A Biarritz si sa: ci sono le onde da surf più belle d’Europa. In questo piccolo, ma meraviglioso pezzetto di costa a ridosso dell’oceano Atlantico, il clima è piacevolmente mite fino ad autunno inoltrato. Non è un caso che la chiamino anche la “Californie de l’Europe”.
Biarritz, Francia.
Fu il produttore Paul Velter, arrivato nella cittadina francese nel 1957 per la produzione del film Le soleil se lève aussi, a portare con sé una tavola da surf attirando così l’attenzione dei cittadini del posto. Per chi è alla costante ricerca dell’onda perfetta, la Grande Plage di Biarritz non deluderà.
Chi non pratica il surf, di sicuro non si annoierà. Per esempio, si possono noleggiare barche o yacht, per andare all’avventura e scoprire gli angoli più reconditi del Mar Cantabrico, il litorale dell’Oceano Atlantico che bagna la costa nord della Spagna e quella sud-ovest della Francia. Con un po’ di fortuna si possono anche avvistare cetacei, o ancora, si può fare diving o prendere il sole in coperta.
Il lungomare regala il privilegio di bellissime e ampie dune sabbiose circondate da scogliere rocciose e verdi colline. A Biarritz la scelta delle spiagge non manca, oltre alla Grand Plage vi sono anche la Plage d’Ibarritz, la Plage du Port-Vieux e la Plage de Marbella. Merita almeno un tuffo e una giornata di sole la Plage de la Côte des Basques, i cui tramonti hanno ispirato scrittori come Victor Hugo e Marcel Proust, oltre che i più famosi pittori impressionisti. La spiaggia di Miramar, invece, è quella più alla moda.
Senza perdere mai lo stile Belle Epoque, storia e attualità a Biarritz vanno a braccetto come sport e raffinatezza. Una volta veniva qui Napoleone, mentre negli anni ’90 fu Karl Lagerfeld il grande protagonista delle saison. Anche nei posti c’è tanta storia, il percorso potrebbe cominciare per esempio dalla cappella imperiale costruita nel 1864 su richiesta dell’Imperatrice Eugenia de Montijo per dedicarla alla vergine nera messicana Nostra Signora di Guadalupa, che mescola armoniosamente lo stile romanico-bizantino. Dal 1981 la cappella è classificata monumento storico. O ancora la medievale Chàteau Gramont. Perchè il giallo non passa mai di moda, sotto nella foto i cappelli stravaganti di Divine (rue Victor Hugo 8), citato con il nome di Violette nel giallo La perla rosa di Agatha Christie.
IL TACCUINO DI AGENDA VIAGGI
Al Museo del Mare in un maestoso edificio Art Déco, si possono vedere più di 150 specie di pesci e invertebrati del Golfo di Guascogna; al suo interno si trovano anche una vasca delle foche con visione sottomarina, la grotta degli squali per provare l’adrenalina di un vis-à-vis e rare collezioni di uccelli.
Per gli appassionati del tavolo verde c’è il Casinò Municipal con il bar in riva al mare, mentre chi ama l’arte c’è l’interessante Museo d’Arte Orientale Asiatica, che grazie alla ricchezza e alla qualità delle sue collezioni, vanta il quinto posto tra i principali musei europei d’arte orientale. Il museo si trova nel cuore di Biarritz e la sua collezione comprende più di mille opere d’arte, dalla preistoria a oggi, rappresentative delle regioni dell’India, del Nepal, del Tibet e della Cina.
A poche centinaia di metri in rue Victor Hugo c’è un negozio di cappelli bello e misterioso, è Divine, già citato (come “Violette”) nel giallo di Agatha Christie La perla rosa, un’esibizione di capi stravaganti. Dopo l’interessante passeggiata (da fare anche in bicicletta) è ora di avvicinarsi alle delizie del gourmet, sempre proseguendo in Victor Hugo al 5, ecco la Maison Arostèguy dal 1890 dove si trovano 350 tipi di vino e spezie da tutto il mondo. Mentre da Henriett, si trova il locale storico “più dolce” di Biarritz, i “rocher”: scorza d’arancia e mandorle tostate ricoperte di cioccolato sono veramente un “crime”.
Merita una visita il musée du Chocolat (14, av.Beau Rivage). Una vera scoperta nell’universo del cioccolato. Questo museo unico svela l’avventura dell’oro marrone attraverso una collezione eccezionale. L’esclusiva del museo è un’esposizione di sculture in cioccolato.
Tra i sapori di questo angolo sull’oceano ci sono ostriche e futti di mare, ottime da Chez Albert. Preferibilmente dopo il rinforzatissimo aperitif al Bar Jean in rue des Halles (al vecchio mercato): le compagnie si ritrovano qui per gustare decine di tapas, bere champagne, vino e sangria.
Per chi ha voglia di pesce, non si può rinunciare alle grigliate del Surfing (sulla Còte des Basques) tra mura tappezzate di tavole da onda. All’opposto invece il piccolo e raffinato Le Clos Basques (12, rue Louis Barthou) dove provare il branzino grigliato al mango e calamari alle spezie. Se amate invece una cena glamour per due ecco una brasserie molto chic: le Sissinou. Un indirizzo cult per dormire in stile Napoleone c’è l’Hotel du Palais, tutto prati all’inglese attorno alla struttura color rosso ocra e stucchi. Spettacolare anche il green arroccato sulla punta estrema del promontorio, del Mercure Thalassa Regina & du Golf. Qui tra i massaggi e bagni di fango si rimettono in forma modelle come Karen Mulder e manager creativi come Paloma Picasso.
Sono graziose le sette camere de La Maison Garnier tutta bianca arredata con mobili d’epoca. Autentico hotel di charme, con il suo fascino ineguagliabile, Maison Garnier ha mantenuto il suo carattere sobrio ed elegante in una villa di famiglia dal 1876.
Infine a pochi chilometri da Biarritz da visitare: Saint Jean de Luz, quì Inès de la Fressange ha passato tutte le sue vacanze di gioventù. Per chi ha l’auto si può raggiungere il Guggenheim di Bilbao, e passarvi l’intera giornata.
SE HAI SOLO 3 ORE
e vuoi percorrere un breve itinerario culturale si può raggiungere BAYONNE dove visitare la Cattedrale di St. Marie, patrimonio mondiale dell’Unesco.
E al Museo Bonnat, godersi le opere di Rubens, Goya e Van Dick.
SE HAI SOLO 2 ORE
e decidi di fare una gita a piedi, ad Anglet c’è un Parco Ecologico protetto di 14 ettari attorno a due laghi dove si sviluppa un sentiero con numerosi esempi di flora e fauna, a ridosso del quale c’è un litorale che offre 11 spiagge per ben 4,5 km.
Per informazioni Biarritz Tourisme: https://tourisme.biarritz.fr/
Testo e foto Carlo Ingegno