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Matisse porta la luce del Mediterraneo a Mestre

Nel terzo anno di mostre dedicate alle avanguardie artistiche dal Centro Culturale Candiani è il turno di Henri Matisse: il capostipite dei Fauves è protagonista di una mostra ricca di suggestioni e colori potenti, che invita il visitatore a lasciarsi trascinare dalla forza espressiva che egli riusciva a incanalare nelle sue tele.

Mestre (VE), Italia.

Ancora una volta settembre porta con sé una grande mostra d’arte contemporanea a Mestre. Dopo Kandinsky e Chagall, il viaggio alla scoperta delle avanguardie del Novecento si concentra su Henri Matisse (1869-1954). La costante ricerca espressiva del maestro francese è evidente nel percorso espositivo curato da Elisabetta Barisoni: la luce del Mediterraneo è il filo conduttore, come si evince già dal titolo, ma non mancano gli inviti a espandere l’attenzione a tutta la ricchissima produzione di Matisse. La luce ha il merito di far emergere nelle sue opere i colori forti, intensi, quasi violenti, che gli valsero la paternità del Fauvismo. I colori sono innaturali, slegati dalla realtà di ciò che rappresentano, e sono trattenuti solo da una spessa linea di contorno che stacca le figure dallo sfondo, incurante della bidimensionalità che questo provoca.

Sopra, Henri Matisse, Odalisca gialla, 1937.
Foto grande in alto, Henri Matisse, Composizione con frutta e modella, 1947, e Il vaso opalino, 1947

Il nome di Matisse è inestricabilmente legato al Fauvismo, movimento tanto breve quanto incisivo nella storia dell’arte: fauves (“belve”) era il termine dispregiativo con cui furono etichettati quegli artisti che usavano i colori puri, accostati per contrasto, come veicolo espressivo. Ciò che essi rappresentavano andava oltre la realtà e la naturalezza: la cosa davvero importante per loro era l’immediatezza dell’espressione e dell’emozione, la forza del colore e della forma. Il significato dell’opera, tanto caro alla tradizione accademica, veniva superato in favore dell’intensità espressiva e dell’autonomia del quadro.

La mostra

Le oltre 50 opere in mostra permettono di ammirare il lavoro di diversi artisti contemporanei che, come Matisse, cercavano di catturare il colore e la luce e di trasmettere con essi la profondità delle emozioni. Ancora una volta la mostra di Mestre è l’occasione per valorizzare il patrimonio dei Musei Civici veneziani, in particolare della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro: da qui infatti arrivano diverse opere, compresi disegni e litografie di Matisse stesso, che vengono messi in dialogo con quadri provenienti da importanti musei internazionali, come il Philadelphia Museum of Art, il Centre Pompidou di Parigi, il Musée des Beaux-Arts di Bordeaux e il Museo del Novecento di Milano.

Henri Matisse, Ragazza con cappello di paglia di Firenze, 1923

La mostra è articolata in sette sezioni, ognuna delle quali illustra come la luce avesse un’importanza primaria nel lavoro di Matisse. La modernità viene dal mare, La Luce del Mediterraneo, L’età dell’oro, Il Mediterraneo occupano le prime sale e permettono di comprendere il fascino che il mare e la luminosità straordinaria del sud della Francia esercitavano su questi artisti. Superate queste sezioni emergono riflessioni nuove, che si concentrano sugli ornamenti e le decorazioni, sulle linee moresche ispirate dai soggiorni in nord Africa e le languide odalische della sezione Arabesco, cui segue Lusso con il “disegno del piacere” di cui scrive il filosofo Jean-Luc Nancy.

Infine, la mostra si chiude con un necessario focus sull’ultima rivoluzione creativa di Matisse: dalla costante ricerca sul colore e sulla forma egli passa alla produzione di papiers découpés, fogli di carta ritagliati e incollati, nei quali saprà sintetizzare al massimo la sua espressività. Non a caso l’opera scelta per rappresentare l’intera mostra è Icaro, un découpage del 1947. Attraverso questo percorso espositivo il visitatore può apprezzare appieno il lascito di Matisse all’arte contemporanea: la dignità del disegno, della stilizzazione della figura, dell’ornamento.

Centro Candiani

INFO

MATISSE e la luce del Mediterraneo

A cura di Elisabetta Barisoni

Centro Culturale Candiani – 2° piano

Piazzale Luigi Candiani 7, Venezia

28 settembre 2024 – 04 marzo 2025

Da martedì a domenica 10:00 – 19:00

Ingresso libero previa registrazione online

Ulteriori informazioni: www.muvemestre.visitmuve.it

Photo Marta Covre. Courtesy of MUVE Mestre

Marta Covre

Marta Covre

Trevigiana doc dal 1990, laureata in turismo, ora lavora a Venezia. Affascinata dalle lingue e culture del mondo, si cimenta da autodidatta negli idiomi che la attraggono – gaelico di Scozia in testa – mentre raccoglie il coraggio per affrontare il sanscrito. Da sempre appassionata di Storia, all’università ha iniziato ad approfondire la Grande Guerra partecipando a un progetto di ricerca, per poi entrare nel mondo del lavoro facendo diverse esperienze in ambito culturale. Sognatrice accanita, lettrice onnivora, ascoltatrice compulsiva di musica, è alla perenne ricerca di stimoli, nonché del suo personale Santo Graal. La sua giornata ideale comprende la ricerca di informazioni sulla prossima meta, la costruzione di itinerari, lo studio, magari pratico, della cucina locale, e infine il sogno a occhi aperti del momento di partire.

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