
Kandinsky e le Avanguardie conquistano Mestre

Da venerdì 30 settembre è possibile ammirare in una sola mostra gran parte delle avanguardie che hanno plasmato l’arte contemporanea nel Novecento. Il Centro Candiani di Mestre (Venezia) offre una spettacolare panoramica che copre oltre mezzo secolo di pittura e scultura, promuovendo al contempo la conoscenza del ricchissimo patrimonio dei musei veneziani, che non si fermano alla gloria della Repubblica. Il tutto gratis.

Mestre, Venezia, Italia.
Venezia non è solo lo spettacolare centro storico che tutto il mondo ci invidia, ma anche terraferma, in cui strade, piazze e canali si chiamano come nel resto d’Italia. E proprio sulla terraferma mestrina è allestita la mostra Kandinsky e le avanguardie. Punto, linea e superficie. Le sale espositive al secondo piano del Centro Culturale Candiani ospitano 43 opere d’arte di pittura, disegno e scultura che spaziano tra le avanguardie del Novecento. Motivo di orgoglio per la Fondazione Musei Civici di Venezia è aver realizzato questa ricca mostra attingendo solo al proprio patrimonio, senza prestiti esterni. La maggior parte delle opere proviene da Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale di Arte Modera; per alcune è una rara occasione di uscire dai depositi ed essere mostrata al pubblico.
Nomi del calibro di Paul Klee, presente con sette opere, Franz Marc, Jean Arp, vincitore del premio come miglior sculture alla Biennale di Venezia 1954, Joan Miró, gli italiani Enrico Prampolini ed Emilio Vedova, ma soprattutto lui, Wassily Kandinsky con le sue nove opere, accompagnano il visitatore alla scoperta di oltre mezzo secolo di arte contemporanea. Uomini lontani nel tempo e nello spazio, ma accomunati dalla lucida ricerca di un’espressione artistica che garantisse la piena libertà di esprimersi. Nel pieno del Secolo Breve la risposta non poteva che essere l’Astrattismo. Da Der Blaue Reiter al Bauhaus, dal Surrealismo all’Espressionismo astratto e fino all’Astrattismo radicale degli anni ’70, questa mostra è una panoramica completa sulle avanguardie europee.
“L’arte supera i limiti in cui la sua epoca vorrebbe costringerla e annuncia il contenuto del futuro”. Questa citazione dal libro Punto, linea, superficie scritto da Kandinsky nel 1926, oltre a dare il sottotitolo alla mostra, inquadra chiaramente il senso delle avanguardie, che sono “avanti” rispetto a ciò che le circonda nel presente, ma non sono che il preambolo di ciò che attende ancora solo di essere espresso.
La mostra
L’esposizione accoglie il visitatore con una prima parte dedicata alla nascita dell’astrazione: Klee, Marc, Kandinsky sono i protagonisti in queste prime sale. Il pittore russo è riconosciuto come il padre dell’Astrattismo: a lui si deve quella rivoluzione che ha sciolto l’arte dai riferimenti visuali del mondo per lasciare gli artisti liberi di spaziare con linee, forme e colori. Sulla scia di questa apertura, le avanguardie astratte si incontrano con le sperimentazioni del Surrealismo, che ha tra i maggiori interpreti Miró, ma anche Antoni Tàpies, Luigi Veronesi, lo scultore Jean Arp e il futurista Enrico Prampolini.
La terza parte della mostra porta il visitatore al secondo Dopoguerra, quando l’Informale e l’Espressionismo astratto portano gli artisti a intendere l’arte come un processo esistenziale e non solo creativo, che non necessita di mediazioni e codificazioni. Santomaso, Emilio Vedova, Mario Deluigi e Tancredi sono alcuni degli esponenti italiani che a partire dagli anni ’40 conquistano la scena artistica, insieme a Karel Appel, Mark Tobey e Ben Nicholson. L’esposizione si chiude con uno sguardo all’ennesima evoluzione: un Astrattismo radicale, quasi ascetico, che sconfina nel Minimalismo con Richard Nonas e Julia Mangold.
Photo Marta Covre

Info
Kandinsky e le avanguardie. Punto, linea e superficie
A cura di Elisabetta Barisoni
Centro Culturale Candiani – 2° piano
Piazzale Luigi Candiani 7, Venezia
30 settembre 2022 – 21 febbraio 2023
Da martedì a domenica 10:00 – 18:00
Ingresso libero