CERESOLE REALE, TRA LE SCINTILLANTI VETTE PIEMONTESI CANTATE DAL CARDUCCI E LA NATURA INCANTATA DEL PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO. UN PARCO TUTTO DA SCOPRIRE, ANCHE A EXPO L’ULTIMA SETTIMANA DI LUGLIO.
Ceresole Reale, Italia
Resta famoso il suo “Salve Piemonte!“. Era il 27 luglio 1890. Era il suo cinquantacinquesimo compleanno. A Ceresole Reale, Giosuè Carducci, il primo italiano a vincere il nobel per la letteratura, componeva “Piemonte” e descriveva così quel luogo incantato, incastonato tra il Gran Paradiso e le Levanne: Su le dentate scintillanti vette salta il camoscio, tuona la valanga da’ ghiacci immani rotolando per le selve croscianti: ma da i silenzi de l’effuso azzurro esce nel sole l’aquila, e distende in tarde ruote digradanti il nero volo solenne. Salve, Piemonte!
Siamo in alta Valle Orco, sul versante piemontese del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Siamo a Ceresole Reale, provincia di Torino e una delle 27 Perle Alpine, sinonimo di vacanza ecologica senza stress e in mobilità dolce in una delle destinazioni più belle delle Alpi. Siamo nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. L’area protetta più antica d’Italia. Fu costituita, infatti, nel 1856 come riserva reale di caccia di Vittorio Emanuele II. Sulle Alpi Graie, parte in Piemonte e parte in Valle d’Aosta, venne istituita come Parco Nazionale nel 1922 con lo scopo di conservarne la fauna e la flora. E ancora oggi l’obiettivo principe del Parco è la tutela delle biodiversità. 72.000 ettari che hanno il loro cuore nella cima del Gran Paradiso, 4.061 metri tutti italiani. Il simbolo di queste montagne e del Parco è lo stambecco, che la riserva reale prima e il Parco poi hanno avuto l’obiettivo di preservare dall’estinzione.
Da Ceresole Reale si può salire fino ai 2.600 metri del Colle del Nivolet, spartiacque tra la Valle Orco e la Valsavareche (Valle d’Aosta), costeggiando i due laghi artificiali Serrù e Agnel. La vista diventa incredibile, panorami che tolgono il fiato, vette innevate, la natura con i suoi cespugli di more, lamponi e fragole selvatiche, marmotte, impronte di stambecchi e camosci. La sensazione della conquista, quando affaticati per la salita, finalmente ci si riposa in vetta e si è ripagati dal cielo che si tocca con un dito e dall’aria tersa e pulita che si respira a pieni polmoni. Pascoli, laghi e ghiacciai che riempiono gli occhi. Il volo silenzioso di un gipeto in alto nel cielo.
E poi la Val Soana, che riporta indietro nel tempo con i suoi scorci. Passeggiate tra i boschi attraversando borgate semi abbandonate e poi, più in su, praterie e rocce a perdita d’occhio. Oppure dirigersi verso le tre valli valdostane: Valle di Cogne, Valsavarenche, Val di Rhêmes.
A Ceresole Reale si può passeggiare lungo il lago, o affittare una bicicletta al Camping Villa e pedalare per tutto l’anello ammirando il panorama. Scoprire le acque ferruginose nel punto di sorgiva delle fonti minerali. Visitare il museo Homo et Hibex, dedicato al rapporto tra uomo e stambecco dalla preistoria a oggi, nei locali del Grand Hotel.
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Tante le attività in tutte le stagioni: sci, sci di fondo, sci alpino, pattinaggio, ciclismo, arrampicata, escursioni, trekking a cavallo, racchette da neve, nordic walking. Ma anche sport acquatici come rafting, canoa, kayak e windsurf.
Per rendere l’esperienza della scoperta del Parco un’avventura indimenticabile, ci si può anche affidare alle guide ufficiali del Parco. Competenti e specializzate, potranno programmare le attività sulla base degli interessi e delle esigenze di ciascuno. Un modo tranquillo, sicuro e interessante per avventurarsi nella natura, per capire cos’è, come funziona e cosa significa un Parco.
Tante le iniziative del Parco Nazionale del Gran Paradiso per l’estate 2015. Gli appuntamenti con la storia, le escursioni notturne, la scoperta del vallone di Piantonetto, le rassegne musicali e corali. E poi laboratori, gare, aperitivi e sagre. Tutto all’insegna del progetto “A piedi tra le nuvole“: traffico regolamentato e mezzi alternativi per spostarsi e salvaguardare l’ambiente.
Tante le specialità del territorio, tutte da gustare: il salame di patate, insaccato di carne e patate, la mocetta, carne conservata tipica della Valle d’Aosta e del Canavese, il pane alle noci della Val Soana, la torta e i dolcetti del Nivolet. Il miele, il vino e il genepì. E la zuppa del Parco. Prodotti e piatti tipici della tradizione alpina, all’insegna del gusto e dell’autenticità dei sapori, contrassegnati dal marchio di qualità del Gran Paradiso. Il marchio con cui il Parco certifica i produttori che hanno voluto impegnarsi in una scelta di miglioramento della qualità per le materie prime, per le lavorazioni utilizzate e per la sostenibilità ambientale delle proprie attività, in linea con i principi e i valori dell’area protetta.
Il Parco Nazionale del Gran Paradiso sarà a Expo 2015, dal 24 al 30 luglio, all’interno del Biodiversity Park, proprio nell’anno che vede anche Torino capitale europea dello sport.
IL TACCUINO DI AGENDA VIAGGI
COME ARRIVARE A CERESOLE REALE
Da Milano, in macchina: autostrada A4 per Torino, uscita Chivasso, e poi SP 53. Si può anche optare per una sosta nel Canavese. Passando dalla A4 alla A5, sempre direzione Torino, e uscendo a S. Giorgio. Consigliata una visita al Castello di Agliè.
DOVE DORMIRE
Hotel Blanchetti: la stessa famiglia lo gestisce da cinque generazioni, dal 1832. Atmosfera rilassante e molta cortesia. Ottime le torte fatte in casa, che sono perfette per una ricca colazione prima delle escursioni.€€
Hotel Gli Scoiattoli: conduzione familiare, in un ambiente che coniuga tradizione e modernità. Per gli ospiti, servizio ristorante con una cucina genuina e curata che segue i sapori del territorio. Anche menu per vegetariani. €€
DOVE MANGIARE
Chalet del lago: una residenza d’altri tempi, in pietra e legno, proprio di fronte al lago di Ceresole. La cucina segue la tradizione canavesana con piatti tipici e ingredienti locali, con marchio di qualità del Parco. È anche un piccolo albergo con otto camere.€€
Per info: Ceresole Reale – Parco Nazionale del Gran Paradiso – NaturAlp
Francesca M. Ferrari
francesca@agendaviaggi.com
Foto di Francesca Vespignani e ©PNGP