LA MARMOLADA, CIMA PIÙ ALTA DELLE DOLOMITI, SI CANDIDA AD ESSERE LUOGO ALL’AVANGUARDIA NEL TURISMO INCLUSIVO PER LA DISABILITÀ.

MARMOLADA: GIGANTE ACCESSIBILE

Scritto da Franca Dell’Arciprete Scotti on . Postato in Cultura, Destinazioni, Sport & Viaggi, viaggi senza barriere

LA MARMOLADA, CIMA PIÙ ALTA DELLE DOLOMITI, SI CANDIDA AD ESSERE LUOGO ALL’AVANGUARDIA NEL TURISMO INCLUSIVO PER LA DISABILITÀ.

LA MARMOLADA, CIMA PIÙ ALTA DELLE DOLOMITI, SI CANDIDA AD ESSERE LUOGO ALL’AVANGUARDIA NEL TURISMO INCLUSIVO PER LA DISABILITÀ.

LA MARMOLADA, CIMA PIÙ ALTA DELLE DOLOMITI, SI CANDIDA AD ESSERE LUOGO ALL’AVANGUARDIA NEL TURISMO INCLUSIVO PER LA DISABILITÀ.

Sottoguda (BL), Italia
Se l’alta montagna appare a molti un ostacolo insormontabile, tanto più lo sarà per chi vive una disabilità che lo blocca nel movimento.
Ecco allora l’importanza di strutture progettate per il superamento delle barriere architettoniche, che consentono a tutti  di godere questo meraviglioso paesaggio.
Soprattutto quando il paesaggio è “patrimonio mondiale Unesco” come le Dolomiti italiane.
Se sono  “patrimonio dell’umanità” come si  potrebbe escluderle dalla fruibilità di tutti?  

La Marmolada, gigante delle Dolomiti, si candida ad essere capofila in questa ricerca di soluzioni attente al turismo accessibile.       

Da più di cinquanta anni la funivia Marmolada – Move to the Top, di proprietà della famiglia Vascellari, a cui appartiene anche la funivia Tofana a Cortina d’Ampezzo,  è l’impianto avveniristico che consente a disabili in carrozzella di giungere agevolmente senza ostacoli fino alla splendida terrazza panoramica a 3265 metri di altezza.
Si parte da Malga Ciapela, a 1500 metri, nel comune di Rocca Pietore, per arrivare con due  enormi balzi a Punta Rocca a 3265 metri, di fronte a Punta Penia di 3340 metri, il picco più alto di tutte le Dolomiti.

Qui la terrazza panoramica  si affaccia a 360° su un panorama infinito che spazia dal bellunese al Trentino.
Già all’epoca della realizzazione, negli anni ’60,  si prevedeva il trasporto di 400 persone all’ora, e ad oggi, con i potenziamenti dei tre tratti di funivia, si raggiunge la portata di 1000 persone all’ora.
Ma, poiché le barriere di fronte alla disabilità non sono solo architettoniche, bensì anche mentali e psicologiche, la società Funivia Marmolada – Move to the Top e Assi Onlus, in particolare il presidente Oscar De Pellegrin hanno organizzato di recente il convegno “Senza Limiti – Dammi un punto d’appoggio e ti scalerò la montagna”.

Intorno al  tavolo  vari soggetti del territorio, tutti chiamati a collaborare ad un progetto comune.
L’incontro si è svolto proprio nella stazione più alta, davanti a un  panorama mozzafiato di cime rosa e viola, ghiacciai e strade ferrate.
Al termine la firma del  documento di intenti “Articolo 3343. Dall’alto del futuro” che invita ad essere più sensibili e proattivi  sul tema del turismo  accessibile e a programmare azioni operative per facilitare il turismo inclusivo delle disabilità.
Soprattutto in vista dei due appuntamenti dei Campionati mondiali di sci alpino 2021 a Cortina e delle Olimpiadi Milano Cortina 2026.

Al tavolo della firma, in una ideale “cordata”, erano presenti ASSI Onlus,  Fondazione Dolomiti UNESCO, Regione Veneto, Associazione Guide Alpine, ANEF, Società Marmolada, Consorzio turistico Marmolada, Collegio Regionale Maestri di Sci del Veneto, il Sindaco di Rocca Pietore.
Il convegno ha visto anche la presenza di due personaggi simbolo, Oscar De Pellegrin, campione paraolimpico pluripremiato e Moreno Pesce,  che, amputato di una gamba, con la sua scalata in diretta sull’ultima parte del ghiacciaio fino a Punta Rocca,  ha mostrato la tenacia di chi ha saputo reagire testardamente ad  un incidente drammatico.

LA MARMOLADA, CIMA PIÙ ALTA DELLE DOLOMITI, SI CANDIDA AD ESSERE LUOGO ALL’AVANGUARDIA NEL TURISMO INCLUSIVO PER LA DISABILITÀ.

Grande testimonianza di forza di volontà, fiducia nei propri mezzi, obiettivi alti e speranza nel futuro.
La Marmolada non è un meraviglioso  gigante isolato, ma è immerso in un territorio che riserva tante attrazioni tutte da scoprire.
Prima di tutto le testimonianze storiche presenti nella montagna stessa.
Basti pensare al  Museo Marmolada Grande Guerra 3000, il museo multisensoriale e multimediale più alto d’Europa,  collocato a Serauta, che con i suoi 300 metri quadrati di esposizione  racconta  la vita degli uomini in battaglia tra le rocce durante il grande conflitto del ‘15-‘18.

All’esterno si visitano i luoghi stessi della Grande Guerra:  trincee, depositi, bocche d’artiglieria, posti di guardia.
Senza dimenticare la “Madonna delle Nevi“ nella Grotta scavata dagli Alpini, che andò a benedire nel 1979  Papa Giovanni Paolo II, legato da particolare affetto a questo gigante delle Dolomiti.
Le stesse escursioni a piedi, per chi ha sufficiente allenamento, fanno conquistare piano piano, passo dopo passo, panorami sorprendenti.
Ad esempio verso Malga Ombretta e il Rifugio Falier: all’arrivo, dopo aver contemplato dalla terrazza tramonti viola sul Civetta, il Pelmo, l’Antelao, si viene premiati dai piatti saporiti della  montagna, affettati e formaggi di malga, minestra d’orzo, polenta, salsicce e funghi, strudel.

Ai piedi della Marmolada una sosta da non perdere è quella nel  delizioso borgo di Sottoguda, tra i borghi più belli d’Italia e l’unico delle Dolomiti: balconi fioriti, case in legno, pupazzi che ricordano gli antichi mestieri, i “tabiei”,  tipici fienili e una chiesetta del Cinquecento.
Vicino il famoso Serrai era,  fino all’anno scorso, un canyon protetto dall’Unesco  attraversato da un pittoresco trenino. Dopo l’alluvione di ottobre 2018 é devastato e impercorribile, in attesa di un faticoso ripristino.
Proprio al  Progetto di Rinascita del Serrai di Sottoguda è stato donato il 10% dell’incasso della funivia Marmolada, in occasione del convegno del 23 luglio.

Per dormire:
Ottimo, e con servizi per disabili, l’Albergo Ristorante Baita Dovich: atmosfera rilassante, ambiente pittoresco e ottima ristorazione.

Franca D. Scotti

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Franca Dell’Arciprete Scotti

Franca Dell’Arciprete Scotti

Mille interessi potrebbero portare alla dispersione. Per fortuna non è così. Milanese di adozione, adora questa città che dà tutto, compresa la possibilità di sperimentare il giornalismo in vari settori, dalla moda, al beauty, al design. Ma la passione rimane quella dei viaggi a breve e lungo raggio, per cui scrive su varie testate, anche con proprie rubriche di benessere, gastronomia, cultura. La laurea in Lettere Classiche le ha regalato il piacere della precisione e del metodo, accompagnati dalla scoperta del bello e della leggerezza.