La prima parte di un viaggio in Moravia all’inizio dell’estate: prati di orchidee, castelli seicenteschi, musei a cielo aperto, itinerari eco&green.
Se dite Moravia a un italiano, strizza e gli occhi e dice: “ah, lo scrittore”. Provate invece a raccontare di una regione della Repubblica Ceca (ebbene sì, non esiste solo Praga), ricca di storia e cultura, con paesaggi così diversificati che lo sguardo non fa in tempo ad abituarsi alle colline del sud ricamate di vigneti e frutteti in fiore che subito si riempie della ricchezza dei campi agricoli per poi immergersi nella bellezza antica dei boschi di pianura, ricchi di faggi e puntellati di prati di orchidee (siamo nella zona dei Carpazi Bianchi, catena montuosa al confine della repubblica Ceca e la Slovacchia) allora ecco che il vostro interlocutore si stupirà.
Perché la Moravia sorprende eccome. Anche per i punti in comune (tanti) con l’Italia. A partire dal capoluogo, Brno, che oltre ad essere la città d’origine di un altro grande scrittore Milan Kundera, ospita, poco distante dal centro, la famosa fortezza dello Spilberg. Qui Silvio Pellico è stato detenuto e ha scritto la sua opera principale Le mie prigioni.
Ma il viaggio è appena iniziato…
Bratislava, capitale della Slovacchia
Siamo al confine con l’Austria. Volo diretto della compagnia Ryanair. Atterro alle 8.20 del mattino. L’aeroporto è piccolo ma modernissimo ed efficiente. Decido di non fermarmi qui anche se la città che si distende placida sulla riva orientale del Danubio, sta rapidamente diventando una delle mete più richieste dell’Est. Tra pub, musei e locali design non ha nulla da invidiare all’energia e al modo di altre capitali dell’Est come Budapest e Lubiana.
Castelli e giardini seicenteschi
Percorro in macchina circa 200 km che mi separano dalla prima tappa del mio viaggio: la città di Kroměříž, fra Brno e Olomouc. Impossibile non essere affascinati dal suo Castello seicentesco circondato dal giardino storico Kvetna Zahrada, un piccolo gioiello architettonico in stile rinascimentale inserito dall’Unesco fra i siti Patrimonio dell’Umanità. Sto ripercorrendo i posti dove nel 1848, dopo la rivoluzione di Vienna, ha avuto sede per un anno l´Assemblea dell´Impero Austro-Ungarico. Qui è stato incoronato Francesco Giuseppe I d´Austria (ricordate la celebre scena del film l’Imperatrice Sissi?) e nelle splendide stanze di questo palazzo barocco è stato girato il film Amadeus di Milos Forman.
Storia e tradizioni
Lasciate le atmosfere barocche di Kroměříž, mi dirigo più a nord, a Olomouc. La città, nei lunghi anni dell´Impero Austro-Ungarico godeva di una posizione privilegiata grazie al fatto che si trovava al centro dell´Impero alla stessa distanza da Vienna, Praga e Budapest. Per questo fu il luogo delle grandi manovre militari e di grandi incontri come quello avvenuto nel 1851 tra Francesco Giuseppe I d´Austria e lo zar Nicola I. Olomouc è anche sede del secondo e ultimo Arcivescovado della Repubblica Ceca (oltre quello di Praga), paradossalmente più antico di quello boemo, fondato già nel 9 secolo da S. Metodio che insieme al fratello Cirillo, fu proclamato da Papa Giovanni Paolo II, patrone d’Europa. E a proposito dei due santi, dopo la caduta del Muro di Berlino, il primo viaggio del Papa è stato proprio alla Basilica di Velehrad, luogo simbolo della particolare missione dei SS. Cirillo e Metodio e ora il più importante centro spirituale dell’Est.
Il santuario di Velehrad include anche la bellissima basilica barocca ed alcuni edifici dell’ex monastero dei monaci cistercensi. A breve distanza da Velehrad si trova il Museo archeologico a cielo aperto di Modrá, dove potete conoscere la vita degli abitanti della Grande Moravia. Il Museo si trova nei pressi delle fondamenta di una chiesa della Grande Moravia risalente al IX secolo. Non lontano dalle fondamenta si trova la ricostruzione (replica) dell’edificio originario.
Valacchia, natura e piste ciclabili
Per conoscere invece la parte montuosa della Moravia mi dirigo più a nord, in Valacchia, verso Rožnov pod Radhoštĕm, città famosa per il Museo a cielo aperto, il più grande d’Europa. Qui il tempo sembra essersi fermato al 1925, l’anno della sua fondazione. Vi si trovano oltre 100 edifici storici, per la maggior parte originali. Durante tutto l’anno il luogo fa da sfondo a feste e festival folkloristici. Per gli amanti del ciclismo questa è la meta ideale. Qui c’è la pista ciclabile Bečva, la più avanzate del paese. Il percorso conduce dalle sorgenti Rožnovská e Vsetinská della Valacchia, fino alla confluenza con il fiume Morava dopo un percorso di 160 km.
Domani decido di rilassarmi con una tappa alle terme per poi dirigermi a Zlín.
Informazioni sulla Repubblica Ceca e i suoi itinerari: Czechtourism.com o Vychodni-morava.cz
Per un viaggio con percorsi ad “hoc”: Czechwelcome.com
Anna C. Alemanno
anna@agendaviaggi.com
Leggi la seconda parte del viaggio su: Moravia, una regione che sorprende.