Atene, Grecia.
Antico e moderno viaggiano insieme. È ciò che accade prendendo la metro di Atene. Lo scenario che si apre agli occhi del visitatore è sorprendente e decisamente fuori dal comune. Ci si trova, infatti, immersi in copie di antiche sculture del Partenone, di anfore, oggetti d’uso quotidiano e giocattoli dell’antica Grecia. L’esposizione delle antichità ritrovate durante gli scavi realizzati per la costruzione della linea metropolitana, sono fruibili dai visitatori gratuitamente. Per visitare questi tesori del passato, basta fermarsi in alcune fermate della metro. Si può iniziare dalla fermata Syntagma della linea blu, dove il turista troverà una stratigrafia di Atene che copre un periodo che va dal IV secolo a.C. al periodo ottomano. Ci sono reperti che permettono di conoscere, tra le altre cose, il sistema di rifornimento idrico ateniese o monumenti funerari.
Fermandosi invece alla stazione Monastiraki, linea blu, è possibile ammirare un’enorme fotografia con frammenti di vasellame dell’antica Atene ritrovati durante i lunghi lavori di scavo. Proseguendo poi verso la fermata di Elaionas, linea blu, si trovano i resti di un antico ponte dell’Attica, datato probabilmente tra il V e il IV secolo a.C. Fermandosi alla stazione di Aigaleio, linea blu, si possono osservare i resti della Iera Odos, la via Sacra degli ateniesi, dove c’è l’antico camposanto.
Seguendo invece la linea rossa, alla fermata Acropoli, si trovano le copie dei fregi del Partenone creati dal grande scultore Fidia. Il soggetto principale del fregio è la processione panatenaica, la festa principale in onore della dea Atena. Dopo aver percorso le scale mobili, ci si trova di fronte a un’esposizione di oggetti di uso quotidiano, giocattoli, anfore per il trasporto e il deposito dell’olio d’oliva e del vino. Verso l’uscita si possono inoltre ammirare copie del frontone occidentale del Partenone che rappresenta la nascita di Atena e altre divinità come Dioniso e Demetra. Insomma, un percorso insolito: è il passato che ritorna e lo fa in un modo accattivante.
Maria Rosaria Matrone
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