Siamo a Castel Steinbock di Villandro, a 880 metri di quota, pochi minuti da Chiusa e a circa mezz’ora da Bolzano. Una dimora che risale al XV secolo, ricca di storia tutta da scoprire. All’ingresso vi attende la proprietaria, Elisabeth Rabensteiner, perfetta padrona di casa, approccio friendly e grande sorriso comunicativo, vi accompagnerà personalmente nella storica residenza di famiglia, divenuta hotel di charme, espressione tra confort e ricerca di sapori.

Villandro (BZ), Italia.
Giunti in cima, attraverso ondeggianti curve, tra una natura esuberante a tratti accompagnata da un cielo immacolato di blu, giungerete nel borgo di Villandro, appena dopo l’ultima curva ecco maestoso il feudo di Elisabeth, Castel Steinbock. L’affascinante Hotel-Castello con 12 suite, alcune recuperate da un fienile, si erge sul paesaggio. Da torre di avvistamento a tutela di conquistadores, oggi richiama intenditori della quiete lussuosa ed esigenti della ricercata arte del gourmet da tutto il mondo.
Elisabeth Rabensteiner, a differenza delle numerose proposte degli alberghi stellati, si ispira al concetto di essenzialità del lusso e della bellezza nella sua totale semplicità, mettendo a fuoco i punti chiave per un soggiorno allo Steinbock in pochi elementi, studiati alla perfezione insieme a un buon team di architetti. Il tutto è un perfetto connubio tra storia e stile contemporaneo. In primis non aver snaturato l’anima secolare di questa antica dimora, anzi, un inedito comfort senza scalfirne l’originalità.

Stile e relax alla corte di Elisabeth
La parte esterna di Castel Steinbock resta invariata dalle sue origini, rispettando i canoni di un design pulito e lineare, dove fa bella mostra lo stemma originale del casato. L’interno invece mostra pareti ricche di storia, che custodiscono lo stile di un glorioso passato, in simbiosi con un impeccabile design moderno. Risultato, 12 suite esclusive, che prendono il nome di artisti e viaggiatori del passato.
Nella suite vi colpiranno appena entrerete le grosse maniglie originali alle porte, così i parquet in abete rosso e le imponenti travi a vista rimaste intatte da un antico passato. E poi le mura intonacate in argilla, che danno risalto agli ambienti ed i mobili in rovere fumè, progettati ad hoc.
Mentre tendaggi e tappeti sono stati commissionati ad artigiani locali, per celebrare come sottolinea Elisabeth, il bello e i decori d’epoca. Così pure le impeccabili finiture della Stube del Tribunale, dove in un lontano passato venivano giudicati cittadini da giudici senza scrupoli, oggi, ogni mattina avviene invece il rito di una deliziosa colazione.
Ampi spazi dedicati al benessere prendono forma in alcune camere con una spa privata, dove fa bella mostra l’originale cembro locale. Il tutto vi accompagna a vivere momenti fatti di privacy e relax. Un’idea dello star bene che Elisabeth mostra nei fatti, unendo bellezza e semplicità, suggerendo momenti di vita unici, da vivere e condividere tra le mura della sua iconica struttura.

Tomek Kinder
La cucina di Tomek Kinder tra i piaceri del palato e ricercate evasioni
Per la cucina bisogna fare i conti con Tomek Kinder, lo chef premiato con due toque Gault-Millau, che vi proponeun percorso sensoriale ricco di ogni genere di prelibatezze, ispirato alle osterie, dove i sapori di una volta risentono (piacevolmente) di un deciso tocco contemporaneo.
L’esperienza gourmet che lo chef vi propone, insieme al suo ottimo team, passa dalla Stube del Tribunale, che vi accoglie in un ambiente ricco di atmosfera. Qui troverete la prima colazione tirolese e verso sera raffinate pietanze come un’alpine dinner di cinque portate o l’ottima carne dei bovini di razza Angus cresciuti nei loro allevamenti.
In alternativa potrete accomodarvi sulla terrazza anche qui serviti per pranzo o per una cena informale in nome delle passioni dello chef unita ai prodotti del territorio.
Mentre alla Stube Defregger, aperto solo per cena, otto tavoli e 300 anni di storia celebrano piatti per un raffinato rituale di benessere per il palato, che vi conduce attraverso un coinvolgente viaggio gastronomico, in nome delle creazioni di Tomek Kinder.
Piccole pietanze raffinate, a pranzo e cena alla taverna “Stainbock Wirtstafern”, dai classici canederli, pasta fatta in casa, pesci alpini d’acqua dolce e la razza ovina Villnösser Brillenschaf. Protagonisti i prodotti e specialità regionali con uno sguardo al mediterraneo, per vivere emozioni e sapori.
Tra i segreti delle mura del Castello, vanno segnalate le seducenti volte gotiche della cantina, a salvaguardia di oltre 800 etichette, dall’Alto Adige alla Francia passando per la Franciacorta, la Toscana alla valle Wachau in Austria e non solo. Ai tavoli, invece, Sonja e Bastian, instancabili sommelier vi raccontano e vi coinvolgono tra vini e abbinamenti gourmet in nome del palato e del “buon vivre”.

Curiosità da Villandro
Villandro è collocato sul versante orientale delle Alpi Sarentine, esattamente sotto l’Alpe di Villandro, qui troverete il secondo alpeggio più grande d’Europa che si estende fino a 2.509 m., luoghi di grande fascino, da conoscere attraverso straordinari percorsi, sullo sfondo del quale potrete ammirare le imponenti Dolomiti.
Sempre nel comune di Villandro si trova il centro geografico dell’Alto Adige, dove si incontrano gli scienziati dell’Istituto per il Telerilevamento Applicato dell’Eurac di Bolzano. Qui potrete fare escursioni attraverso gli innumerevoli sentieri con una buona dose d’aria buona d’alta montagna e il suo affascinante scenario naturale.
Ulteriori informazioni: Castel Steinbock
Photo: ©AlexFilz . Ansitz zum Steinbock