Moncenisio: un paradiso naturale al confine con la Francia

Moncenisio: un paradiso naturale al confine con la Francia

Scritto da Chiara Fogliati on . Postato in Destinazioni, Weekend

Esiste un luogo di pace assoluta immerso nella natura piu’ incontaminata a pochi passi da Torino. Si chiama Moncenisio, e con i suoi 44 abitanti e’ il più piccolo comune del Piemonte.

Moncenisio (TO), Italia.
Si trova a pochi chilometri di distanza dal confine francese, più precisamente in Val di Susa. Nonostante le sue dimensioni ridotte, questa zona montuosa sa soddisfare a pieno i desideri dei turisti piu’ esigenti: dagli amanti degli sport invernali, agli appassionati di lunghe camminate all’aria aperta lontano dallo smog delle città, incontrando inoltre i gusti culinari piu’ vari con una contaminazione tra Italia e Francia.

Come raggiungere il Moncenisio

Raggiungere il Moncenisio è davvero facile: il mezzo piu’ comodo per raggiungere la Valle è l’auto. Basterà giungere a Torino tramite l’autostrada A-32 Torino-Bardonecchia-Frejus e proseguire fino all’uscita del casello di Susa. Da lì, in estate potrete direttamente imboccare la strada, (tipicamente tortuosa ma abbastanza larga da essere percorsa con facilità), che vi porterà sulla vetta; oppure potete scegliere la SS 25 del Moncenisio. La valle si può inoltre raggiungere comodamente in treno scendendo alla stazione di Susa, dove una navetta vi assicurerà un collegamento diretto con il colle durante l’estate, quando la strada e’ sgombera dalla neve.

Ma vediamo nel dettaglio tutto ciò che questa meravigliosa terra ci riserva

Iniziando dal periodo primaverile/estivo, vi consiglio caldamente queste zone, soprattutto se amate passare lunghe giornate in onore del “dolce far niente” nei parchi e nelle spaziose aree verdi che popolano la vallata. Non dovrete fare altro che raggiungere il picco della montagna e portare con voi un telo per sdraiarvi comodamente nel verde, abbandonandovi al piacevole tepore del sole leggero che vi accompagnerà fino a sera. Qui godrete di una vista meravigliosa sull’ esteso lago artificiale della valle, caratterizzato dai giochi di luce delicatamente donati dai riflessi del sole che si specchiano sull’acqua blu cobalto.

Attrazioni turistiche invernali

Per chi invece non riesce a stare fermo per piu’ di dieci minuti consecutivi e all’ozio predilige il il movimento, sulla vetta del Moncenisio potrete trovare rifugi d’altura (tra i quali vi segnaliamo il “Rifugio del Piccolo Moncenisio“, e il rifugio “Bivacco Stellina” di Novalesa) e alcune piste da scii per principianti ed esperti molto praticate (ed affollate sia da italiani che da francesi, specie durante i weekend).

A questo proposito, il comprensorio sciistico più importante e’ senza dubbio quello della Val Cenis, composto da più di 125 km di piste per tutti i livelli di difficoltà, così come numerosi fuori pista (da percorrere solo se esperti o accompagnati da guide alpine/istruttori di sci).

Ma non è tutto

Spostandovi in auto, in pochi minuti raggiungerete alcuni tipici villaggi e piccoli comuni di montagna, dove le costruzioni in legno, la pace e la serenità sono di casa. Tra questi, i più frequentati sono: Bonneval-Sur-Arc e Lanslevillard in territorio francese, e i comuni italiani di Bardonecchia e Susa.

I prodotti e i piatti tipici

Senza dilungarci oltre, eccovi alcuni prodotti che saranno un “must” del vostro viaggio sul Moncenisio:

il miele di tutti i tipi: a partire dalle tipologie più classiche come quello di acacia o il miele di castagno dal gusto più intenso, fino ai più particolari e delicati, dalle note floreali date dai fiori delle Alpi;

la polenta: accompagnata da carni selvatiche, da sughi e in modo particolare dai formaggi locali che conferiscono un carattere più deciso al piatto, e’ la pietanza d’eccellenza dei ristoranti d’altura

i formaggi, soprattutto il “Blu del Moncenisio

la bagna cauda: tipica salsa calda (così come suggerisce il nome se tradotto dal dialetto piemontese). Si ottiene con soli tre ingredienti: aglio, acciughe e olio d’oliva. E’ ottima per le cene invernali e per intingerci all’interno le verdure di stagione, sia cotte che crude.

Nei villaggi citati poco sopra, inoltre, troverete sfiziosi negozietti e boutique in ogni dove. Qui potrete assaggiare i prodotti tipici, i salumi, i formaggi ed altri prodotti caseari realizzati artigianalmente come un tempo.

I commercianti locali sapranno consigliarvi sugli abbinamenti culinari da non perdere. Un consiglio: non potete farvi scappare il burro d’alpeggio, sempre fresco e gustosissimo con qualsiasi salume o confettura.

In conclusione…

Non posso non concludere condividendo con voi la certezza che rimarrete piacevolmente sorpresi dalla calda accoglienza delle famiglie, dei proprietari delle fattorie e delle botteghe, così come dai caldi saluti dei commercianti ai banchetti nei mercati locali, in un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato. Tutto ciò rendera’ senz’altro la vostra permanenza il piu’ serena possibile.

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Chiara Fogliati

Piemontese, nata ad Acqui Terme (provincia di Alessandria) nel 1997 e laureata alla triennale della Facoltà di Lingue e Culture Moderne dell'Università degli Studi di Genova, (dove ha studiato inglese, francese e spagnolo applicate alle letterature, alla linguistica, alla filologia e al turismo), e' sempre stata appassionata di viaggi, musica, moda e soprattutto di turismo, che ha studiato a partire dal primo anno delle superiori in cui si è diplomata come perito tecnico turistico. Questo diploma le ha permesso poi di continuare gli studi, iniziando anche a lavorare a stretto contatto con il pubblico come guida turistica nella sua città natale. La sua passione e' aumentata quando ha iniziato a scrivere i primi articoli di viaggio, collaborando con la rivista "Agenda Viaggi" a partire dal periodo della quarantena legata al Coronavirus