“Il Labirinto della Masone” di Franco Maria Ricci – straordinario parco culturale con il più grande labirinto al mondo di bambù – è entrato a far parte ufficialmente dal 1 gennaio 2015 del prestigioso circuito dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza, Guastalla e Pontremoli.”
Parma, Italia.
Spesso, sparsi nel territorio di questo nostro Bel Paese, abbiamo spazi estremamente interessanti di cui abbiamo solo una lontana eco se non addirittura ne ignoriamo l’esistenza. Merita allora l’accedere una luce che ne rilevi la presenza, ne metta in evidenza le qualità. Il labirinto della Masone è uno di questi. Qui trovate cultura, avventura, storia e, cosa non da poco, bellezza.

Collezionare il bello
Partiamo dalla proprietà: Franco Maria Ricci. “Nato in una famiglia aristocratica di origine genovese, dopo la laurea in geologia all’Università degli Studi di Parma, ha lavorato per Gulf Oil in Turchia[1] e nel 1963 ha iniziato la sua attività di editore e artista grafico a Parma. Ha progettato marchi, manifesti, pubblicazioni e si è dedicato allo studio dell’opera e dello stile di Giambattista Bodoni, di cui ha ristampato il Manuale Tipografico. L’inatteso successo che è seguito ai 900 esemplari di quella ristampa lo ha portato a investire ulteriori energie nella creazione di volumi estremamente raffinati.” (Wikipedia).

Collezionista del Bello, sviluppa una personale forma d’estetica dentro la quale ti stupisci, ti commuovi, t’indigni e gioisci…ti perdi tra forme, ricordi, passioni: un forte richiamo al labirinto quale autentica metafora della vita, del se’, de continuo perdersi per ritrovarsi. Il labirinto è una storia nella storia. Richiamo ancestrale, ritorno all’infanzia di quel pizzico di paura ed esaltazione del nascondino. Il labirinto e’allerta dei sensi, fruscii dimenticati, antichi silenzi, sfida del gioco, cimento di nervi e fermezza. Il labirinto è atto di realtà e prova e come tale più che narrato merita la spesa di un po’ del vostro tempo.
Dovrei parlare poi del book shop, del raffinato ristorante, degli aperitivi con presentazione di artisti, pittori, scrittori. Ma sento che il troppo stroppia, e poi nell’era del digitale…

Quindi buona visita, siate curiosi
Nb nell’occasione della mia visita si è svolta la presentazione dell’opera di Luigi Ghirri, il fotografo, a cura di Marco Belpoliti (scrittore, critico letterario, italianista) e Gino Ruozzi (professore di letteratura italiana Università di Bologna). Emerge il mistero in cui giace la pianura, l’immersione nel paesaggio come chiave di lettura dell’attimo, del passato e del presente, dei concetti come emerso, elemento d’apparizione; la nebbia come disvelamento, tra opacità e trasparenza. Ghirri da origine ad una fotografia d’arte concettuale. “Sottrarre la trasparenza per svelare l’attimo, la soglia tra passato e futuro”.
Info: Labirinto del Masone
Photo dall’alto: Credits Mauro Davoli. Courtesy of Franco Maria Ricci editore Ufficio Stampa
Testo Pippo Biassoni