The Spirit of Japan rilancia la sua permanenza fino alla fine del 2024. La mostra immersiva, che ha aperto in anteprima per l’Europa allo Scalo Farini di Milano, è un viaggio nel Giappone dell’immaginario popolare, il mondo delle geishe, dei samurai e degli spiriti, che prende origine dalle stampe giapponesi che si diffusero in Europa nella seconda metà del XIX° secolo.
Milano, Italia.
Grande successo per The Spirit of Japan, la mostra immersiva che ha aperto per la prima volta in Italia e in anteprima per l’Europa allo Scalo Farini di Milano il 24 maggio scorso e ora, grazie a un grande riscontro, rilancia la permanenza fino alla fine del 2024, con alcune novità che arricchiscono ulteriormente l’esperienza. Fra queste, l’avventura in Virtual Reality, tramite visori che una volta indossati portano il visitatore fra le strade dell’antica Kyoto e i Templi sacri, in un viaggio iperrealistico di grandissima emozione.
The Spirit of Japan
The Spirit of Japan, organizzata da GC Events e Danny Rose Studio, è un’esperienza d’arte immersiva originale, un viaggio nel Giappone dell’immaginario popolare, il mondo delle geishe, dei samurai e degli spiriti, che prende origine dalle stampe giapponesi che si diffusero in Europa nella seconda metà del XIX° secolo, quando si aprirono gli scambi commerciali tra l’Occidente e il Giappone. Questa diffusione dell’arte giapponese ha avuto un impatto profondo sull’arte occidentale, influenzando non solo gli impressionisti e i pittori d’avanguardia come Van Gogh, Gauguin e Bonnard, ma anche le arti decorative, la musica e la danza.
La messa in scena della mostra, che accoglie il visitatore attraverso un percorso di grande fascinazione visiva e tattile per introdurlo al cuore dell’esperienza artistica immersiva, è accuratamente realizzata per catturare il Giappone misterioso evocato da queste immagini.
Il racconto del Giappone
È attraverso la natura rappresentata nelle stampe dei grandi maestri che si comincia a raccontare il Giappone: i paesaggi e l’effimera bellezza dei ciliegi in fiore si trasformano in una foresta magica e misteriosa abitata dagli “yokai”, gli spiriti del folklore giapponese, e poi il mare, l’iconica Grande Onda di Hokusai, travolge tutto, accompagnato da “La Mer” di Claude Debussy che proprio a quell’opera si ispirò nel comporla. Affascinanti geishe, vestite con eleganti e colorati kimono, appaiono da dietro i paraventi di carta di riso. Al crepuscolo, le lampade di carta proiettano le loro ombre, illuminando gli occhi, le bocche e le mani degli attori kabuki nelle loro pose migliori e poi la danza guerresca dei samurai ci travolge prima di lasciarci andare trasportati dal vento, tra le lanterne che fluttuano nel cielo notturno, passando dai ritmi frenetici dei tamburi del Giappone ai suoni di importanti compositori giapponesi contemporanei come Hiroshi Yoshimura e Takashi Yoshimatsu.
Il percorso
Proprio a questi grandi Maestri è dedicato l’inizio del percorso, con le stampe di alcune loro opere e un’analisi del loro significato nell’arte e nella storia. Il viaggio allestito all’interno dello spazio di Scalo Farini conduce i visitatori a conoscere più da vicino alcuni elementi di grande fascinazione nella cultura giapponese, fra le lanterne, gli strumenti della Cerimonia del Tè e l’arte del Kimono, passando attraverso i noren (le tradizionali tende divisorie fra un ambiente e l’altro, decorate con disegni o messaggi) per arrivare al cuore della mostra, ovvero la sala immersiva, un’imponente opera d’arte digitale, curata dai creativi di Danny Rose Studio, che travolge e coinvolge lo spettatore in una straordinaria esperienza sensoriale fra arte classica e tecnologia all’avanguardia.
Visioni suggestive e poetiche invadono lo spazio e travolgono i visitatori, creando una messa in scena dinamica, come un viaggio attraverso momenti diversi, ognuno con il proprio ritmo e la propria atmosfera, valorizzata da un design sonoro avvolgente e profumi evocativi.
L’arte digitale immersiva
La mostra si completa con altre due esperienze dedicate all’arte digitale immersiva. La prima è “Mutation“, un’opera che accompagna gli spettatori in un’esplorazione del mutamento della materia.
Presentata per la prima volta al Centre Pompidou di Parigi, questa creazione di Danny Rose Studio promette un’esperienza visiva e sensoriale unica. La seconda è “Reflection“, un’installazione d’arte generativa interattiva che trasforma i movimenti dei visitatori in fluidi colorati e volute fluttuanti, progettato in collaborazione con Labex PLAS@PAR.
Il progetto
Ideato e prodotto da Danny Rose Studio (collettivo di arte digitale di base a Parigi, ma espressione dell’eccellenza italiana nel mondo, con vari Award conseguiti nel corso di un’esperienza ormai pluridecennale) e organizzato da GC Events, uno fra i produttori più attivi di mostre e family show in tutta Europa, di base in Svizzera – The Spirit of Japan – arriva a Milano dopo aver visto la luce in una forma ancora embrionale all’Atelier des Lumières a Parigi nel 2018, e aver poi ufficialmente debuttato a Tokyo, seguito dagli allestimenti a San Paolo in Brasile e allo spazio INSIDE di Shanghai e Shenzhen in Cina.
INFO
Per informazioni e dettagli, consultare www.thespiritofjapan.it
Photo courtesy of Ufficio Stampa Pantarei 3.0