"Un libro è un giardino che puoi custodire in tasca" (Proverbio Arabo).

PERCHÈ LEGGERE?

Scritto da Giulia Cordasco on . Postato in Cultura

“Un libro è un giardino che puoi custodire in tasca” (Proverbio Arabo).

Alla domanda: “A te piace leggere?” avremo sicuramente notato che tantissime volte ci sentiamo rispondere “Si, ma non ho mai il tempo per farlo, sono sempre di corsa!!” Perché in effetti è proprio così che passiamo le nostre giornate: di corsa.

Suona la sveglia e di corsa andiamo in bagno a prepararci, di corsa facciamo colazione, e di corsa andiamo a lavoro. Poi una breve pausa pranzo e di nuovo a lavoro fino a sera. Di corsa prepariamo la cena, magari mettiamo su una lavatrice o stiriamo un po’, prepariamo qualcosa da mangiare per il giorno dopo e poi, quando tutto ma veramente tutto sarebbe perfetto per permetterci di aprire un buon libro, il fattaccio: ci addormentiamo così secchi come se fossimo appena tornati dalla guerra in Vietnam, magari risvegliandoci nel cuore della notte in posizioni improbabili sul divano, senza la benché minima sensibilità ad un braccio e con il gatto che ti miagola nelle orecchie perché magari giustamente non hai pensato di lasciargli due crocchette nella ciotola in caso povero cucciolo gli venisse fame nel cuore della notte.

Insomma, la vita è frenetica e la domanda è una sola: “Perché dovremmo trovare il tempo per leggere?” I motivi sono molteplici:

Innanzitutto leggere aiuta a coltivare l’immaginazione e a rilassarci: ogni volta che iniziamo un libro nuovo, veniamo catapultati in un mondo in cui il tempo si ferma, la fantasia si risveglia e viviamo i sentimenti e le emozioni degli altri come se fossero le nostre (gli studiosi dicono che i lettori abituali riescono a calarsi più facilmente nei panni degli altri!);

Abbassa il livello di stress, aiutandoci a fare ordine nella mente e favorendo un po’ di serenità: durante la lettura infatti aumenta il flusso sanguigno nella zona celebrale e viene stimolata la produzione dei feromoni, il battito cardiaco rallenta e si abbassa il livello di cortisolo (conosciuto più comunemente come l’ormone dello stress);

Concilia il sonno: ormai è consolidato come i dispositivi elettronici influiscano negativamente sul sonno. A fine giornata ricordiamoci di spegnere tutto quello che abbiamo in casa e se lasciamo volontariamente acceso il cellulare altrimenti la sveglia impostata non suona, almeno attiviamo la “modalità aereo“! Dopodiché apriamo un buon libro e dedichiamoci un po’ di tempo per leggere, prima che il sonno ci colga;

Mantiene allenato il cervello: un’indagine effettuata nel 2013 ha messo a confronto due gruppi di anziani, lettori e non lettori; il cervello di chi legge abitualmente risulta essere più giovane e con la memoria più allenata. Le capacità intellettive sono rafforzate, e si sta iniziando a considerare la lettura a tutti gli effetti una forma di prevenzione da malattie degenerative come ad esempio l’Alzheimer;

Allarga i nostri orizzonti culturali: che sia un romanzo frutto dell’immaginazione dell’autore, un autobiografia, il racconto di un popolo o le leggende di un luogo, le storie che leggiamo sono delle lezioni di vita continue e costanti, che ci permettono di aumentare il nostro bagaglio culturale e di essere più sensibili nei confronti di chi ci circonda. Umberto Eco una volta disse: “Chi non legge, a settant’anni avrà vissuto una vita sola, la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito…. Perché la lettura è un’immortalità all’indietro”.

Va benissimo qualsiasi posto: distesi sul divano in salotto, in camera sulla sedia a dondolo, oppure seduti in veranda. Va benissimo qualsiasi libro, una novità appena uscita quanto uno dalle pagine ormai ingiallite e che ci portiamo dietro da quando siamo piccoli (il “Piccole Donne” oppure “il Manuale delle Giovani Marmotte” della situazione). Va benissimo qualsiasi genere, l’importante è che ci aiuti a staccare la spina prima di addormentarci e a fare un po’ più piccole le preoccupazioni quotidiane.

AH! Quasi dimenticavo: mi raccomando, che sia accompagnato da una bella tazza di tisana fumante!
Credit foto dall’alto: fotografie Rende, Annie Spratt, Toa Heftiba.

Giulia Antonia Cordasco

Giulia Cordasco

Giulia Cordasco

Classe 1988, curiosa dalla nascita e consulente di professione, ama la natura, i libri e il buon vino. Nata ad Acqui Terme, ha vissuto a Genova, a Valladolid, a Milano, a Roma, nel Salento ed adesso è tornata ad Acqui, dove sta preparando la sua prossima avventura. Una laurea in Lingue e letterature straniere per il Turismo culturale e una in Progettazione e gestione delle imprese turistiche che le hanno permesso di arricchire il suo bagaglio culturale e il lavoro, in questi dieci anni, è stato un intreccio perenne di storia, cultura, turismo ed enogastronomia. La sua passione per la cucina le ha permesso di lavorare anche per il programma televisivo "Ricette all'Italiana" andato in onda ogni mattina su Rete 4 fino a inizio 2021. Nel 2015 ha pubblicato un saggio nel volume "Milano nella Grande Guerra. La memoria dei Caduti e il Cimitero Monumentale" (Biblion Ed.), nel 2018 un racconto nella raccolta "Cinque donne e un intruso" (Amazon) e nel 2021 "Diario di un lavoratore stagionale", il suo primo romanzo autobiografico.