Isola di Ventotene, Italia.
In lontananza, arrivando con la nave, si scorgono due piccole strisce di terra: Ventotene, dalla forma allungata, Santo Stefano con una forma più arrotondata, ma racchiudono bellezze, odori, sapori, paesaggi unici e sorprendenti.
Giungendo poi nel porto di Ventotene un’esplosione di colori appare agli occhi del turista anche meno attento.
Le sfumature dominanti delle case sono il giallo, il rosa, il turchese e il bianco.
È poi immancabile, da qualsiasi punto si osservi l’isola, l’azzurro del cielo e del mare con le sue acque cristalline, attraverso le quali in alcuni punti è possibile scorgere nitidamente i fondali.
Ventotene è un’isola del mar Tirreno centrale, appartiene all’arcipelago ponziano che raggruppa le isole di Ponza, Ventotene, Palmarola, Zannone e Santo Stefano. Appartiene alla provincia di Latina, nel Lazio.
L’isola è il luogo ideale per una vacanza in cui godere di un mare cristallino e con un’elevata salinità; ha infatti ottenuto anche quest’anno la Bandiera Blu, nella spiaggia principale dell’isola: Cala Nave.
Ventotene, insieme alla vicina Santo Stefano, dal 1999 è diventata un’Area Marina Protetta e una Riserva Naturale Statale.
Quest’ultima ha come finalità la conservazione delle caratteristiche ecologiche, florovegetazionali, faunistiche, geomorfologiche e naturalistico-ambientali dell’isola e infatti, l’isola offre paesaggi meravigliosi, albe e tramonti mozzafiato: si può iniziare la giornata facendo jogging al sorgere del sole che avvolge per intero l’isola grazie alla sua superficie esigua, che è di 1,54 km quadrati.
L’istituzione della Riserva Statale, offre oggi la possibilità di poter visitare e seguire dei percorsi Naturalistici di notevole rilievo incentrati in modo particolare sulla migrazione degli uccelli, in quanto per questi ultimi Ventotene costituisce il ponte naturale tra Europa e Africa. Una visita al Museo della Migrazione ed osservatorio ornitologico può costituire un ottimo approfondimento per conoscere più da vicino alcuni aspetti di tale fenomeno.trascorrendo qualche giorno nell’isola, si ha subito la percezione del continuo e profondo rapporto e contatto con la natura.
COSA VISITARE
Ventotene non rappresenta però soltanto un’immersione nella natura e nel mare limpido, ma gli amanti della storia troveranno notevoli punti di interesse.
L’isola offre infatti l’opportunità di seguire un percorso storico archeologico variegato e sorprendente: la Villa Giulia di Punta Eolo, di epoca romana, nata come luogo di vacanza per l’Imperatore, fu invece subito usata come luogo di esilio.
La cisterna dei Detenuti, costruita anch’essa dai romani permette di conoscere il complesso e avanzato sistema idraulico utilizzato dagli stessi per dotare di acqua la villa e l’isola. Ventotene infatti non dispone di corsi d’acqua propri e i romani avevano costruito un acquedotto sotterraneo che raccoglieva l’acqua piovana in cisterne e, sfruttando la pendenza dell’isola, le convogliava verso la villa Giulia. Le cisterne nei secoli successivi ebbero altre destinazioni. Un’altra meta imperdibile è la visita al Carcere Borbonico di Santo Stefano, voluto da Re Ferdinando IV alla fine del ‘700. L’ergastolo, imponente e inquietante per la tangibile crudeltà della mente umana che si percepisce a prima vista, fu luogo di reclusione anche di oppositori politici dell’ottocento e del regime fascista, prima che Ventotene diventasse nel 1939 una cittadella confinaria voluta dal fascismo. Le guide del posto sono preparate e cordiali. Da non perdere infine, è il Museo Storico Archeologico che conserva numerosi reperti ritrovati nei fondali dell’isola, poiché luogo di rotte commerciali all’epoca della Roma imperiale. Vi sono poi i resti della Villa Giulia di Punta Eolo ed è possibile seguire un percorso storico dell’isola.
COSA FARE A VENTOTENE: CULTURA E SPORT
Per chi poi volesse trovare degli approfondimenti su alcuni percorsi naturalistici o storico-archeologici, al centro della Piazza Castello c’è l’unica libreria dell’isola, Ultima Spiaggia, fornitissima di testi legati a Ventotene e che, fin da quando è nata, ha contribuito alla crescita culturale dell’isola. Ventotene dispone inoltre di una biblioteca comunale efficiente.
Anche gli sportivi, andando nell’isola, non rimarranno di certo delusi. Si possono seguire degli affascinanti corsi di immersione (esistono ben tre Diving nell’isola), esplorando i meravigliosi fondali marini, ammirandone la flora e la fauna ittica e dei corsi di Vela particolarmente entusiasmanti in quanto l’isola, come si evince dal nome stesso, è esposta a molti venti.
COSA GUSTARE
Gli amanti della buona cucina, potranno gustare i prodotti tipici del posto. Le tradizioni ventotenesi sono principalmente campane, poiché anche se oggi l’isola appartiene al Lazio, fino agli anni ’30 del secolo scorso apparteneva alla Campania. La tradizione culinaria dell’isola può vantarsi di ricette come la parmigiana di melanzane, la pastiera napoletana, le melanzane a barchetta etc. La zuppa di lenticchie è il piatto tipico dell’isola. Le lenticchie di Ventotene famose e costose, sono piccolissime e ricchissime di ferro. L’isola è di origine vulcanica e il suo terreno è fertilissimo e i prodotti ortofrutticoli che da esso si ricavano sono molto dolci. Altri piatti da provare sono la ricciola, pesce azzurro dal gusto delicato, il calamaro ripieno, i polipi affogati e tutti i prodotti ortofrutticoli locali, in particolar modo i fichi e i fichidindia. Una volta gli isolani erano abili cacciatori e allevavano conigli, galline, ovini e bovini che consentivano loro di essere autosufficienti e di non dovere importare carni dalla terraferma. Alcuni ventotenesi per fortuna hanno conservato tali tradizioni. L’isola offre una vasta scelta di locali, ristoranti, pizzerie, dove gustare i prodotti del posto. Vi è inoltre l’unico forno dell’isola dove è possibile trovare i famosi taralli al finocchietto e la torta di mandorle.
DOVE DORMIRE
Ventotene dispone di numerose e confortevoli strutture alberghiere, affittacamere, bed and breakfast, agriturismi, di appartamenti da affittare da privati, oppure per maggiore comodità ci si può rivolgere alle agenzie turistiche presenti sull’isola e i cui indirizzi sono tutti facilmente reperibili su internet.
QUANDO ANDARE A VENTOTENE: GLI EVENTI
L’isola è stupenda in qualsiasi periodo dell’anno.
Ventosa e solitaria in inverno, è amata da artisti e persone stanche dello stress cittadino che nell’isola scoprono o riscoprono il contatto con la natura.
In primavera è strepitosa e diventa un’esplosione di colori e profumi.
A maggio si ricopre di giallo, il colore delle ginestre che crescono copiose nell’isola. Più affollata e meno vivibile a luglio ed agosto, diventa incantevole a giugno, quando il sole tramonta tardi e l’isola è fresca e verdeggiante.
Per i ventotenesi, il mese che meglio rappresenta l’identità di Ventotene è settembre. È il mese in cui si svolge ogni anno la festa della patrona di Ventotene, Santa Candida.
È un momento corale, un ritorno alle origini, è il richiamo degli isolani emigrati in America o in altre parti del mondo. E’ ormai anche diventato il momento dei saluti per gli habitué dell’isola.
Santa Candida segna lo spartiacque tra la stagione estiva e quella invernale.
È una festa ricca di eventi, manifestazioni, gare sportive e contrassegnata dal lancio dei palloni.
Questi sono fatti di carta velina e di un cerchione di ferro, alla base del quale, al centro, si sistemano alcuni stracci imbevuti di petrolio. Quando gli stracci prendono fuoco, l’aria calda gonfia il “pallone”, spingendolo verso l’alto.
Mentre si gonfia, gli spettatori intonano dei cori.
Quando il pallone vola in cielo di sera, crea uno spettacolo decisamente suggestivo. La festa si svolge ogni anno dal 10 al 20 settembre e richiama una moltitudine di turisti.
Sempre a settembre, nella prima settimana, si svolge la Settimana Federalista. Questo evento, insieme alla festa di Santa Candida, è ormai un segno identificativo dell’isola.
Si tratta di un convegno di studi sul federalismo europeo. Tutto è nato durante il fascismo, quando Mussolini relegò gli oppositori al regime nelle isole minori italiane. Alcuni antifascisti tra i quali Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni elaborano l’idea di costruire una federazione di Stati Europei ed esposero le loro idee nel Manifesto di Ventotene.
Quest’anno l’evento è ancor più significativo in quanto ricorre il settantesimo anniversario della caduta del fascismo. Nella prima settimana di settembre, nella piccola Ventotene si ritrovano studiosi di tutta Europa per confrontarsi sul tema dell’integrazione europea.
Quest’anno, a settembre si aggiunge un nuovo evento: il Ventotene SupTrophy. Per la prima volta una Regata di Sup a valenza Europea nel mare delle Isole di Ventotene e Santo Stefano. L’evento si svolgerà dal 20 al 22 settembre. Le informazioni relative alla partecipazione all’evento sono reperibili sul sito www.ventotenesuptrophy.blogspot.it .
COME RAGGIUNGERE L’ISOLA
L’imbarco per Ventotene avviene nel porto di Formia (in provincia da Latina), a circa metà strada tra Roma e Napoli. La compagnia di navigazione di linea è Laziomar (077122710- 23800- 85182). Esistono due mezzi di navigazione: il traghetto che impiega due ore per raggiungere l’isola, e l’aliscafo che ne impiega una.
MAGGIORI INFORMAZIONI.
Per maggiori informazioni rivolgersi a Uffici Area Marina Protetta e Riserva Naturale Statale (tel. 0771854226).
Maria Rosaria Matrone
Foto di Gabriele Pepe, Gabriele Radaelli, Ventotene.it e
AMP-RNS “Isole di Ventotene e S.Stefano”