
Dato il periodo storico e le innumerevoli speranze post covid, per tornare finalmente alla normalità, perché non sognare un po’?
Ognuno di noi ha un immaginario di Viaggio speciale… per molti il Vallese potrebbe rappresentarlo… allora non mi rimane che augurarvi buon viaggio.

Canton Vallese, Svizzera.
Il Vallese è una terra di contrasti: le maestose vette di oltre 4000 metri di altitudine e i ghiacciai dominano il paesaggio montano, mentre la vallata è caratterizzata dai vigneti e dalle originali valli laterali.
In questo territorio è possibile soggiornare tutto l’anno e poter svolgere sia sport invernali che estivi. Nel primo caso è possibile grazie all’altitudine, pertanto la neve è garantita.
In Vallese, il divertimento invernale può anche essere tranquillo e disteso, non solo adrenalinico. Si può infatti, fronteggiare con una passeggiata idilliaca attraverso i boschi innevati o un trekking nel paesaggio alpino. Al termine, si può godere delle deliziose specialità regionali e gli ottimi vini vallesani, vivendo così una vacanza all’insegna del relax psicofisico.
In estate, invece è possibile giovare di totale relax e di sport nella natura.
La regione quindi, offre un’esperienza di turismo lento a 360° gradi, all’insegna della conoscenza del territorio e della pace interiore.
Il Vallese offre agli amanti dei trekking e delle passeggiate una varietà praticamente infinita di possibilità: alte vette, profumate foreste di larici, vigneti e rogge, ponti sospesi e itinerari storici, lungo i quali entrare in contatto con l’anima autentica di questa terra. Le attività spaziano dal turismo lento ed esperienziale a quello enogastronomico.

Trekking
È possibile percorrere sentieri di rilevanza storica, data la forte presenza di itinerari che in passato sono stati di passaggio da parti di viandanti, commercianti e mercenari, come la ViaStockalper.
La quale segue le orme di Kaspar Jodok von Stockalper, il “re del Sempione” che nel Seicento, controllando la mulattiera che transitava sul passo, acquisì grande fama e immense ricchezze. Da Briga, caratterizzata dalle torri del Castello Stockalper, si valica il passo del Sempione (2.005 metri) per poi scendere sul versante sud, attraverso le strette gole prima di giungere al villaggio di confine di Gondo e, volendo, proseguire fino a Domodossola.
L’itinerario è accessibile da giugno a ottobre, può essere percorso in tre giorni o anche in singoli tratti, senza doversi portare dietro il bagaglio. [Per tutte le info: pacchetto “ViaStockalper” proposto a CHF 359 dall’ente del turismo di Brig-Simplon.]
Si può percorrere anche il tratto più spettacolare della ViaFrancigena, ovvero il tragitto calcato da Sigerico, arcivescovo di Canterbury, nel 990, attraversa il Vallese e porta a valicare il passo del Gran San Bernardo, unendo Martigny ad Aosta.
Accanto a queste celebri vie storiche, si trovano numerosi itinerari meno noti ma non per questo meno spettacolari. Come nel caso della Via Dala che unisce il centro medievale di Leuk, antica sede vescovile, a Leukerbad e, attraverso il passo della Gemmi, all’Oberland bernese. Inoltre, per superare le ripide pareti di roccia fu necessario costruire delle scale, le “Albinenleitern”, antesignane delle moderne vie ferrate, che venivano utilizzate dagli abitanti del luogo per rifornire di alimenti le pensioni di Leukerbad, località frequentata sin dall’antichità per le sue acque calde che ne fanno la principale stazione termale dell’arco alpino.

Durante le escursioni ti trekking è possibile imbattersi anche in percorsi che includono l’attraversamento di ponti sospesi.
Sono una ventina i ponti sospesi del Vallese che permettono di superare facilmente gli ostacoli rappresentati da ghiacciai, fiumi, burroni e vallate, trasformando l’escursione a piedi in una vera e propria avventura. Possono essere il traguardo di una gita in giornata o rappresentare una tappa di un trekking più lungo. Attraversando questi ponti si possono spesso ammirare panorami sbalorditivi.
Tra questi la passerella Charles Kuonen che, con i suoi 494 metri, è la più lunga delle Alpi. Si trova lungo l’Europaweg, un itinerario di due giorni che collega Grächen a Zermatt ma può anche essere raggiunta in 2 ore di cammino da Randa.
Il ponte dell’Aletsch supera in maniera spettacolare la profonda gola di Massa, scavata dal più grande ghiacciaio alpino, quello di Aletsch. Sospeso a 80 metri dal suolo, consente di raggiungere in 5 ore Riederalp godendo di una vista sulla lingua terminale del fiume di ghiaccio. Il sentiero poi risale verso la Riederfurka, dove fu ospite Winston Churchill, attraversando la riserva naturale della Foresta di Aletsch.
Altri ponti pedonali sono stati costruiti per evitare tratti pericolosi soggetti a frane lungo le antiche rogge, fondamentali per consentire la coltivazione di vigneti e frutteti. Esempio, il bisse du Ro di Crans-Montana, un itinerario di 6 chilometri, percorribile in un’ora e mezza, che richiede passo fermo e assenza di vertigini.
La passerella è sospesa a 70 metri sopra il vuoto.

Brevi Curiosità.
Nel Vallese, è possibile svolgere anche percorsi di trail running e di yoga.
Entrambe discipline che vanno mano mano diffondendosi. Topograficamente infatti, il Vallese è l’ambiente perfetto per poter svolgere entrambe le attività.
Nel primo caso date le imponenti montagne, alte cime, fitte foreste o zone verdi pianeggianti compongono un mosaico di sentieri diversi tra loro che uniscono dislivelli importanti, sfide tecniche e panorami mozzafiato.
Lo yoga invece, porta corpo, spirito e anima a unirsi in perfetta armonia, soprattutto quando combinato alla vista sulle montagne del Vallese. Proprio per via delle sue meravigliose peculiarità territoriali, e l’armonia del luogo.
Periodicamente il Vallese ospita il Mountain Glow Yoga Festival, nei pressi del ghiacciaio di Aletsch, tra cui non può mancare lo SUP Yoga sulle acque del Bettmersee, grazie a cui irrobustire la muscolatura profonda ed esercitare il proprio senso dell’equilibrio.
Inoltre, vista la concentrazione di aziende vinicole è possibile svolgere percorsi enogastronomici per assaporare le prelibatezze del luogo e magari scoprire la vera origine del Cordon Bleu, che sembra ricondurre proprio al Vallese…
Credit foto dall’alto: Courtesy by Turismo Vallese (2), ©Switzerland Tourism, ©Valais Wallis Promotion Christian Pfammatter, ©Switzerland Tourism, ©Valais Wallis Promotion Christian Pfammatter.
Ulteriori informazioni: https://www.valais.ch/it/home