Sabato 10 ottobre sono stati inaugurati gli ultimi due murales del quartiere Ortica, realizzati dagli Orticanoodles per Or.Me - Ortica Memoria: il muro del rap “Dialoghi” e “Una poesia incisa nel marmo: la Madonnina”.

Milano Milano, tra la ringhiera e il sogno americano

Scritto da Camilla Castellani on . Postato in Appuntamenti, Cultura

Sabato 10 ottobre sono stati inaugurati gli ultimi due murales del quartiere Ortica, realizzati dagli Orticanoodles per Or.Me – Ortica Memoria: il muro del rap “Dialoghi” e “Una poesia incisa nel marmo: la Madonnina”.

Milano, Italia.
Si cambia sempre, anche se non sembra. Alle volte servono degli stravolgimenti, altre dei “semplici” incastri, altre ancora basta trovare un nuovo e (magari) congeniale punto di vista per guardare il mondo. L’Ortica è un po’ tutto questo. 

Per chi non lo conoscesse l’Ortica è un quartiere della Zona 3 di Milano. E per chi come me è abituato a pendolare tra stazione e stazione può indicativamente prendere come punto di riferimento Lambrate. Tuttavia, sebbene non ci siano poi tutti questi chilometri a dividere i due quartieri, sembrano appartenere più che a mondi direi ad epoche diverse. 

L’Ortica è un divertente mix di periferia e Medioevo, polo industriale otto e novecentesco e provincia campestre: un “piccolo mondo antico” che si difende e sposa benissimo con il nuovo e metropolitano tessuto urbano milanese. Punto di contatto tra tradizione e contemporaneità è l’arte, più precisamente Arte Urbana

Quartiere particolarmente attivo – sfido a trovarne tanti così sul “pezzo” – Ortica dal 2015 è diventato qualcosa di più: un museo a cielo aperto grazie al progetto Or.Me – Ortica Memoria, nato per costruire e valorizzare un itinerario culturale identitario portando milanesi e turisti fuori dal centro a conoscere un’altra parte di Milano. Or.Me, insieme al collettivo degli Orticanoodles, racconta sui muri degli edifici e delle case dell’Ortica la storia della città meneghina. 

Proprio il 10 ottobre, alla presenza delle autorità civili e religiose cittadine, sono stati presentate due nuove opere: “Dialoghi” e “Una poesia incisa nel marmo: la Madonnina”, interventi che uniscono parte nord e sul del quartiere che storicamente erano divise dalla ferrovia

Dialoghi”, via Corelli, è un murale che se da un lato rispetta il fil rouge della “milanesità”, dall’altro è un’opera di rottura. Gli Orticanoodles raccontano ancora una volta la musica popolare: protagonisti dell’intervento non sono più però i volti dei cantautori storici milanesi (via San Faustino) ma dei rapper e trapper che hanno scritto la scena Hip Hop nazionale (anche). Sono Rkomi, Marracash, Sfera Ebbasta, Ghali, Club Dogo (Jake La Furia, Guè Pequeno, Don Joe), Articolo 31 (J-Ax e Dj Jad) ed Emis Killa. Il muro, insieme a tutto il progetto Or.Me, è stato tra i vincitori del bando Segnali d’Italia Chiama Milano, campagna ideata e promossa da IGPDecaux, patrocinata dal Comune di Milano, in collaborazione con Corriere della SeraEdisonViacomCBS Italia con MTV Fondazione Italiana Accenture che sostiene le migliori iniziative di rigenerazione urbana, innovazione sociale e street art

Una poesia incisa nel marmo: la Madonnina” è parte del ciclo del “Duomo dell’Ortica”: gli Orticanoodles portano in via Pitteri simboli e icone della città di Milano: le navate del Duomo, concluse a luglio, la Madonnina e le guglie. Offrono così agli abitanti e ai turisti un percorso all’interno della Cattedrale, ma a cielo aperto. L’obiettivo del collettivo è quello di stabilire un contatto con gli spazi che ospitano queste opere maestose, non oltraggiarli: per questo la palette colori rispetta quella ricavata dagli edifici dell’edilizia civile. Il progetto, sostenuto da Martino Midali che all’Ortica ha la sua “base operativa”, si focalizza pienamente sulla volontà di trasformare un quartiere di periferia in un autentico borgo a vocazione sia artistica che turistica. 

Camilla Castellani

Camilla Castellani

Arte, fotografia e musica i suoi giù grandi interessi. Appassionata di cultura urbana. Le entusiasma viaggiare e lo farebbe, se avesse soldi. Le piace scrivere di tutto, tranne la sua bio.