“Nozze di sangue”, in scena fino al primo giugno sul palcoscenico del Teatro Strehler di Milano, una straordinaria Lina Sastri che interpreta il dramma di Federico García Lorca, il grande poeta, drammaturgo e regista teatrale spagnolo
Milano, Italia.
“Nozze di Sangue” è un dramma vibrante in cui amore, tradimento e vendetta si trasformano in un bagno di sangue, arricchito da musica, canti e balli. Tratto da un fatto di cronaca e rivisitato da uno dei più famosi poeti del Novecento, Federico García Lorca, questo spettacolo offre una potente riflessione sui temi dell’amore e della vendetta.
Regia e Interpreti
Adattamento e Regia: Lluís Pasqual
Lluís Pasqual porta in scena il dramma scritto dall’autore andaluso nel 1933, offrendo una lettura personale dell’opera, dove prosa, danza e canto si fondono in un’unica, avvincente narrazione.
Protagonista: Lina Sastri
Lina Sastri, attrice e cantante di straordinaria bravura, si sdoppia interpretando i due ruoli femminili principali: la madre e la sposa. Queste sono le uniche sopravvissute alla tragedia, destinate a convivere con il dolore causato dal “cainismo spagnolo” (fratello contro fratello, divisi fino alla morte). Lo sdoppiamento della donna è rappresentato in maniera superba da Lina Sastri, che lo realizza con un naturale sciogliere o raccogliere i capelli mentre si muove sul palco cantando e ballando.
Cast:
- Roberta Amato
- Giovanni Arezzo
- Ludovico Caldarera
- Alessandra Costanzo
- Elvio La Pira
- Gaia Lo Vecchio
- Giacinto Palmarini
- Floriana Patti
- Alessandro Pizzuto
- Sonny Rizzo
- Riccardo Rubì (chitarra)
- Carmine Nobile (chitarra)
- Gabriele Gagliarini (percussioni)
Scenografia e Costumi
Scene: Marta Crisolini Malatesta
Un ampio portone chiuso, sormontato da un rosone in ferro e inserito in un muro di mattoni sgretolato, fa da sfondo alla scena. La superficie su cui si muovono gli attori è rialzata rispetto al palco, con un dislivello sul proscenio riempito di sabbia. L’unico elemento scenografico è costituito da sedie impagliate che vengono spostate dagli interpreti.
Costumi: Franca Squarciapino
Coreografia e Musica
Coreografia: Nuria Castejon
La coreografia e i movimenti di flamenco sono curati da Nuria Castejon, contribuendo a creare un’atmosfera intensa e coinvolgente.
Musica: Grande spazio ha anche la musica, il cosiddetto “cante jondo”, una variante del flamenco che significa “canto profondo”. Non c’è definizione che possa descrivere meglio questo canto, che sembra sgorgare direttamente dall’anima degli esecutori:
- Riccardo Garcia Rubì (chitarra)
- Carmine Nobile (chitarra)
- Gabriele Gagliarini (percussioni)
Lo straziante stile musicale riesce a rappresentare molto bene il profondo dolore che provano le due protagoniste femminili.
Elementi Simbolici
- Cavallo: Portatore della “passione primitiva”
- Fiori: Simboli di vita e fertilità, che in “Nozze di Sangue” contengono già una traccia di morte, con una marcata opposizione tra fiore artificiale e fiore naturale
Coltello e Croce: Elementi che preparano alla tragedia, con il metallo che assume connotazioni simboliche di morte nell’opera di Lorca
Produzione
La produzione dello spettacolo è del Teatro Stabile di Catania, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Palermo.
Trama
La Madre, una possidente a cui sono stati uccisi il marito e un figlio in una faida, discute con il figlio superstite del prossimo matrimonio di quest’ultimo con una giovane contadina che frequenta da tre anni. La Madre è perplessa perché ha sentito che la ragazza ha avuto un corteggiatore, ma ammette che ha una buona reputazione. Poco dopo, la Vicina conferma questa informazione e rivela che il vecchio pretendente, sposato da due anni con una cugina della giovane, è Leonardo dei Felix, un membro della famiglia rivale, sebbene fosse ancora bambino all’epoca della faida. Nonostante ciò, Madre e figlio, futuro Sposo, si presentano dal Padre della futura Sposa portando ricchi doni per accordarsi sulle nozze imminenti. La giovane accetta di buon grado il matrimonio, ma Leonardo, nonostante abbia moglie e un figlio, le gira ancora intorno e questo la turba.
Il giorno delle nozze, alla festa sono presenti i parenti dello Sposo e quelli della Sposa, compresa la cugina con Leonardo. La Sposa, manifestando stanchezza, si apparta dicendo allo Sposo di aver bisogno di un breve riposo. Ben presto, però, si accorge che la Sposa è scomparsa. La Moglie di Leonardo, già insospettita e gelosa, dice di averla vista fuggire sul cavallo abbracciata con lui. Lo Sposo, montato su un cavallo, va a inseguirli e dietro di lui anche i suoi parenti. In un bosco, attraversato da alcuni Boscaioli, dalla Luna e poi da una Mendicante che a un certo punto conduce lo Sposo verso il suo destino, Leonardo e la Sposa rivelano il loro reciproco impossibile amore e si rassegnano alla morte. Ma la Sposa tornerà, illibata, a confrontarsi con la Madre e a piangere i due uomini che, accoltellatisi a vicenda, sono morti per lei.
Informazioni
Piccolo Teatro Strehler (Largo Greppi – M2 Lanza)
Date: Dal 28 maggio al 1 Giugno
Nozze di Sangue
di Federico García Lorca
Adattamento e Regia: Lluís Pasqual
Con:
- Lina Sastri
- (In ordine alfabetico) Roberta Amato, Giovanni Arezzo, Ludovico Caldarera, Alessandra Costanzo, Elvio La Pira, Gaia Lo Vecchio, Giacinto Palmarini, Floriana Patti, Alessandro Pizzuto, Sonny Rizzo
- Riccardo Rubì (chitarra), Carmine Nobile (chitarra), Gabriele Gagliarini (percussioni)
Coreografia: Nuria Castejon
Scene: Marta Crisolini Malatesta
Costumi: Franca Squarciapino
Light Designer: Pascal Merat
Maestro di Canto: Salvo Disca
Aiuto Regia: Lucia Rocco
Assistente alle Scene: Francesca Tunno
Assistente ai Costumi: Anna Verde
Ringraziamenti: Giovanni Soresi e Gianni Garrera
Produzione: Teatro Stabile di Catania, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Palermo
Orari:
- Martedì, giovedì e sabato, ore 19:30
- Mercoledì e venerdì, ore 20:30
Durata: 70 minuti senza intervallo
Prezzi: Platea 33 euro, balconata 26 euro
Informazioni e prenotazioni: 02.21126116
sito web: piccoloteatro.org
Recensione scritta da Lucia Ferrigno
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Photo Antonio Parrinello