Roma, Italia.
«Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male», questo diceva il grande Eduardo De Filippo, e questo, sulle orme del maestro, ci siamo detti in redazione quando abbiamo pensato di scrivere un articolo su una delle location più belle de La grande bellezza, il film di Paolo Sorrentino, freschissimo vincitore dell’Oscar come miglior film straniero. Eh sì! Potevamo scriverlo diverse settimane fa ma abbiamo preferito dar retta alla nostra italica scaramanzia e oggi ci piace pensare che anche questo piccolo gesto abbia portato fortuna al film.
Ed eccoci quindi a raccontarvi di Roma, vista, in questo caso dagli occhi di Jep Gambardella, protagonista del film, scrittore viveur sessantacinquenne interpretato magistralmente da Toni Servillo. Lui, Jep, al quartiere Celio ha una splendida casa con terrazza che si affaccia sul Colosseo e ci fa vivere come reali le suggestioni di una bellezza magica, quelle suggestioni che solo Roma ti può dare. Qui lui si gode Roma in ogni momento, dall’alba al tramonto. Lo vediamo, in una scena, dondolarsi mollemente adagiato sulla sua amaca sistemata sulla grande terrazza del suo appartamento, quella che dà sul Colosseo. Sappiamo cosa state pensando: che sarebbe bello essere al suo posto, magari con un aperitivo, comodamente seduti una sera d’estate, all’imbrunire, rinfrescati da un ponentino amichevole. Ma non è un desiderio irrealizzabile. Tutt’altro! Basta che voi andiate all’Hotel Capo d’Africa dalla cui splendida terrazza avrete la stessa vista di Jep e le stesse, identiche suggestioni. L’Hotel è infatti nel quartiere Celio (lo stesso di Jep) tra il Foro Romano e la Domus Aurea, una location unica al mondo. Pensate che in epoca imperiale era una delle zone residenziali più ambite dalle famiglie nobili e le grandiose rovine delle Terme di Caracalla sono lì ancora oggi a testimoniarne l’antico splendore.
Oltre a rivivere le sensazioni di Jep potrete approfittare del Bistrot L’Attico, che vi consentirà di gustare piatti classici della Roma antica rivisti in chiave moderna dallo chef Davide Lombardi. Il tutto rigorosamente fatto in modo artigianale con prodotti di alta qualità.
Alessandra Laterza, direttore dell’Hotel è orgogliosa del Bistrot “L’Attico”, una novità introdotta di recente e che già sta conquistando consensi tra il pubblico. «Il nostro obbiettivo è quello di fornire un’ospitalità su misura, anticipando i desideri della clientela» dice Alessandra «In quest’ottica abbiamo deciso di creare questo Bistrot per offrire ai nostri ospiti e ai clienti esterni un servizio di ristorazione tutto l’anno.»
Il Bistrot ha aperto i battenti a gennaio ed è aperto dalle 19 alle 23 dal martedì alla domenica. Oltre al menu classico stagionale c’è anche un menu degustazione e proposte fuori menu. Il servizio è nella sala con doppio affaccio sulle due terrazze panoramiche del roof dell’albergo ma appena arriverà l’estate sarà trasferito in terrazza e allora potrete deliziarvi con manicaretti unici in uno scenario di “Grande Bellezza” e magari sentirvi anche voi un po’ come Jep Gambardella…
L’Hotel Capo d’Africa ha 65 camere disposte su tre piani con colori differenti dalla calde tonalità dell’ocra per passare alla sabbia e allo zafferano, dispone anche di tre sale conferenze con attrezzatura multimediale capace di accogliere 60 persone. Infine, se siete di quelli che vogliono essere sempre in forma, c’è anche una palestra con moderni macchinari a disposizione.
Alfredo Verdicchio