Un’esperienza sonora immersiva, scritta da Davide Carnevali e diretta da Vittorio Borsari, che riflette sul potere e sulla retorica del linguaggio di stampo politico mettendone in luce l’ambiguità, la pericolosità, ma allo stesso tempo anche il fascino e la capacità comunicativa. Appuntamento al Teatro Filodrammatici, il 7 e il 9 marzo con Confessione di un ex presidente che ha portato il suo paese sull’orlo di una crisi.
Milano, Italia.
Al Teatro Filodrammatici, il 7 e il 9 marzo è di scena Confessione di un ex presidente che ha portato il suo paese sull’orlo di una crisi. Esperienza immersiva sonora attraverso la quale veniamo condotti dentro i complessi ragionamenti della manipolazione della parola nel linguaggio della politica, lo spettacolo è un flusso di coscienza ben organizzato che induce lo spettatore a riflettere, ridere e pensare alla fragilità delle nostre democrazie nell’epoca della post-verità, dove il cittadino diventa consumatore di illusioni.

Confessione di un ex presidente
Confessione di un ex presidente è uno spettacolo che riflette sul linguaggio della politica. Attraverso un’esperienza immersiva dal punto di vista sonoro, lo spettatore sarà condotto dentro i complessi ragionamenti della manipolazione della parola: come un prestigiatore, il politico disegna un confine ambiguo tra realtà e rappresentazione.
Lo spettacolo
In Confessione, c’è un ex presidente di un paese colpito dalla crisi. Immaginiamo di essere in Argentina. Oppure in Spagna, Brasile, Italia… ci sono molte somiglianze tra la figura di Menem e Silvio Berlusconi o José María Aznar, per esempio. Tutti ricchi, potenti, con amici industriali. Tutti erano fedeli alla dottrina liberale degli Stati Uniti d’America. Sono tutti laureati in legge, e paradossalmente sono stati tutti al di là della legge. E soprattutto, sapevano come sfruttare la loro immagine mediatica, costruendo un profilo “attraente” per i cittadini.

Linguaggio che cerca il consenso del popolo
L’ex presidente parla un linguaggio che cerca il consenso del popolo: una semplificazione che si rivolge direttamente al popolo per spiegare tutto ciò che è successo durante il suo mandato. Un’utopia dove solo la finzione teatrale può avere il privilegio di essere “vera”.
Il pubblico sarà il popolo, pronto a pesare le parole dell’ex presidente attento a valutare la nostra capacità di ascolto. A che punto è il nostro senso critico, il nostro grado di libertà e di democrazia? Un flusso di coscienza ben organizzato per portarci a riflettere, ridere e pensare alla fragilità delle nostre democrazie, dove il cittadino diventa consumatore di illusioni, dove per l’appunto la verità non conta più nulla. La sfida è raccontare il potere e la retorica di stampo politico mettendone in luce l’ambiguità, la pericolosità, ma allo stesso tempo anche il fascino e la capacità comunicativa.

Confessione di un ex presidente che ha portato il suo paese sull’orlo di una crisi
da Davide Carnevali
regia Vittorio Borsari
con Fabrizio Martorelli
costumi Chiara Zanini
progetto audio Fabio Brusadin
scenografia Stefano Zullo
produzione Chronos 3
debutto prima milanese
INFO
Per informazioni e dettagli, consultare www.teatrofilodrammatici.eu
Photo courtesy of Teatro Filodrammatici