Un itinerario culturale sulle tracce degli Estensi e quello che il Rinascimento ha lasciato sul paesaggio naturale. Scoprirete la Delizia del Verginese, a Portomaggiore (Patrimonio dell’Umanità), una delle poche residenze rimaste sul territorio a testimonianza della grandezza della dinastia estense. E’ costituita da un castelletto circondato dal “brolo”, lo storico orto giardino. Mentre passata alle cronache la figura di Laura Dianti, una donna raffinata e di grande fascino, nonostante le sue umili origini, fu la terza “compagna” del Duca Alfonso I. Ma Ferrara e la sua provincia sono anche un’imperdibile tappa enogastronomia, un’occasione quindi per abbinare alla visita un gustoso viaggio di sapori.
Ferrara, Italia.
Fu nel Rinascimento che il territorio del ferrarese iniziò ad arricchire il suo immenso paesaggio naturale di suggestive ville principesche chiamati poi Delizie, affascinanti castelli di campagna circondati da impeccabili giardini all’italiana. Gli allora Signori di Ferrara vollero con queste costruzioni affermare il proprio dominio e controllo del territorio, ma sopratutto trascorrervi piacevoli momenti di ozio non lontani dalla città.
I Duchi d’Este, verso la metà del ‘500 attribuirono il nome Delizie a queste dimore, un nome che inevitabilmente voleva rappresentare una vita sociale fatta di svago, divertimento e piaceri, ma allo stesso tempo un indispensabile collegamento tra Ferrara, la campagna ed il Delta del Po. Fu grazie a questo collegamento che gli Estensi trasformarono un territorio paludoso ed inospitale in un paesaggio di terre bonificate e coltivabili, oltre che la costruzione di strade e borghi rurali. Un progetto di bonifica all’avanguardia se si pensi che venne ralizzato tra il ‘500 e il ‘600.

Le Delizie Patrimonio dell’Umanità
E fu proprio in questo territorio tra la città e la campagna che durante il Rinascimento vide la creazione da parte di noti artisti dell’epoca di oltre 50 Delizie, immerse in rigogliosi giardini naturali, adibiti a riserva di caccia oltre che che dimora per momenti di piaceri e puro ozio.
Con il passare del tempo sono poche le Delizie rimaste ancora intatte a testimoniare la grandezza e la magnificenza di quell’epoca, ma quel poco è bastato affinchè l’Unesco nel 1999, preso atto del ruolo straordinario svolto dalle Delizie estensi, in quell’area, le abbia inserite nella World Heritage List come Patrimonio dell’Umanità.
Tra le Delizie Estensi faremo visita ad una delle più rappresentative la Delizia del Verginese a Portomaggiore, in origine un casale di campagna, successivamente trasformato in residenza ducale nel ‘500 da Alfonso I d’Este. Un bellissimo castelletto ornato di merli e circondato dal “brolo”, lo storico orto giardino.
Grazie all’ottima conoscenza e competenza della guida scoprirete la Delizia e tutte le sue bellezze, dalla visita del Museo Archeologico Sepolcreto dei Fadieni che mette insieme i resti di una piccola necropoli romana scoperta a pochi passi dalla struttura e ancora oggi oggetto di studio. C’è infatti chi sostiene che il ritrovamento della necropoli possa essere tema di approfondimento per lo studio della presenza degli antichi romani nella zona del ferrarese.
Tra i reperti, vi colpirà una lapide decisamente insolita per quell’epoca, in cui sono incisi un uomo e una donna che si accingono ad un profondo abbraccio.
Sempre all’interno, una valida opera di restauro, ha salvato dal tempo e dall’incuria preziose decorazioni sparse un pò ovunque nelle sale, risalenti alla fine del 1700. Potrete apprezzare i vari affreschi ritratti da noti artisti del passato. Attraverserete grandi stanze piene di luci che illuminano le opere, quasi a riportare in auge i fasti di un lontano passato. All’interno della Delizia si potrà anche ammirare un’esposizione di opere di Mario Maranini dedicata alla civiltà contadina.

Laura Dianti l’emancipazione femminile del Rinascimento
Non mancano poi gli intrighi, tra leggende e narrazione, come quello tra il Duca Alfonso I d’Este, abile condottiero e mecenate e Laura Dianti, ricordata come una donna colta, raffinata e di grande fascino nonostante le sue umili origini. Il duca intraprende con lei una lunga relazione, voleva una donna che fosse giovane e da amare senza pensieri e sopratutto senza impegni pubblici di corte. Ma nonostante tutto la bella Laura si inserisce a pieno titolo nella vita di Alfonso I, così pure nell’alta società della Corte Estense, assumendo quasi spontaneamente lo stile aristocratico e mondano della corte, non solo, diede ad Alfonso I anche due eredi maschi.
Tra i dubbi che incombono ancora oggi è se ci sia stato oppure no un matrimonio tra Laura e Alfonso I considerando che la giovane promessa, era figlia di un berrettaio, motivo per cui la corte non vedeva di buon occhio la storia tra il duca e la bellissima ferrarese, di ampie forme, ammirabile in un famoso ritratto che le dedicò Tiziano. E tra bugie e verità pare che la spuntò l’allora “opposizione” accordandosi con la chiesa per far sparire tutte le prove del matrimonio. Sarà poi la guida a raccontarvi il resto della storia…
All’esterno della dimora potrete passeggiare attraverso il bellissimo Brolo (il giardino d’epoca), tra melograni, peri, meli, noccioli, qui potrete apprezzare la perfezione geometrica delle aiuole dei roseti e degli immensi spazi verdi, ma sopratutto scoprire le abitudini dei signori del Rinascimento.
In fondo al giardino fa bella mostra la torre colombaia, che in quell’epoca rappresentava la torre di avvistamento e il luogo in cui vivevano i mitici colombi viaggiatori, prescelti per comunicare messaggi.

Le Delizie estensi…a tavola
Dopo l’interessante percorso culturale, andremo alla scoperta delle eccellenze locali e alcune icone del territorio, tra queste l’inmancabile tradizione gastronomica, un rito che richiama e riporta alle ricche e imbandite tavole degli Estensi.
In questo affascinante mondo gastronomico va segnalata subito qualche prelibatezza, da annotarvi e chiedere a tavola appena in zona. Si va dai cappellacci di zucca Igp, la salama da sugo Igp, la coppia ferrarese Igp (il tipico pane di Ferrara formato da due cornetti contrapposti, uniti al centro) al pampepato (o pampapato) di Ferrara Igp. Sono solo alcuni dei protagonisti della ricca cucina estense.
Per il resto spetta a voi venire di persona in questi luoghi per apprezzare la storia, la cultura e le tradizioni di questa gente, in questo spicchio d’Emilia dove il tempo sembra si sia davvero fermato.
A seguire nel nostro Taccuino troverete alcuni indirizzi utili, ricchi di fascino e di interesse, tutti da vivere e da scoprire.

Il Taccuino di Agenda Viaggi
STORIE & GOURMET
Azienda agricola “Il Verginese”
Siamo poco distanti dalla Delizia del Verginese, nella culla della storia del territorio estense. Qui troverete l’Azienda Agricola di Roberto Gennari, i “viticoltori delle sabbie”, così vengono chiamati i proprietari di questi specifici terreni. Grazie proprio a questa terra sabbiosa si produce il Fortana il vino delle sabbie, un prodotto speciale che nasce in un paesaggio unico, non replicabile altrove, un vino che presenta ottime caratteristiche e piacevolmente adatto ad ogni palato, da molti definito, simbolo e orgoglio del territorio padano.
Negli ultimi anni grazie agli ottimi risultati del terreno è stato possibile realizzare un secondo vigneto, oltre che una piccola parte di Trebbiano.
Info: https://www.ilverginese.com/
Trattoria Da Noemi
Intanto va segnalato che la trattoria è stata selezionata da Osterie D’Italia 2024, ricevendo la “Chiocciola”, un attestato che certifica l’attenzione per l’ambiente, la buona cucina e l’accoglienza. In questo luogo dai sapori del passato si tramanda la cucina della tradizione ferrarese con una speciale attenzione alle materie prime, cercando così, sottolineano i proprietari, di favorire i piccoli produttori del territorio, che qui forniscono: verdure, frutta, uova, farine e carni.
Info: https://www.trattoriadanoemi.it/it/
Azienda agricola Migliari di Portoverrara
La Corte Migliari a Portoverrara, è nella frazione di Portomaggiore, lungo l’argine destro del canale Scolo Bolognese e fu qui che nel 2011 i fratelli Roberto ed Alberto Migliari decidono di mettere a frutto la passione di papà Eros, quella della produzione casalinga di salumi, ampliando così l’allevamento aziendale con un moderno laboratorio per la lavorazione delle carni e la stagionatura dei salumi, sopratutto della “salama da sugo ferrarese”, un insaccato fatto con parti pregiate del maiale e realizzato secondo l’antica ricetta di famiglia. In questo viaggio di sapori va aggiunto il salame all’aglio, la salsiccia da taglio, la pancetta arrotolata, il prosciutto, il culatello, il cotechino e lo zampone. Provare per credere…
Info: http://www.cortemigliari.it/

LUNGO I SENTIERI DEL BIRDWATCHING
Oasi di Bando
Per gli amanti della natura e del birdwatching siamo giunti nel posto giusto. Anse vallive di Porto – Bacino di Bando è una zona umida protetta di 52 ettari adagiata tra le grandi valli del Mezzano. Qui troverete una guida ambientale che vi condurrà lungo i sentieri dell’oasi per ammirare scorci davvero straordinari e sensibilizzarvi con l’affascinante mondo del birdwatching.
La zona è ben segnalata con sentieri che circondano vari bacini, alcuni accessibili anche a disabili assisititi. E per gli appassionati della fotografia troverete capanni per realizzare foto di uccelli rari e l’esuberante natura che li accoglie.
Tra i canneti la guida vi mostrerà vari tipi di aironi e ucceli, mentre nelle acque vi indicherà le numerose specie di anatre.
Da qualche anno è stata realizzata una torretta per la nidificazione del falco grillaio (falco naumanni), un rapace diurno a priorità di conservazione a livello europeo.
Per info clicca QUI

DOVE DORMIRE
Agriturismo Le Occare
Le Occare Guest House a Runco di Portomaggiore, dista solo una ventina di chilometri da Ferrara, ma una volta giunti a destinazione vi sembrerà di essere nel nord della Francia o nella profonda campagna inglese. E’ una fattoria del Settecento con tre bellissime camere arredate, tra vecchi mobili di famiglia e poi salotti che traboccano di libri, mobili pieni di foto d’epoca e insolite statuette di cani e oche sparsi un pò ovunque.
Alle Occare troverete un parco recintato con una piccola piscina, e un bosco di 30000 metri quadrati, popolato da uccelli di più specie, una buona occasione per dedicarsi anche qui al birdwatching. Per chi andasse in questo periodo, all’Agriturismo potrebbe mettervi a disposizione ben cinque dei suoi simpatici cagnoni per proporvi una coinvolgente caccia al tartufo.
Il ristorante vi offre una cucina rivisitata con i sapori del territorio, tra questi, deliziosi piatti a base di Caviale Ferrarese, ispirati da una ricetta del 1500 di Cristoforo Messisburgo, cuoco della Corte Estense
Info: https://www.leoccare.com/
Hotel Orologio
L’Hotel Orologio di Ferrara è situato lungo la cerchia delle antiche mura ed è vicino all’approdo turistico lungo un ramo del fiume Po, ma sopratutto è ben collegato con l’autostrada e la stazione ferroviaria. Mentre per scoprire il centro storico della città avrete (gratuitamente) a disposizione nuovissime bici.
Le camere dell’Hotel Orologio di Ferrara sono 46 camere e divise per classi, dalla Comfort, la Executive, la Junior Suite e la Suite. L’Hotel, mette a disposizione delle aziende una tariffa preferenziale valida tutto l’anno per i soggiorni individuali dei propri clienti e collaboratori e sempre alle aziende propone una serie di servizi e benefits appositamente pensati per rendere più facile e conveniente la prenotazione e l’organizzazione di meeting, incentive, congressi ed eventi.
Info: https://www.hotelorologio.com/
Ulteriori informazioni: Visit Ferrara
Photo Carlo Ingegno