio. L’allestimento nella doppia sede di Castelfranco Veneto e San Zenone degli Ezzelini lo rende in effetti necessario, essendoci circa 17 chilometri tra i due luoghi. Il filo conduttore degli itinerari predisposti è naturalmente l’opera dell’artista, in particolare i numerosi affreschi che attendono di essere riscoperti e degnamente apprezzati.
Itinerario verso nord – Da Castelfranco Veneto a San Zenone degli Ezzelini
Un percorso che parte dalla città natale dell’artista e si snoda verso nord, tra affreschi e quadri sparsi nelle chiese di Castello di Godego, Loria, Riese Pio X e San Vito di Altivole, per terminare a San Zenone degli Ezzelini.
Uno degli affreschi esterni meglio conservati si trova sulla facciata della casa che fu di Noè Bordignon a Castelfranco Veneto. La storia de La figlia di Jefte dell’Antico Testamento e due figure simboliche sono state di recente restaurate, su iniziativa dell’attuale proprietario signor Comacchio, ritrovando vigore suggestivo. Ma è a San Zenone che si ammira l’affresco probabilmente più impressionante di Bordignon: il Giudizio Universale nella chiesa parrocchiale. Un’enorme opera che incornicia l’altare maggiore, un compendio della sua tecnica e del suo stile con una travolgente forza espressiva. Quasi la “Cappella Sistina di Bordignon”, che infatti ebbe occasione di ammirare l’originale michelangiolesco durante il suo soggiorno romano. Simili gli sguardi drammatici e la gestualità accentuata, ma anche le tinte fosche della Cappella prima del restauro. Altre opere di Bordignon decorano le pareti, il soffitto e la facciata dell’edificio, rendendo questa chiesa uno scrigno del suo talento.
Itinerario verso est – Da San Zenone degli Ezzelini ad Altivole
L’itinerario inizia da San Zenone e si sviluppa verso est tra ville e chiese di Pagnano d’Asolo, Casella d’Asolo, Monfumo, il suggestivo paesaggio del valico di Forcella Mostaccin e Coste di Maser, prima di raggiungere la tappa finale di Altivole.
La piccola e suggestiva chiesetta dei SS. Cosma e Damiano di Pagnano custodisce preziosi affreschi, tra i quali spicca la Resurrezione della carne sul soffitto della navata. Bordignon lo dipinse nel 1874 e già vi si riconosce il suo stile, la plasticità e l’espressività dei personaggi.
Le tappe di questo itinerario si intersecano con aree dal grande valore storico-artistico, che arricchiscono le possibilità di visita e scoperta, come il circuito dell’Isola dei Musei. Ne fanno parte Asolo, uno dei borghi più belli d’Italia, e Maser, dove si trova una delle ville palladiane patrimonio mondiale dell’Unesco. E non mancano nemmeno le occasioni per approfittare delle eccellenze eno-gastronomiche dell’area, infatti l’itinerario si sviluppa all’interno del territorio di produzione dell’Asolo Prosecco Superiore Docg.
Itinerario verso ovest – Da San Zenone a Bassano del Grappa
Anche il terzo percorso inizia da San Zenone, ma si sviluppa verso ovest in provincia di Vicenza: San Zeno di Cassola, Rosà, Cartigliano sulla riva del fiume Brenta e infine Bassano del Grappa.
La parrocchiale dei SS. Simone e Giuda di Cartigliano è particolarmente ricca di opere d’arte, infatti conserva anche opere di Jacopo Bassano e figli e una grande pala d’altare di Bartolomeo Montagna, oltre a cinque affreschi di Bordignon. A Bassano è ancora in parte visibile l’affresco sulla facciata dell’antica Manifattura Passarin, vicino al Ponte sul Brenta. In città, oltre a questa e altre opere di Bordignon, sono numerosissime le attrazioni da visitare, come già presentato in questo articolo.
E altrove
Molti altri luoghi del Veneto ospitano opere di Noè Bordignon, spesso piccoli paesi in cui l’artista dipingeva allo scopo di comunicare un messaggio religioso. Ad esempio a ovest, verso l’altopiano di Asiago, nella chiesa di Santorso, o a est, nel trevigiano, nelle chiese di Lovadina di Spresiano, Sarmede e Montaner. Verso sudest, Noale, Mirano, ma soprattutto Venezia: la chiesa dell’isola di San Lazzaro degli Armeni, sede della comunità armena, è decorata da preziosi affreschi e nel convento si trovano alcuni ritratti di monaci eseguiti da Bordignon.
Per tutte le informazioni dettagliate su indirizzi, aperture, modalità di accesso e prenotazioni www.mostrabordignon.it/itinerari
Foto Marta Covre