A undici anni dalla sua apertura, il museo di Piazza della Scala a Milano espone per la prima volta tre disegni originali, in prestito dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana, che celebrano il sinergico legame tra il Maestro, i suoi eredi e la città.
Milano, Italia.
Un raffinato studio di cavallo per il monumento equestre a Francesco Sforza realizzato da Leonardo Da Vinci intorno al 1490 e un particolareggiato progetto per la realizzazione di un modello tridimensionale di mazzocchio risalente al 1510 circa, accanto a un ritratto di profilo del Maestro, raramente esposto al pubblico, realizzato tra il 1515 e il 1518 da Francesco Melzi: sono questi i disegni provenienti dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana, protagonisti dal 15 novembre 2024 al 15 febbraio 2025 di IL CAVALLO, IL MAZZOCCHIO E IL VOLTO DEL MAESTRO. Disegni milanesi di Leonardo da Vinci e Francesco Melzi, un’interessante mostra dossier del Museo Leonardo3, Museo e Centro Studi in Piazza della Scala a Milano attivo dal 2004 nello studio e nella divulgazione scientifica dell’opera di Leonardo da Vinci.
La mostra ha il Patrocinio della Nuova Fondazione Rossana e Carlo Pedretti ed è curata da Massimiliano Lisa ed Edoardo Zanon.
I disegni originali di Leonardo
A undici anni dalla sua apertura, il Museo espone per la prima volta disegni originali di Leonardo da Vinci accanto alle oltre 200 macchine interattive in 3D e ricostruzioni fisiche funzionanti – quasi tutte mai realizzate prima – ricreate dall’analisi dei manoscritti originali del Maestro toscano.
IL CAVALLO, IL MAZZOCCHIO E IL VOLTO DEL MAESTRO. Disegni milanesi di Leonardo da Vinci e Francesco Melzi – a cura del Centro Studi Leonardo3 con la supervisione di Martin Kemp, professore emerito della Oxford University e consulente scientifico del Museo e Centro Studi – si concentra su un piccolo nucleo di disegni che evidenzia lo stringente e sinergico legame tra Leonardo e la città di Milano: quello stesso legame che è parte fondamentale della missione del Museo.
La mostra è anche l’occasione per dedicare un focus al mazzocchio, una proiezione prospettica molto complessa, il cui disegno composto da 32 sezioni ottagonali è custodito nel Codice Atlantico: non un semplice esercizio su carta, perché nel foglio manoscritto Leonardo suggerisce anche un metodo per costruirne una versione in piombo calcolando il numero dei pezzi necessari, corrispondente a 512. Accanto al disegno originale di Leonardo, il Museo espone per la prima volta anche una versione in metallo dell’oggetto, realizzato dal team di studiosi del Centro Studi Leonardo3.
La nuova installazione digitale
In occasione della mostra, il Museo Leonardo3 arricchisce anche la sua collezione permanente, presentando alla stampa il 14 novembre la nuova parete interattiva I DISEGNI DI LEONARDO DA TORINO A MILANO. L’installazione digitale è dedicata a una selezione di disegni del Maestro e della sua bottega: grazie alla felice intesa con gli istituti di conservazione, infatti, il consistente corpus custodito alla Biblioteca Reale di Torino è integrato con una scelta di opere di Leonardo e dei leonardeschi nei nuclei collezionistici milanesi (due dal Civico Gabinetto dei Disegni in Castello Sforzesco, altrettanti dal Gabinetto dei Disegni della Pinacoteca di Brera), includendo anche cinque disegni della Veneranda Biblioteca Ambrosiana. L’installazione prevede l’interazione con le riproduzioni digitali in alta definizione dei disegni, secondo raggruppamenti tematici che ne suggeriscono le reciproche correlazioni. A selezione avvenuta sullo schermo principale, ciascuno può essere esplorato in dettaglio mediante la funzione di ingrandimento, così da apprezzarne visivamente, come mai prima d’ora, i peculiari dati materiali.
INFO
Per informazioni e dettagli, consultare www.leonardo3.net
Photo courtesy of 54words Ufficio Stampa
Nota Stampa
“Il Museo Leonardo3 potrebbe chiudere lunedì 18 novembre, oppure nel migliore dei casi entro l’anno, perché ieri sera alle 18:10 l’Amministrazione Comunale ha comunicato l’annullamento di una Determina del dicembre dello scorso anno, che garantiva la continuità del nostro lavoro.
Assieme al Professor Martin Kemp che ha dichiarato “Non dobbiamo perdere assolutamente Leonardo3”mi appello al Sindaco di Milano e al Consiglio Comunale perché dichiarino il Museo Leonardo3 d’interesse pubblico e lo preservino come merita.
Parliamo di un’attività che dà lavoro a 25 famiglie e di un museo che con 250 mila visitatori nel 2023 e 280 mila nel 2024 è il sesto a Milano e tra i primi 30 in Italia.
Un museo privato che non prende alcun contributo pubblico. Un centro studi che da 20 anni analizza direttamente Leonardo in modo inedito ed è riconosciuto in tutto il mondo come una realtà culturale di valore. Sono fiducioso del fatto che il Sindaco e gli Assessori di questa città interverranno per difendere la nostra realtà.” ha dichiarato Massimiliano Lisa, direttore e cofondatore del Museo.