Il cantautore romano presenta il suo nuovo disco, un viaggio tra emozioni, contrasti e rinascite. Dodici tracce per raccontare l’amore in tutte le sue sfumature. Da ottobre disponibile su tutte le piattaforme, il progetto sarà protagonista di un tour nei principali club italiani.
Milano, Italia.
Un album che parla di fine, ma con speranza
Dal 24 ottobre è disponibile “Sono morto x 15 giorni ma sono tornato perché l’amore è”, il nuovo lavoro discografico di Amalfitano. Un titolo che è già un manifesto: provocatorio, poetico, enigmatico. Dodici brani che si muovono tra la fine e la rinascita, tra dolore e bellezza, tra disillusione e speranza.
«Non è un concept album, ma c’è un filo che lega tutto: l’amore come forza che trasforma», racconta l’artista. «Non parlo della fine dell’amore, ma della fine del dolore. Ogni cosa, se attraversata dall’amore, cambia forma».

Le tracce: tra cantautorato, elettronica e poesia
Il disco si apre con “Mille volte sì”, un inno alla forza delle relazioni che resistono alle tempeste. Segue “AZZURRISSIMO”, un brano dal sapore country-mediterraneo, dove i sensi si fondono in un’estasi sinestetica. “L’Iliade” è una riflessione intima che intreccia la mitologia con la vita quotidiana. “Siamo tutti cattivi” punta il dito contro l’indifferenza e la superficialità del mondo contemporaneo. Con “Fai come vuoi”, Amalfitano ci porta in un universo immaginifico tra Jacques Brel e Corto Maltese. “Holy drinkard” – unico brano in inglese – cita la “Leggenda del santo bevitore” con sonorità metalliche e synth. “Aznavour” parla di addii e leggerezza, mentre “Vai a costruire le campane” è dedicata al figlio dell’artista. “Cosa dolce” celebra la semplicità delle piccole cose, “cinquesette” affronta il tema dell’ansia e dell’alcolismo. “L’ultimo concerto” è una riflessione sulla carriera musicale, e “I titoli di coda scorreranno sul fiume Tevere” chiude l’album con un brano strumentale evocativo.
Musica e disegno: un diario d’artista
Ogni canzone è accompagnata da disegni realizzati da Amalfitano, tracciati su agende e quaderni di viaggio. «Sono appunti visivi della mia vita – spiega – come una calligrafia dell’anima». La copertina, con l’ombra di un Pan che si trasforma in bambino, è simbolo di dualità e rinascita.

Il tour: sette date nei club italiani
Il nuovo album sarà protagonista di un tour nei principali club italiani. Ecco le date confermate:
- 18 dicembre – Monk, Roma
- 9 gennaio – Duel Club, Napoli
- 10 gennaio – Officina degli Esordi, Bari
- 16 gennaio – Santeria Toscana 31, Milano
- 17 gennaio – Spazio 211, Torino
- 30 gennaio – Glue, Firenze
- 31 gennaio – Locomotiv Club, Bologna
Per saperne di più su Amalfitano
Amalfitano canta l’invisibile: amori sfrenati, notti che bruciano, sogni che deragliano. Tra Roma, Cortina e Londra ha trovato la sua voce: ruvida, viscerale, profondamente italiana. Nei suoi dischi convivono il rock d’oltreoceano e il caos del cuore, tra ritornelli da urlare e storie al limite. Oltre la musica, dipinge visioni e mondi perduti: con lo pseudonimo Zin Suddu, esplora l’antidiluviano, l’arcaico, l’immaginario che precede il tempo. Artista nomade, scrive, suona, espone, e viaggia in treni immaginari con Mystery Train, tra folk americano e poesia industriale.
INFO
Biglietti disponibili su otrlive.it
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Photo courtesy of Coco District Ufficio Stampa




