
Osterie d’Italia 2022: la guida Slow Food alla ripartenza

Milano, Italia.
Post covid non si torna indietro, neanche per quanto riguarda la ristorazione. Anzi si va avanti con una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale, alla qualità del prodotto, alla condivisione. Questo emerge dall’appuntamento annuale al Piccolo Teatro Strehler per l’uscita della Guida Osterie d’Italia di Slow Food. “Il 2022 sarà l’anno della riscossa: la prova di resilienza che le trattorie e osterie italiane hanno dato, dimostra quanto siano la vera spina dorsale della ristorazione italiana. Forse alcune di loro non sono ancora protagoniste sui media, ma anche questo sta velocemente cambiando. Perché le nostre osterie stanno cambiando, e in fretta”, commenta Marco Bolasco, curatore della Guida con Eugenio Signoroni.
Tendenza rilevata è la diminuzione del numero dei coperti, un cambio negli orari di apertura, una grande diffusione dei dehors, ma anche un generalizzato aumento del prezzo medio dei locali presenti in guida, sottolineato con il simbolo “Prezzo più”. Il ritorno del massimo riconoscimento alle osterie, la Chiocciola, segna simbolicamente il ritorno alla tanto auspicata normalità, dopo la sua sospensione nell’edizione dello scorso anno.
“La Guida Osterie d’Italia”, ha sottolineato Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, “è una tappa fondante della nostra associazione, è uno strumento iconografico che per tanti anni è riuscito a esprimere una visione culturale originale e ampia del mondo del cibo in Italia”.
Mario Calabresi, autore della newsletter Altre Storie, ha intervistato sul palco tre osti e ostesse protagonisti di storie di resistenza, a rimarcare l’incoraggiamento alla ripartenza che la nuova edizione della Guida vuole promuovere: “L’Italia è piena di energie di persone che immaginano e sanno immaginare. Amo molto la Guida, perché scopro sempre storie bellissime, di passione e rispetto del territorio”.
Allo tesso modo Anna Scavuzzo, vicesindaco di Milano, di ritorno da Barcellona, dal Summit dell’Urban Food Policy Pact che Milano continua a guidare, sottolinea il fortissimo messaggio di sostenibilità che il cibo permette di promuovere.

A chiudere, l’intervento di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, che incoraggia osti e ostesse a “educare i clienti a rispettare i tempi del lavoro e i ruoli all’interno del locale. A dare dignità e soddisfazione economica al lavoro dei camerieri. A rendere il proprio lavoro gratificante, conoscendo il territorio e creando forti legami con i produttori”.
Atteso il momento dei premi speciali:
Miglior interpretazione della cucina regionale a Lerchner’s in Runggen di San Lorenzo di Sebato (Bz)
Migliore carta dei vini al ristorante Consorzio di Torino (ristoranteconsorzio.it)
Miglior dispensa (rapporto materie prime territorio) all’Arrogant Pub di Reggio Emilia
Miglior novità in guida al Columbus di Anacapri (Na)
Miglior giovane, premio che da quest’anno è intitolato a Vittorio Fusari, maestro della cucina recentemente scomparso, al bistrot Epiro di Roma
Migliore oste a Il Grillo è Buoncantore di Chiusi (Si)
La guida 2022 sarà disponibile dal 27 ottobre in tutte le librerie e sul sito di Slow Food Editore.