Bertinoro, uno dei borghi più belli d’Italia, è considerata la Città dell’Ospitalità e del vino: un piacere passeggiare tra le vie del paese arroccato, scoprendone la storia e ammirando l’incantevole paesaggio dal Balcone di Romagna.
Bertinoro (FC), Italia.
Un borgo arroccato tra le immense distese di verde della Romagna, dove lo scorrere del tempo sembra fermarsi, per perdersi tra le vie che caratterizzano il centro storico e lasciarsi incantare dal panorama mozzafiato che raccoglie terra e mare affacciandosi sull’iconico balcone: Bertinoro è da secoli la Città dell’Ospitalità per eccellenza, come testimonia, nella piazza principale, la Colonna dai dodici anelli dove in epoca medievale viandanti e pellegrini attaccavano i loro cavalli per venire ospitati dalle famiglie nobili.
Un rito millenario che rivive ancora oggi nella prima domenica di settembre, quando si celebra la Festa dell’Ospitalità, un lungo fino settimana ricco di eventi, mostre e concerti, coronato nella mattina di domenica da una cerimonia di rievocazione storica in costume, che vede le famiglie, le associazioni e i ristoratori bertinoresi proporsi per ospitare a pranzo turisti e visitatori che partecipano alla festa.

Uno dei borghi più belli d’Italia
Da novembre 2024, Bertinoro è uno dei Borghi più belli d’Italia, entrando a far parte dell’omonima associazione nazionale, che celebra l’espressione della bellezza e del fascino di cui l’Italia è leader nel mondo con i suoi borghi storici. È un’appartenenza che rende onore al borgo antico, valorizzando e promuovendo il patrimonio di storia, arte, cultura e paesaggio. L’ingresso è stato festeggiato il il 5 gennaio 2025 con la Cerimonia della consegna della Bandiera. Diverse saranno le iniziative turistiche del circuito associativo per il 2025, con l’obiettivo di accrescere il flusso dei visitatori e rafforzare le proprie azioni di valorizzazione e promozione.
Fra quelle previste: la tappa della Mille miglia in moto storiche nei Borghi più belli d’Italia (dal 16 al 21 giugno 2025); e gli eventi di Borgo Romantico (21 giugno 2025) e Borgo dei Desideri (10 agosto 2025).
Alla scoperta del borgo
A dominare il borgo, che ha mantenuto il tradizionale impianto medievale, ricco di mura, stradine acciotolate e case antiche, c’è la millenaria Rocca, che dal XVI secolo è stata sede vescovile e oggi ospita il Centro Residenziale Universitario collegato con l’Ateneo di Bologna e il Museo Interreligioso dedicato alla conoscenza delle tre grandi fedi monoteiste del Mediterraneo.
Fra i suoi ospiti più illustri: l’imperatore Federico Barbarossa, che vi soggiornò nel 1177 a seguito della Pace di Venezia, e il sommo poeta Dante Alighieri, che esiliato da Firenze vi trovò rifugio all’inizio del Trecento, sotto la protezione della famiglia Ordelaffi.

La Colonna dell’Ospitalità
Nel cuore del paese si scorge la Colonna dell’Ospitalità, conosciuta anche come Colonna degli anelli, memoria dell’antico costume dell’ospitalità di questo luogo. Nel XIV canto del Purgatorio, Dante incontra il giudice Guido del Duca, che esercitò la sua professione a Bertinoro fra il 1202 e il 1218 e che, insieme all’inseparabile amico Arrigo Mainardi, fece costruire questa Colonna per mettere fine alle dispute che sorgevano fra le famiglie nobili del tempo per l’accoglienza dei forestieri. La tradizione racconta di 12 famiglie nobili a ciascuna delle quali era assegnato uno degli anelli della Colonna.
Nel momento in cui il forestiero legava il proprio cavallo ad uno di questi, diventava ospite della casata corrispondente. In questo modo era la “sorte” a scegliere e ogni litigio poteva terminare.
Rimossa a seguito di lavori sulla piazza, la Colonna degli Anelli fu ricollocata al suo posto il 5 settembre 1926, ponendo un basamento in sasso sammarinese, come omaggio dell’antica terra della Libertà all’antica terra dell’Ospitalità. Da allora, ogni prima domenica di settembre, si rinnova il Rito dell’Ospitalità, di cui nel 2026 si celebrerà il centenario.

Il Balcone di Romagna
La piazza di Bertinoro è il punto strategico dove lasciarsi incantare dalla vista mozzafiato sul paesaggio circostante: distese verdi si estendono intorno al borgo fino ad arrivare alla famosissima riviera. Definito il Balcone di Romagna, presenta un panorama che sorprende la vista e regala un’emozione agli spettatori, un connubio di colori che cambia e si rinnova completamente a seconda della luce solare, da osservare al momento dell’alba fino al tramonto ma che risulta suggestivo anche con l’avvento della sera, quando le luci delle città brillano in lontananza.
La Giudecca
A pochi passi c’è la Giudecca, il quartiere medievale dove la comunità ebraica viveva fin dal XIII secolo: una comunità che a Bertinoro godeva di diritti non riconosciuti altrove e dove nacque, intorno alla metà del Quattrocento, Ovadyah Yare, il ‘Gran Bertinoro’, uno dei più celebri commentatori delle leggi ebraiche.

La Pieve di San Donato a Polenta
Nei dintorni di Bertinoro sorge la suggestiva Pieve di San Donato a Polenta: risalente al IX secolo, raccontata da Giosuè Carducci nell’ode ad essa dedicata, è legata alla memoria di Dante Alighieri e di Francesca da Rimini, celeberrima protagonista insieme all’amante Paolo Malatesta del V Canto dell’Inferno. Polenta, infatti, era il castello d’origine della sua famiglia.
Poggio del Cipresso di Francesca
A breve distanza un altro luogo legato al nome della nota eroina: il poggio del Cipresso di Francesca, secondo la tradizione, era il punto dove la fanciulla saliva in romantica contemplazione. In realtà, l’albero originale fu distrutto da un fulmine e fu sostituito da un nuovo cipresso piantato dallo stesso Carducci nel 1897, come testimoniano le foto scattate all’epoca.
La cultura del vino
La cultura del vino è uno degli elementi che contraddistingue Bertinoro, e al vino sono dedicati alcuni dei suoi luoghi-simbolo: il Monumento al Vignaiuolo; la Strada della Vendemmia, con sette pannelli, firmati da altrettanti pittori locali; la Campana dell’Albana, realizzata nel 1987 in occasione dell’ingresso del primo vitigno a bacca bianca, appunto l’Albana, tra le DOCG; la Riserva storica del Sangiovese di Romagna (un grande archivio del vino dove, a partire dal 2014, vengono conservate le migliori bottiglie della produzione romagnola di Sangiovese).

La Grande Estate di Bertinoro
Negli ultimi anni Bertinoro si è imposta anche per il ricco cartellone di eventi e concerti estivi, diventando uno dei punti di riferimento per gli spettacoli dal vivo dell’estate nell’entroterra romagnolo, anche grazie all’inserimento nel circuito di Entroterre festival.
Il calendario 2025 è ancora in corso di definizione, ma è già aperta la biglietteria on line per uno dei primi eventi. Si tratta di Fricò Royal, lunga notte di festa tra musica, arte e culture, che si terrà l’11 luglio, con un susseguirsi di concerti, spettacoli, momenti di animazione nelle strade e nelle piazze del borgo.

Lo Spungone
Passeggiando per le vie del borgo, si potrà sicuramente notare lo Spungone: le colline di Bertinoro sono caratterizzate dalla sua presenza, un particolare tipo di roccia arenaria calcarea, nata da una barriera corallina presente durante il Pliocene Medio, circa 3 milioni di anni fa, sulle zone rialzate che costituivano la Romagna di allora.
Costituito da un grossolano impasto di gusci di conchiglie marine tenute assieme da cemento calcareo, lo Spungone è riconoscibile per il suo aspetto spugnoso a cui deve il nome.
Oggi rappresenta l’ossatura della catena collinare che corre da Bertinoro verso Castrocaro e Predappio: evidente è infatti la presenza presso la Rocca.
Inoltre, la roccia contribuisce a creare un habitat ideale anche per la coltivazione della vite e la produzione di vino: i suoi preziosi elementi fossili, infatti, conferiscono ai vini prodotti mineralità, colore e una buona acidità, contribuendo alla loro eccellenza. E altrettanto benefico è l’influsso dello Spungone per la produzione dell’olio.

La cultura del vino
La cultura del vino e della buona tavola, abbinata al forte senso di ospitalità, è uno degli elementi distintivi di Bertinoro.
La viticoltura è una delle colonne portanti dell’economia di Bertinoro: fra i vitigni coltivati in quest’area vanno menzionati l’Albana, il Sangiovese e il Pagadebit.
Dalle origini antichissime, l’Albana è il primo vino bianco in Italia ad aver ottenuto, nel 1987, la Docg, e si presenta in diverse versioni: secco, dolce, spumante, amabile e passito dimostrano quanto sia versatile e radicata quest’uva.
Il Sangiovese detiene il primato produttivo sul colle di Bertinoro: qui, nella versione riserva e superiore, viene denominato il Bertinoro, grazie alla Menzione geografica aggiuntiva.
Il vino Pagadebit si presenta di colore paglierino tenue con riflessi verdognoli o leggermente dorati, profumo fruttato e leggermente floreale, buona intensità e persistenza gradevole. Il gusto è decisamente secco, fresco senza essere aggressivo, con aromi erbacei e leggeri sentori floreali.
Riserva Storica dei Sangiovesi di Romagna
Situata in un’apposita sala messa a disposizione dal Comune di Bertinoro, dal 2014 la Riserva Storica accoglie al suo interno le migliori bottiglie di Sangiovese prodotte in Romagna, scelte sulla base di criteri ben precisi (annata, azienda, formato, territori di riferimento, stile, capacità di invecchiare) con l’intento di costruire e custodire la memoria del più importante tra i vini romagnoli attraverso una selezione rappresentativa dei diversi terroir, dall’imolese al riminese.
Ora si sta lavorando per far crescere questa iniziativa, con il progetto di un Museo del Gusto dedicato al vino, che troverà sede nella “cantina del Vescovo”, un ampio locale situato nelle struttura dell’ex seminario vescovile, risalente al Cinquecento e in corso di recupero.

Le location da non perdere
Tante le location sul territorio che concepiscono il proprio lavoro anche e soprattutto come una passione: per un giro tra bellezza, vigneti e ottimo vino merita la Cantina Bissoni (www.vinibissoni.com) dove visitare la cantina regala un’esperienza unica, un’opportunità rara di scoprire i segreti di una vinificazione di qualità. I visitatori vengono accolti in un viaggio affascinante alla scoperta dei vini, veri e propri tesori nati dalla passione per la terra e il vino.
Per assaporare il piacere e il gusto della panificazione con vista mozzafiato sulle distese verdi della Romagna, da annotare la via del Colle, dove poter godere anche di un ottimo pranzo preparato con prodotti rigorosamente a km0, perfetto connubio tra gusto e leggerezza. (www.laviadelcolle.it)
INFO
Un’occasione per rilassarsi e lasciarsi incantare dalla bellezza di Bertinoro e del territorio della Romagna! Per informazioni e dettagli, consultare www.visitbertinoro.it
Photo courtesy of Agenzia Prima Pagina