Venezia, infinita avanguardia, al cinema

Venezia, infinita avanguardia, al cinema

Scritto da Elena Borravicchio on . Postato in Appuntamenti, Cultura

Venezia è da sempre una città d’avanguardia. La sua morte è la sua continua rinascita. Innovativa, sperimentale, ambivalente, scenica, il film documentario prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital, con la voce narrante di Lella Costa, ne coglie il fascino ossimorico in modo eccelso. Nelle sale l’11, 12 e 13 ottobre.

Milano, Italia.
Come si può narrare, ancora, Venezia senza scadere nello stereotipo o nel ripetitivo? La 3D Produzioni e Nexo Digital con la collaborazione di Villaggio Globale International e il sostegno di Intesa Sanpaolo ci è riuscita.

Il docufilm firmato Didi Gnocchi è un piccolo capolavoro di misura, fascino e cultura. Il progetto nasce per celebrare i 1600 anni dalla leggendaria fondazione della Serenissima e vede la luce dopo il lockdown dello scorso anno: “L’idea di questo film nasce dall’incontro con Gabriella Belli, direttrice di Muve, la Fondazione dei 12 musei civici veneziani, che aveva apprezzato il nostro Ermitage. Come me anche lei predilige la prospettiva del racconto della storia dell’arte incrociata con la storia di una città. Amo le connessioni: il modo più straordinario di affrontare la vita è lo studio della storia. Ci è venuto in mente di guardare Venezia come una città di “eterna avanguardia”. Venezia nasce come una possibilità fino ad allora impossibile. È sempre riuscita, tra discese e salite, a trovare una dimensione nuova. Lavorare a questo film è stata una meravigliosa sfida, con un gruppo di lavoro altrettanto forte ed entusiasmante: ringrazio le sceneggiatrici Sabina Fedeli, Valeria Parisi e Arianna Marelli”.

Come magistralmente sintetizzato da Gabriella Belli, già direttrice del Mart di Trento e Rovereto, stabilitasi a Venezia 10 anni fa: “Venezia è poesia ma non è retorica. Avevo un pensiero costante: dare un’idea di Venezia che fosse fuori dagli stereotipi”.

Il risultato degli sguardi incrociati dell’autrice di film sull’arte e della storica dell’arte, con la regia di Michele Malli, è stata una pregevole selezione delle 400.000 opere d’arte conservate nei Musei Civici di Venezia nonché un’attenta scelta di scorci e atmosfere che restituiscono la suggestione di una città che è da sempre fuori dagli schemi. Il film documenta la bellezza di Venezia, la sua struggente decadenza, i capolavori artistici, ma anche la dissolutezza e l’esotismo che la città incarnava negli anni Venti. Attraverso la visione del film si fa un viaggio nella storia decisamente originale, con affondi più profondi in qualche epoca, guidati dalle voci carezzevoli di Carlo Cecchi e Haina Raina e le musiche composte ed eseguite al piano dalla stessa artista polacca. La sensibilità di uno dei protagonisti del Novecento, con i suoi ricordi di intellettuali e letterati, i racconti del Futurismo, la diffusione delle cartoline postali e la villeggiatura al Lido dei divi di Hollywood si fonde con lo sguardo contemplativo e intelligente di una giovane artista di oggi che abita una città e ne solca canali, calli e musei con reverenza per le storie e gli artisti che l’hanno preceduta.

Il film sarà trasmesso in 285 sale italiane nei giorni 11, 12 e 13 ottobre e poi emigrerà all’estero, in oltre 50 paesi, a partire dal 2022.

Attendiamo curiosi, il mese prossimo, l’altra produzione ideata durante il lockdown: per ricominciare a portare e godere l’arte al cinema.
Foto Elena Borravicchio

Elena Borravicchio

Torinese di nascita e monzese di adozione, avendo vissuto, nel mezzo, un pezzo di vita a Milano e uno ad Abu Dhabi, prende la vita con filosofia, come la sua laurea. Appassionata di sociale, educazione, teatro, danza e viaggi, non esce mai di casa senza penna e taccuino e pensa di non aver vissuto fino in fondo un’emozione se prima non l’ha trasferita sulla carta. Circondata di amici monzesi, ma soprattutto stranieri, si dedica con gioia alla sua famiglia e al mestiere di freelance.