Ecco la prima Cartolina di Seta ed ecco la storia di Giorgio e Laura, due ragazzi che, in barba a tutti i dubbi, hanno deciso di partire per un viaggio avventuroso rigorosamente on the road, utilizzando solo mezzi via terra e via mare. Niente aerei, niente salti improvvisi da una cultura all’altra ma un lento e graduale percorso seguendo l’antica e affascinante Via della Seta, con un unico obiettivo: cercare di spingersi il più a est possibile. Il loro diario di viaggio è il loro blog, dove raccontano impressioni e ritratti dei luoghi attraversati.
Dopo averne parlato per mesi e sognato ogni giorno di salire sul primo treno per Venezia, in una frazione di tempo che pare durare un attimo, abbiamo il codice di Trenitalia nella nostra casella email e non dobbiamo far altro che aspettare pazientemente il 31 luglio. Il mondo è già informato delle nostre intenzioni e noi siamo convinti che questo sia il momento perfetto per intraprendere il nostro viaggio: siamo giovani, abbiamo energie da vendere e viviamo in un paese che al momento offre poche occasioni, nessuna di queste imperdibile. E’ proprio il caso di dirlo – e quante volte l’abbiamo detto davvero – “o adesso, o mai più!”. Fatta questa premessa di carattere emotivo, una volta presa questa decisione ci sono tutta una serie di questioni collaterali da affrontare, risolvere e considerare prima di partire, e nessuna di esse è da sottovalutare. La cosa più importante è cercare di immaginarsi tutto ciò che potrebbe normalmente succedere in un anno di vita normale e prepararsi ad affrontare ogni eventualità con pochi mezzi e in ogni momento, consapevoli che non saremo mai a due passi da casa e che tutto ciò che potrà servirci dovremo averlo con noi, ovviamente nei limiti del possibile.
Partiamo dalla questione più lunga e spinosa: le vaccinazioni. Sappiamo che molti non le fanno, ma abbiamo voluto comunque informarci presso il Centro Vaccinazioni Internazionali di Milano. Spiegato il percorso che intendevamo fare, includendo durata e modalità del nostro viaggio, il medico di turno ci ha consigliato i seguenti vaccini: colera, difterite, epatite A, poliomielite, tetano, tifo e rabbia. Alcune di queste vanno somministrate in più dosi, distanti settimane l’una dall’altra, per cui consigliamo di muoversi almeno uno o due mesi prima di partire (noi ci abbiamo messo in tutto tre settimane). Pensiamo che sia un modo intelligente di investire una piccola somma (fra i 300€ e i 400€ totali, incluse due scatole di farmaci per la profilassi anti-malarica da assumere direttamente nelle zone a rischio), in modo da stare più tranquilli e far stare più tranquille anche le persone che abbiamo intorno.
Seconda questione, molto legata alla prima, è la sottoscrizione di una buona assicurazione di viaggio. Chiedete ad amici, parenti, chiunque abbia un po’ di esperienza nel campo di aiutarvi a sceglierne una adatta al tipo di viaggio che intendete fare: molte delle polizze online sono all inclusive, fanno pagare cioè per tutta una serie di servizi che non è detto vi debbano servire per forza. Noi con circa 450€ a testa ci siamo assicurati per un anno con una buona polizza, valida in tutto il mondo, escludendo alcune opzioni per noi inutili quali lo smarrimento del bagaglio e, ovviamente, l’eventuale cancellazione dei voli.
Terzo, importantissimo punto: preparare lo zaino. La regola d’oro dev’essere quella di portare solamente l’essenziale. Sì, lo sappiamo che prima abbiamo detto “bisogna avere tutto ciò che ci può servire”, ma è esattamente questo il punto. In viaggio ci si accorge di quanto poco ci serva in realtà: se a casa abbiamo 30 magliette, nel nostro zaino ne basteranno 4, e via dicendo. Un’attenzione particolare va all’attrezzatura “tecnica” (sacco a pelo, tenda e così via). Non esiste una regola fissa ma, se possiamo dare un consiglio, anche in questo caso vale la pena di spendere qualcosa in più per avere articoli più compatti e leggeri: spazio extra nello zaino e mezzo chilo in più possono cambiarti decisamente la vita, soprattutto quando si deve camminare per chilometri in cerca di un ostello o di una stazione.
Quarto e ultimo punto, anche se non ultimo per importanza, è ovviamente la creazione di un budget per il viaggio. C’è chi parte senza un euro, chi con 1000 euro, chi con 2000 euro e una moto, chi con 100 euro in autostop. Tutto dipende dal tipo di viaggio che si vuole fare. Noi non abbiamo mai preteso una vacanza a 5 stelle, ci piace impegnarci per trovare posti economici in cui dormire e mangiare e lanciarci in sfide per restare entro un certo budget giornaliero: fa anche questo parte del gioco e ogni backpacker lo sa. Sappiamo che rinunciando a qualche comfort e a qualche lusso – che, peraltro, non sempre ci piacerebbe concederci: alcuni dei nostri migliori ricordi sono legati proprio a guesthouse e sistemazioni in mezzo al nulla – potremo stare via più tempo e vivere ogni luogo nella sua vera essenza. Per chi se lo stia chiedendo e per chi giustamente voglia farsi un’idea di quanto possa costare un viaggio come il nostro, ci siamo prefissati di lavorare e risparmiare per partire con 10.000€ a testa e ad oggi, in quasi 6 mesi di viaggio, non ne abbiamo spesi neanche la metà.
Una decisione come quella di fare un viaggio a lungo termine non si prende alla leggera, è naturale porsi una marea di domande sul come, sul cosa, sul quando e sul perché (quest’ultima è sicuramente la più facile a cui rispondere). Ci auguriamo che la nostra prima cartolina possa essere non solo di stimolo, ma anche d’aiuto per coloro che vorrebbero intraprendere quest’avventura e non sanno bene da dove iniziare.
Sulla nostra cartolina di Milano ci sono… un treno che parte all’alba dalla stazione centrale; l’ultima colazione italiana; le innumerevoli occasioni per salutare chi resta; i vecchi tram, con le panche di legno laccato, che seguono cigolanti le rotaie intorno all’Arco della Pace; i pensieri e gli auguri che amici e famiglie ci hanno messo nello zaino.
Giorgio e Laura
Leggi l’intervista a Giorgio e Laura
Vai alla seconda Cartolina di Seta