La riscoperta delle cittadine quando sarà di nuovo possibile

La riscoperta delle cittadine, non appena possibile

Scritto da Camilla Castellani on . Postato in Destinazioni, Itinerari, Weekend

Briga Sempione, la regione nella costellazione dell’Alto Vallese.

Briga Sempione, Alto Vallese, Svizzera.
Parlare di turismo in questo momento è molto difficile. Anzi, mi correggo, non è difficile – perché poter suggerire destinazioni, o anche solo parlarne, è un piacere se non una fortuna – ma è complesso. Stiamo vivendo una situazione che non ha aggettivi con cui essere descritta. E se di chiarezza ciò di cui ci sentiamo mancare, è uno scenario che abbiamo in parte già vissuto pertanto, dove possibile, l’assenza di tutela va colmata con una più elevata dose di consapevolezza e buon senso. 

Come tanti, non ancora tutti, settori il turismo è in stato di fermo e di conseguenza la possibilità da parte nostra di viaggiare. Tuttavia, qualche mese fa, quando è stata data la possibilità di tornare e muoversi ci si è spinti verso la scoperta e riscoperta di piccoli borghi e cittadine: dei veri gioiellini che arricchiscono, danno lustro e sostegno alle grandi città e metropoli vicine. E anche se, a ridosso della stagione invernale, probabilmente non sarà possibile ammirarle nella magia dell’atmosfera natalizia, è giusto dare nuovi spunti e idee per quando si potrà di nuovo varcare i confini delle nostre regioni. 

Qui, più che di confini si parla di frontiere. Briga – nota ai più come Brig – è una regione della Svizzera dell’Alto Vallese, ai piedi del Passo del Sempione che domina la città quasi a volerla proteggere. La storia di Brig è infatti strettamente intrecciata con quella del Sempione: nel XIX secolo, per ragioni militari, Napoleone ordina la costruzione di una strada carrozzabile – con partenza Briga e attraversamento del monte: la prima strada moderna delle Alpi, portando così la regione a diventare uno dei tratti commerciali più importanti dell’epoca. 

Come le altre località della costellazione del Vallese, Briga brilla della signorilità architettonica in pieno stile svizzero: linee, moduli e dettagli tipici dell’edilizia montana. Punto di partenza per escursioni – come quelle con direzione Zermatt o Saas Fee – è anche strategicamente collegata a comprensori sciistici: i più noti sono l’altopiano di Rosswald e quello di Rothwald, sulla strada del Sempione. Per gli addicted allo sci nordico, da qui è facilmente raggiungibile la Valle di Conches.

E se metaforicamente è il Sempione a vegliare su Briga, vero protettore e difensore della città storicamente è il Castello di Stockalper – il Re del Sempione -. Costruito tra il 1649 e il 1666 da Kaspar Stockalper da un progetto espansionistico voluto dalla sua famiglia, il Castello è un edificio che si erge in tutta la sua imponenza non lontano dal centro di Brig. Una commistione di stili e simbologie dai numerosi viaggi del nobile Kaspar, lo stesso che più di 300 anni fa ordina la costruzione della Via Stockalper, mulattiera che attraversa il Sempione collegando Briga a Domodossola: prima rotta commerciale senza eguali, oggi percorso trekking per esperti e temerari tra pareti esposte, gole e scenari impagabili.

Oltre all’inespugnabile Castello di Stockalper, Briga vanta non solo della vicinanza a diversi comprensori sciistici ma anche a località termali, come quello di Brigerbad.

La parte dolente – tuttavia necessario – arriva ora. Viste le nuove disposizioni e divieti riguardo l’emergenza da Coronavirus, tutte le attuali informazioni dettagliate sulla prossima stagione invernale, i requisiti e gli obblighi sono disponibili cliccando qui
Foto Carlo Ingegno

Per scoprire di più sulla regione di Briga Sempione: www.brig-simplon.ch

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Camilla Castellani

Camilla Castellani

Arte, fotografia e musica i suoi giù grandi interessi. Appassionata di cultura urbana. Le entusiasma viaggiare e lo farebbe, se avesse soldi. Le piace scrivere di tutto, tranne la sua bio.