Al via la terza edizione di God is a woman, il festival del femminismo pratico. Con un’edizione itinerante, God Is A Woman racconta, attraverso storie, progetti, voci e dibattiti, chi e cosa fa (e non fa) praticamente il femminismo oggi. Appuntamento a Milano dal 16 al 19 ottobre.
Milano, Italia.
Al via la terza edizione di God Is A Woman, Festival del femminismo pratico che si terrà dal 16 al 19 ottobre 2025 con un nuovo tema: “SCOMODƏ: figure e pratiche sul femminile che rompono la narrazione. Ieri, domani. Sempre”.
Un format tutto nuovo che vedrà svolgere panel, mostre, reading e workshop in giro per Milano. Alla storica sede di Local Milano (Spazio INTO), si aggiungono altre location che ospiteranno il festival: l’ex chiesetta del Parco Trotter, Leila in via Marco Aurelio e Frab’s Magazines in Porta Venezia.

Esplorare figure, progetti e narrazioni scomode
L’invito di quest’anno è di esplorare figure, progetti e narrazioni “scomode”: quelle che mettono in crisi i ruoli precostituiti del femminile, ieri come oggi. Perché scomodi sono i racconti che rompono gli schemi, scomode le voci che chiedono diritti, scomode le prospettive che aprono possibilità nuove. E proprio lì, nello scomodo, si accende il cambiamento.
In un anno complesso per la questione di genere, a livello nazionale e internazionale, God Is A Woman si propone come spazio di confronto inclusivo, dove la “scomodità” diventa terreno fertile per il cambiamento.
Il programma
Il programma del festival – che includerà mostre, panel, workshop, reading, performance e momenti comunitari – vedrà la partecipazione di ospiti, artiste e attiviste che condivideranno esperienze e pratiche di femminismo quotidiano: Afsoongar, Altremuse, Amurtel, Anahita Matin, Anna Frabotta, Arianna Curti, Aurora Camilli, Beatrice Calcagno, Daniela Collu, Didi Ananda Rasasudha, Edi Guerzoni, Francamente, Francesca Belmonte, Giulia Pacchioli, Golzar Farzaneh, Greta Cappelletti, Irene Rossi “Lumpa”, La B Fujiko, Mahsa Merci, M¥SS KETA, Marina Boer, Michela Zucca, Patrizia Emma Scialpi, Peggy Abbaspour, Sarah Malnerich, Sara Scanderebech, Serena Bongiovanni, Shadi Yousefi, Simona Coltello, Sofia Schubert.

Barbara Pedrazzi
Riflettere e agire insieme
Un appuntamento che, anche quest’anno, si conferma come punto di riferimento per chi vuole riflettere e agire insieme, trasformando la città in un laboratorio diffuso di idee, diritti e creatività, con un’edizione intensa, partecipata e – volutamente – scomoda.
Ricavato ad AMURTEL
Anche per quest’anno, inoltre, una parte del ricavato del festival sarà devoluto, all’organizzazione volontaria internazionale AMURTEL – Ananda Marga Universal Relief Team Ladies, impegnata in progetti umanitari e attiva nella striscia di Gaza. Diretta e gestita da donne, AMURTEL fornisce soccorso in caso di conflitti e lavora con donne e bambini per costruire capacità locali.
Appuntamenti di giovedì 16 ottobre
GOD IS A WOMAN si apre giovedì 16 ottobre alle ore 19.00 presso Spazio INTO, (via Apelle 4, Milano) con la mostra fotografica “Scomodə” di Sara Scanderebech, a cura di Futura Pagano. All’interno del festival, “Scomodə” si presenta come un racconto fotografico profondo ed emozionale che esplora con coraggio il tema della scomodità femminile. Attraverso una retrospettiva intensa e intima, l’artista ci accompagna nelle vite di quattro donne che si lasciano ritrarre nella loro vulnerabilità più autentica. Il percorso visivo diventa così un viaggio nella complessità dell’esperienza femminile — un’esperienza fatta di disagio, ma anche di crescita e liberazione. “Scomodə” invita a riconoscere la forza e la bellezza che risiedono nella vulnerabilità e nell’autenticità. A seguire, si terrà l’incontro “Una critica scomoda: le donne per la storia dell’arte”, a cura di AltreMuse, con Sofia Schubert ed Edi Guerzoni. Le due curatrici approfondiranno il significato dell’essere “scomode” nel mondo dell’arte contemporanea, ripercorrendo l’eredità di voci come Linda Nochlin e Susan Sontag, che negli anni ’70 hanno smascherato le esclusioni sistemiche e i fondamenti maschilisti della critica d’arte. Oggi, in un sistema che assorbe facilmente i linguaggi femministi e decoloniali, la vera scomodità — sostengono — non è più nominarli, ma sottrarli alla logica del consumo. La riflessione ruoterà quindi attorno al rischio della “comodità” nel discorso culturale contemporaneo, e alla necessità di riaprire spazi di conflitto e di sorpresa.

Appuntamenti di venerdì 17 ottobre
Per venerdì 17 ottobre la location scelta per il festival è l’Ex Chiesetta Parco Trotter (fermata Rovereto) dove, a partire dalle 19.00, Daniela Collu intervisterà 10 donne che a loro modo e con il loro lavoro, progetti e battaglie, rappresentano pratiche di femminismo e/o al femminile scomodo e di rottura. Interverranno: Arianna Curti – Assessora diritti e pari opportunità del Municipio 2, Marina Boer– Mamme antifasciste Leoncavallo, La B Fujiko – Transfemminismo, Anahita Matin – Iran / la condizione della donna e dell’arte, Didi Ananda Rasasudha (Amurtel) e Beatrice Calcagno (Centro Yoga Badhra) / le donne e i bambini di Gaza,Serena Bongiovanni – comicità contro gli stereotipi, Sarah Malnerich – maternità e pratiche dal basso, Francesca Siano, in arte Francamente e M¥SS KETA – attivismo e musica.

Daniela Collu
Appuntamenti di sabato 18 ottobre
La giornata di sabato 18 ottobre sarà dedicata al tema “Corpo, arte, archetipi”, presso Spazio INTO, (via Apelle 4, Milano). Alle ore 17.00, Michela Zucca presenterà il suo libro “La Dea della Montagna”, un viaggio tra archetipi e simboli femminili che attraversa i rituali antichi fino alle espressioni contemporanee. A seguire, Irene Rossi, in arte Lumpa, guiderà un workshop sulle “scomodità astrologiche”, dedicato ad affrontare i transiti planetari “contro” e le fasi lunari scomode, tra introspezione e strumenti pratici di consapevolezza. La serata proseguirà, dalle 19.30 alle 21.00, con la Stand-up Comedy Night “VINSR BATTAGL GRAZ ALLA LR FGA”, che vedrà sul palco Francesca Belmonte, Aurora Camilli, Giulia Pacchioli, Patrizia Emma Scialpi e Greta Cappelletti. Una “girls night” dominata dalla foga femminile, un momento di ironia e libertà in cui le comiche condivideranno con il pubblico le loro storie, le loro battaglie e i loro drammi quotidiani contro il patriarcato e il famigerato “Signor Giancarlo di turno”.

Myss Keta
Appuntamenti di domenica 19 ottobre
La giornata conclusiva del festival, quella di domenica 19 ottobre, sarà dedicata al dialogo tra femminismo, territorio e arte contemporanea. Dalle ore 16.00 alle 18.00, presso Frab’s (via Giuseppe Sirtori 11, fermata Porta Venezia), si terranno le lectures sul transfemminismo con Simona Coltello (Pessima Magazine) e Anna Frabotta, fondatrice di Frab’s, che esploreranno i linguaggi e le pratiche transfemministe come strumenti di costruzione politica e culturale. A seguire, dalle ore 18.30 alle 20.30, presso Leila (via Termopili 29, fermata Pasteur), si terrà “Voci d’Iran — la bellezza come rivoluzione”, un viaggio nel cuore dell’arte femminile iraniana. L’incontro prevede la proiezione del cortometraggio “Interlude – Mian Parde” della regista Golzar Farzaneh, alla sua prima opera da regista dopo anni di esperienza nell’industria cinematografica iraniana, e la mostra delle opere di Peggy Abbaspour, Shadi Yousefi, Mahsa Merci e Afsoongar. Le opere saranno messe all’asta in un’iniziativa benefica a sostegno delle donne e dei bambini nelle zone di guerra, in collaborazione con Amurtel. La curatela del cortometraggio è affidata a Soheil Raheli, mentre la selezione delle opere è a cura di Anahita Matin.
La serata si concluderà con un aperitivo iraniano offerto da Leila, per un momento conviviale di incontro e scambio.
INFO
L’iscrizione agli eventi, sia gratuita che a pagamento, è aperta qui.
Photo courtesy by Ufficio Stampa COCO District




