
Valle d’Aosta: un paradiso tra i monti
Le più alte montagne italiane si trovano in questa piccola regione, che offre comprensori innevati e lunghi che diventano un vero paradiso per coloro che amano gli sport invernali, dalla discesa al fondo, dal fuoripista (quello permesso!) al pattinaggio, allo scialpinismo, alle racchette da neve… Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti. Ma la Valle d’Aosta d’inverno non è solo sci…
Valle d’Aosta, Italia.
Qualche numero, giusto per fare mente locale: 20 stazioni, oltre 800 chilometri di piste, 156 impianti di risalita, 6 snowpark, un unico skipass elettronico internazionale per accedere direttamente agli impianti di risalita in tutte le stazioni… Insomma, si può sciare dalla sera alla mattina, cambiando sempre pista!
Tra tutte le stazioni, da segnalare il comprensorio di Breuil-Cervinia che si estende tra Italia e Svizzera, e quello di La Thuile che si dipana tra Italia e Francia. Inoltre c’è il vasto comprensorio del Monterosa Ski che comprende tre valli: Valle di Gressoney, Val d’Ayas e la Valsesia in Piemonte. A questi grandi comprensori si aggiungono la prestigiosa stazione di Courmayeur – ai piedi del Monte Bianco – e quella di Pila – la montagna di Aosta – collegata al capoluogo regionale da una comoda telecabina. Ma non è finita. La Valle è in grado di offrire molte opportunità alle famiglie, cosicché possano inforcare gli sci sia i genitori sia i figli, alcuni in località davvero splendide, dove a farla da padrone è anche il fatto che… le auto non possono circolare: Torgnon, Chamois, Champorcher, Brusson, Cogne, Antagnod, Gressoney-Saint-Jean e Crévacol, assieme ad altre località minori quali Valgrisenche, Rhêmes-Notre-Dame, Ollomot, La Magdeleine e Col de Joux. Comunque per sapere tutto, basta consultare skilife.it o scaricare l’app Skilife: qui potete trovare aggiornamenti in tempo reale sui comprensori, bollettini neve, webcam, apertura piste, impianti e tariffe…
Oltre allo sci, la Valle dà la possibilità di un viaggio enogastronomico davvero imperdibile. Qualche esempio? La Seupa à la Vapelenentse è un piatto semplice, fatto con pane bianco, brodo di carne e cavolo e, soprattutto, con la Fontina. Nata nell’area del San Gran Bernardo, si tramanda da generazioni con una ricetta registrata con la De.Co., “denominazione comunale” che ne certifica la provenienza esclusiva dal comune di Valpelline. Ed è proprio il formaggio che questa zuppa contiene a rendere la pietanza uno dei “piatti forti” della Valle d’Aosta.
Non a caso la Fontina ha ottenuto la Denominazione di Origine Protetta (DOP) dell’Unione Europea.
Ma non è il solo prodotto valdostano marchiato da questo riconoscimento di eccellenza. Tra gli altri: il Valle d’Aosta Fromadzo – un formaggio preparato con latte vaccino di due mungiture, al quale è possibile aggiungere piccole quantità di latte caprino – il prosciutto crudo Jambon de Bosses aromatizzato con erbe di montagna, il Vallée d’Aoste Lard d’Arnad ottenuto dalla lavorazione della schiena del maiale e fatto maturare nei “doils” (antichi recipienti in legno).
Il tutto da gustare in abbinamento con i migliori vini DOC della Valle d’Aosta prodotti dalle esperte cantine cooperative o dalle aziende private che aderiscono ai Viticulteurs Encaveurs Vallée d’Aoste, l’associazione che riunisce i piccoli produttori locali che si occupano direttamente della lavorazione e della commercializzazione dei propri vini.
E da non dimenticare, le fiere, eventi della tradizione valligiana che sono sempre più apprezzate dai turisti. Da segnare le Fiere di Sant’Orso ad Aosta e quella di Donnas. Legno intagliato, lavorazioni in pietra, tessitura del drap e creazione di merletti al tombolo sono solo alcuni degli antichi mestieri di cui è possibile ammirare da vicino i prodotti nei giorni di fiera. Si comincia nel borgo di Donnas – dal 18 al 20 gennaio 2019 – con la «Veillà», che anima le vie del centro durante la notte e si continua con la fiaccolata in programma sabato. Si chiude domenica con la fiera dell’artigianato: più di 500 artisti espongono le loro opere e si fanno portavoce di una tradizione sempre viva.
Il 30 e il 31 gennaio 2019 artisti e artigiani espongono con orgoglio le loro opere lungo le vie del centro di Aosta durante la millenaria Fiera di Sant’Orso: è dal Medioevo infatti che la città si anima in questa occasione particolare mettendo in vetrina alcuni pezzi unici dell’artigianato locale.
Informazioni:
Alfredo Rossi
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