Torino, Italia.
The Sound of Screens Imploding, è questo il titolo della nuova edizione della Biennale dell’Immagine in Movimento che quest’anno per la prima volta dopo più di trent’anni di storia, lascia la sua sede storica di Ginevra e si trasferisce a Torino, grazie a un’inedita collaborazione tra il Centre d’Art Contemporain Genève e le OGR – Officine Grandi Riparazioni Torino. La curatela è firmata Andrea Lissoni, Senior Curator della Tate Modern di Londra, e da Andrea Bellini, Direttore del Centre Contemporain Genève.
Fino al 29 settembre 2019 otto artisti internazionali espongono le loro opere all’interno dei suggestivi spazi delle ex officine di Corso Castelfidardo. L’allestimento scenografico è stato affidato a uno degli artisti presenti in mostra, Andreas Angelidakis, già architetto della Biennale di berlino 2014 e di Documenta 2017.
“Non è stato semplice attuare questo spostamento da Ginevra a Torino ma OGR ha collaborato attivamente alla produzione della mostra e questo per noi è stato di grande aiuto”. Racconta Andrea Bellini. “L’idea di base è stata quella di creare una struttura internazionale di istituzioni che commissionano le opere e le producono. Siamo interessati alla produzione della cultura per mettere insieme le energie e produrre fatti significativi“
La Biennale dell’Immagine in Movimento di Ginevra è infatti l’unica biennale che presenta solo ed esclusivamente opere inedite, commissionate e prodotte nel contesto della mostra. “Si tratta di una delle prime biennali dedicate a questo medium, nata da un’associazione di quartiere è diventata presto internazionale”. Continua Bellini, Direttore del Centre d’Art Contemporain Genève. “Abbiamo lavorato sulla continuità rispetto alle edizioni precedenti provando ad aprire gli orizzonti per capire cosa stanno facendo gli artisti nel mondo. Loro amano lavorare in situ, usano attivamente gli spazi in cui generato dal vivo le opere. Abitano lo spazio. Abbiamo voluto costruire un ambiente unico in cui le opere risuonano tra di loro e si parlano, così da generare in noi la domanda: qual è la differenza tra questo ambiente e il nostro quotidiano?”.
Il titolo della Biennale, The Sound of Screens Imploding, vuole far emergere l’idea del forte cambiamento che sta avvenendo in questo medium, non più uno schermo in cui si semplicemente si proiettano delle storie, ma un mezzo molto più complesso e articolato, quasi magmatico nella sua penetrabilità “altra”, tanto da riuscire a dar vita a sperimentazioni ancora sorprendenti in quanto a indagine della realtà. E la visione coinvolgente e sorprendente di questa mostra lo dimostra.
In occasione dello spostamento della Biennale a Torino, grazie all’inedita collaborazione tra le OGR e il Museo Nazionale del Cinema, a settembre verrà presentata una ricca programmazione di film selezionati dai due curatori. Inoltre, il 28 e 29 settembre, si festeggerà il secondo anniversario della riapertura delle OGR con una serata di musica e performance organizzata con il festival avana-pop Club To Club.
OGR – OFFICINE GRANDI RIPARAZIONI
BIENNALE DELL’IMMAGINE IN MOVIMENTO
The Sound of Screen Imploding
Prodotto da Centre d’Art Contemporain Genève e OGR Torino
a cura di Andrea Lissoni e Andrea Bellini
Fino al 29 settembre 2019
Binario 1&2
Corso Castelfidardo 22, Torino
www.ogrtorino.it