Oltre alle classiche gettonate destinazioni, Abu Dhabi è ricca di piccoli tesori nascosti che meritano di essere inclusi nelle tappe del tour organizzato per visitare questa meravigliosa città emiratina. Nella lista delle cose da provare non può mancare una visita all’Emirates Palace e un assaggio al suo particolare “cappuccino”.

Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti.
Viene soprannominato “golden cappuccino” questo speciale caffè con il latte, ma che solo caffè e latte non è, bensì una vera e propria esperienza sensoriale in uno dei palazzo più lussuosi di Abu Dhabi.”
Non si tratta infatti solo di sedersi al tavolo di un bar e sorseggiare un cappuccino qualsiasi; per quanto quest’ultimo possa essere di ottima qualità, il cappuccino de Le Café dell’iconico Emirates Palace è qualcosa che oltrepassa ogni aspettativa immaginabile.
Il caffè viene riempito da una crema di latte spumosa e vellutata; in superficie con della cioccolata sfusa viene disegnato un’immagine stilizzata del palazzo in cui “abita”, mentre la parte sottostante viene cosparsa da scaglie d’oro che richiamano le spiagge circostanti, ma sembrano anche alludere all’immenso deserto che avvolge la città. Più lo guardi e più ti perdi in quel minuscolo dipinto che richiama a sé la bellezza e l’incanto del mondo arabo, del calore dei raggi del sole sulla sabbia attorno a quel misterioso “nulla” che dilaga tra le dune del deserto.
Il Golden Cappuccino viene venduto al ‘modico’ prezzo di 90 dirham, che corrispondono a circa 23 euro. È una di quelle cose assurde che viene voglia di fare una volta nella vita, per lasciarsi andare a una tentazione, farsi cullare per un po’ da un mondo surreale.
Il giardino incantato all’interno dell’Emirates Palace
Se pianificate un viaggio negli Emirati Arabi e in particolare ad Abu Dhabi, un giro all’Emirates Palace non può mancare, approfittando anche di godere di un momento di relax grazie all’atmosfera floreale che circonda la grande sala dell’hotel.
L’edificio è inconfondibile. È circondato da colline dove l’erba è tagliata in modo uniforme ed è così perfetta da sembrare quasi finta, alberi e palme che arricchiscono il verde dell’area, creando delle zone d’ombra tra i piccoli viali dove è possibile camminare ammirando il palazzo, gli edifici adiacenti, le fontane e i giardini guarniti di cespugli in fiore, sfiorati da una brezza di un vento caldo e dai raggi solari che appaiono quasi tutto l’anno.
Le ampie sale dell’Emirates Palace sfoggiano un arredo lussuoso e aristocratico in cui spiccano alcuni mosaici in oro che brillano riflettendosi nel marmo del pavimento, a sua volta illuminato da sontuosi lampadari in cristallo; alcuni angoli sono ammobiliati con poltrone e divani in velluto e le luca tenue proveniente dalle lampade a parete creano un’atmosfera che richiama ai primi anni del secolo scorso.
Il Luonge bar
Le Café si trova nella parte opposta all’entrata principale e si riconosce per la grande sala in cui sono disposte delle piccole oasi di sedie e tavoli arredati a tema floreale giapponese; ogni area, compresa quella attorno al bar, è decorata da alberi di ciliegio ricoperti di foglie e luci rosa che richiamano il periodo della fioritura di questi graziosi alberi che colorano tutti gli angoli delle città nipponiche. Attorno ai tavoli vi sono inoltre degli ornamenti in Swarovski a forma di pianta che sembrano vibrare alle note della melodia proveniente dal piano accostato vicino alla parete d’entrata e suonato da una elegante signora anch’essa vestita di rosa.
Quanta bellezza e armonia si possono percepire in quei momenti seduti al tavolo, ma che alludono anche a ostentazione e lusso sconfinato, proibito, in quella parte del mondo dove tutto è possibile e le persone hanno potuto trasformare i loro sogni in realtà.
È curioso fino a dove si può spingere l’essere umano in termini di ricchezza, di potere, dove le diseguaglianze e i perché di un mondo cosi ingiusto si fortificano.
I pensieri e le domande tuttavia svaniscono quando arriva lui, il cappuccino tanto atteso, capace di rendere ancora più peculiare quel luogo e di quell’istante di vita e che non puoi fare a meno di ammirare, ammaliato dalla perfezione di quel disegno, dalla tentazione di affogarci dentro il cucchiaino ma frenato dal desiderio del volerlo guardare ancora per un pò.
Foto Valentina Esposito