Intervista all’ex Iena Gip, direttore creativo del Favella Creative Lab: “Il viaggio vero, quello fatto sulla strada e non in un centro vacanze, è un pozzo dal quale si tirano su, sempre e inevitabilmente, secchiate di apertura mentale, di nuovi punti di vista e di ricordi senza tempo. Troppe persone si stanno abituando a vivere un’ unica scelta: il viaggio con il trolley o il divano di casa in attesa di maggiore disponibilità economica”.
Borgo Favella, Cosenza.
Nella home page del Favella Lab spicca una frase di George Bernard Shaw. ” La vita non è cercare se stessi. La vita è creare se stessi”. E con Gianpietro Cutrino, l’ex Iena e vj Gip, direttore creativo del progetto abbiamo parlato proprio di questo: di energie creative, di libertà, di un nuovo modo di intendere il concetto di viaggio e di Vita (sì, con la V maiuscola).
La prima volta che ti hanno parlato del Favella Lab.
Me ne sono innamorato, da subito. Il primo a parlarmene è stato Nicola Rizzo, uno dei titolari dei brand Torresaracena e Bufavella dell’Azienda Favella spa. Mi ha contattato per una consulenza sulla diffusione dei loro brand e, di fronte a un caffè, ha iniziato ad espormi il suo concetto di azienda, di lavoro e di Vita.
La sensazione di avere di fronte una grande persona l’ho avuta già dalle prime frasi: “..voglio che il brand Favella rappresenti libertà…” e poi mi salta fuori con il progetto Favella Lab, vuole riunire dei creativi, vuole pagargli tutto e lasciarli liberi di esprimersi come desiderano, senza paletti e senza schemi. Il progetto mi entusiasma, l’idea di coinvolgere viaggiatori liberi e permettere loro di sviluppare nuove dinamiche di viaggio in economia mi risveglia energie assopite. Abbraccio da subito il concept e mi lascio trascinare dentro Favella Lab con tutta la mia creatività e con tutto il mio desiderio di collaborare con nuove persone ricche di stimoli e di esperienze.
Il mantra del Favella Lab è “Liberi” di….viaggiare, conoscere, fare nuove esperienze, divertirsi! Il nuovo viaggiatore è un creativo. Improvvisa, progetta e inventa delle strategie per viaggiare guadagnando. (Solo) un nuovo concept di viaggio alternativo?
Esattamente, hai centrato al 100% i punti focali di Favella Lab. Il viaggio vero, quello fatto sulla strada e non in un centro vacanze, è un pozzo dal quale si tirano su, sempre e inevitabilmente, secchiate di apertura mentale, di nuovi punti di vista e di ricordi senza tempo. Troppe persone si stanno abituando a vivere un’ unica scelta: il viaggio con il trolley o il divano di casa in attesa di “maggiore disponibilità economica”. Favella Lab vuole radunare per una settimana 8 viaggiatori creativi, persone che si sono ingegnate per viaggiare nonostante problemi economici, persone che ritengono ancora il viaggio lo stimolo massimo di Vita, persone che hanno voglia di condividere, incentivare e inventare strategie per viaggiare autofinanziandosi.
Li definiamo viaggiatori creativi poiché è il viaggio in sé che stimola la creatività e me ne guardo bene dal prendermi il merito nel definirlo un nuovo concept, piuttosto etichetterei il mood di Favella Lab come l’evocazione di una metodologia di viaggio ancestrale purtroppo assopita e, per non andare troppo in là nel tempo, mi permetto di indicarti Gesù: ha viaggiato per tutta la Palestina e per tutta Israele finanziandosi il viaggio raccontando bellissime storie e spargendo amore. Mi sembra un buon riferimento per comprendere al meglio il concetto di viaggiatore creativo.
Inventarsi, e condividere con gli altri, attraverso i social network, nuove modalità di viaggio slegate dalla logica economica. In fondo questo travel mood non è nuovo. Ogni tanto leggiamo di qualcuno che zaino in spalla e pochi dollari in tasca fa il giro del mondo cavandosela tra lavori improvvisati e forte spirito di adattamento. E pensiamo: si, vabbè. E invece…
E invece quello zaino in spalla pesa più a chi non ce l’ha rispetto a chi lo usa veramente. In quello zaino ci sono solo cose leggere come la libertà, l’esperienza, l’apertura verso gli estranei, la capacità di ascolto e di racconto, l’umiltà, il desiderio e la brama di vedere e toccare fotografie viste su settimanali comprati in edicola durante un grigio venerdì di pioggia urbana. Quello zaino pesa quando è riposto nell’armadio, poiché è lì che si riempie di giorni spesi davanti ad un pc o giocando a ruzzle sul tuo telefonino mentre prendi la metropolitana per andare in ufficio. Credo che la vera ricchezza si possa trovare nei racconti degli anziani, nei lori ricordi. E non ho mai sentito un anziano raccontarmi storie d’ufficio, piuttosto ricordano con la luce negli occhi quella volta che il leone in Tanzania voleva sbranarli o di quel tramonto in riva al mare che hanno vissuto abbracciati al loro grande amore di una Vita spesa insieme. Si ricordano l’extra-ordinario, poiché non è nei 2.000 euro che hai guadagnato questo mese che la Vita appoggia un sassolino nella tua memoria, ma è nella luce e nelle immagini che ti entrano negli occhi e nel cuore.
In Sofà So Good, un programma di AllMusic, hai esplorato le dinamiche del couchsurfing quando ancora in Italia si parlava pochissimo di questo modo di viaggiare, era il 2007. Il giramondo couchsurfer era visto come un marziano (qui nel Belpaese). Qualcosa è cambiato da allora? Siamo pronti per i viaggiatori creativi?
É cambiata solo la velocità di diffusione di una notizia, di un viaggio fatto, di un ospite salutato, di un’avventura finita bene o finita male. Il Couchsurfing esiste da sempre, solo che una volta veniva chiamato “Ehi, vado a Pechino: chiedi a quell’amico del tuo amico se mi ospita sul suo divano?” e adesso invece ci si organizza tramite la rete, tramite portali che ci permettono di creare nuovi network di viaggiatori. E tutto questo è bene.
Se siamo pronti per avere dei viaggiatori creativi in italia? Santo cielo, siamo pronti da oltre mille anni! Siamo il popolo di Marco Polo e siamo la nazione di Cristoforo Colombo, siamo meravigliosi, siamo qui, siamo ora, siamo nel presente, siamo in Italia. in Italia.
Chi saranno i viaggiatori creativi che parteciperanno al Favella Lab? E in base a cosa verranno scelti?
Per il momento sono stati selezionati 6 dei creativi che verranno ospitati al Favella Lab (in tutto saranno 8). I nomi sono Darinka Montico, instancabile viaggiatrice a piedi che sta attraversando l’Italia facendosi ospitare e raccogliendo i sogni altrui per poi racchiuderli in un libro; Carlo Alberto Cavallo, che ha attraversato l’Asia in motorino vendendo poi il documentario a Sky; Filippo Facchin, che partirà da Corigliano Calabro in direzione Tokyo con un mezzo di fortuna e autofinanziandosi il viaggio vendendo bruschette italiane; Kris Grove, che è partita dagli Stati Uniti 15 anni fa e non è ancora tornata indietro; i fratelli Oliver e Nils Astrologo, che viaggiano il mondo grazie ad una macchina fotografica e ad una tavola da surf.
I prossimi due verranno selezionati per l’energia positiva che riescono a trasmetterci attraverso il modulo di iscrizione sul sito FavellaLab.com
Il mezzo che useresti per il “tuo” viaggio creativo?
C’è chi viaggia con un mulo, chi in trattore, in motorino, a piedi, in bici, in macchina, in Vespa, in moto, in mongolfiera o in barca. Non credo sia importante il mezzo con il quale intraprendi il tuo viaggio, credo sia fondamentale quante cose decidi di lasciare a casa prima di partire. Allora sì che il viaggio sarà comodo.
Cosa succederà il 18 luglio?
Arriveranno i Creativi di Favella Lab, si conosceranno, faremo mangiare loro tanto cibo buono e li ubriacheremo di vino e di Vita. Poi, il giorno dopo, con un gran mal di testa, li trascineremo in un turbinio di energie e li lasceremo liberi, a loro volta, di trascinarci nella loro creatività.
La location del workshop è la campagna della provincia di Cosenza. Un territorio ancora turisticamente poco conosciuto, coste marine a parte. Questo renderà l’avventura dei viaggiatori creativi ancora più interessante. Una regione tutta scoprire, anche per noi. Piccolo test di conoscenza (gastronomica) del territorio: cos’è la Rosa Marina?
Bastarda. Per fortuna c’è Wikipedia.
To be continued. Con Gip e i viaggiatori creativi. Chi sono? Cosa fanno nella vita? Cosa porteranno con sè nel loro viaggio creativo? Ogni settimana, fino al 18 luglio, pubblicheremo le interviste ai protagonisti del Favella Creative Lab.
Anna C. Alemanno
anna@agendaviaggi.com
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