Gioiellino artistico, la cittadina di Zatec torna a stuzzicare il Comitato per la Lista Mondiale del Patrimonio dell’Umanità. Insomma non c’è storia: la Repubblica Ceca è in lizza per il 15esimo sito UNESCO. Ad affascinare, questa volta sono i suoi paesaggi naturali: le distese di luppolo del distretto di Louny.
Repubblica Ceca.
Immersa nella verdissima regione della Boemia, Zatec è una piccola città storica ambiziosa e tenace. Non solo è stata il set di produzioni cinematografiche locali, cult e da Oscar – Jojo Rabbit (2019) di Taika Waititi e Oliver Twist (2005) di Roman Polanski, solo per citarne alcuni – ma, dopo una prima nomination nel 2007, oggi torna a richiamare l’attenzione dell’Unesco. Come? Non facendo assolutamente niente. Chiariamo meglio: con il suo essere inedita per natura; il suo tratto distintivo, la sua caratteristica intrinseca a renderla unica nel suo genere.
Mi riferisco al suo paesaggio di luppolo. Si, perché ad accogliere Zatec non è solo una cornice naturale di indiscutibile bellezza, attraversata dal fiume Ohre, ma un ambiente caratteristico e fertile, dove protagonista è il luppolo Saaz (dal nome tedesco di Zatec), cui la cittadina deve la propria fama dentro e fuori i confini cechi. Specie di altissima qualità, questa varietà di luppolo è molto apprezzata dai mastri birrai locali e richiesta da etichette tra le più conosciute al mondo: come Pilsner Urquell e Budvar. Grazie ai suoi coni particolarmente aromatici, il Saaz è stato definito come il “luppolo nobile”.
Zatec, luppolo e birra sono da sempre i Tre Moschettieri della Boemia, basti pensare che in città tempo fa è stata persino rinvenuta la tomba del più vecchio birraio ceco. Tra i roaring twenties (gli anni ’20) e il decennio successivo (gli anni ’30), il locale birrificio Dreher – uno dei più grandi d’Europa – viveva la sua golden age, spiccando tra i più moderni del Paese. Oggi, quell’edificio neorinascimentale, è un monumento di archeologia industriale salvare e preservare.
Al luppolo Saaz, esportato ovunque, è anche dedicato l’Hop and Beer Temple, nel cuore della città. La struttura è una sorta di oasi-avventura del mondo brassicolo. Dal laboratorio degli alchimisti al faro del luppolo con vista sulla città, dal percorso con imbracatura all’interno di una ciminiera all’antica malteria, oggi spazio espositivo con una mostra permanente sulla produzione del malto: l’Hop and Beer Temple è la Mecca del luppolo e della birra.
Meno “goliardico” e più scientifico è il Museo della coltivazione del luppolo: un approccio più “tecnico” alla storia della birrificazione dal Medioevo a oggi. La visita al museo, un esempio di architettura funzionale, prevede naturalmente la degustazione di birre ottenute dal ricercato luppolo locale e la possibilità di esplorare i caratteristici essicatoi dai tetti rossi e dalle ciminiere svettanti.
Anche il calendario folkloristico è inevitabilmente concentrato sull’oro verde locale: sagre e festival a tema, eventi e competizioni dimostrano l’orgoglio locale per una materia prima preziosa come lo è il paesaggio che lo accoglie.
Foto courtesy by Turismo Ceco
INFO
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Maggiori informazioni per curiosi della Repubblica Ceca: www.czechtourism.cz