Esce oggi 12 novembre INTERMEZZO il quarto romanzo di Sally Rooney, un viaggio attraverso i luoghi irlandesi, per vivere l’Irlanda contemporanea, partendo da un punto di vista inedito.
Milano, Italia.
In molti definiscono l’irlandese Sally Rooney uno dei fenomeni letterari del decennio: dai suoi primi romanzi “Parlarne tra amici” e “Persone normali” sono state tratte serie di grande successo, contribuendo a lanciare nuove star come l’irlandese Paul Mescal, e il quarto romanzo “Intermezzo”, che esce in Italia il 12 novembre, era già un ambito oggetto di culto ancora prima di apparire fisicamente sugli scaffali delle librerie, in lingua originale, il 24 settembre. Era molto atteso e rappresentava un test di prova importante, che è stato brillantemente superato ancora una volta, andando a rafforzare ulteriormente il “fenomeno” Rooney.
Come sottolinea Rooney, l’Irlanda è parte integrante delle sue storie
Al centro della pubblicazione, ancora una volta, c’è l’Irlanda di oggi, leggibile attraverso gli occhi e le vite dei protagonisti, prevalentemente Millennials come l’autrice: in questo caso è la coppia di fratelli Peter e Ivan, le cui vicende sono lo spunto per esplorare i temi del lutto, dell’amore e della complessità familiare.
Come ha dichiarato la stessa Rooney in una recente intervista per “La Lettura” del “Corriere della Sera”: “La prima persona singolare non esiste, per me la prima persona singolare sono i luoghi (Irlanda e Dublino) dove sono cresciuta e abito e l’ambiente sociale che frequento”. Centrali per la forza e la coerenza narrativa sono, quindi, nuovamente i luoghi strettamente ancorati alla realtà irlandese che aggiungono autenticità alle storie e creano un legame palpabile tra i personaggi e il contesto che li circonda. La loro tridimensionalità è forte, palpabile, e la lettura, man mano che scorrono le pagine, diventa un viaggio irlandese, non stereotipato né idilliaco, ma autentico e per questo ancora più vivido ed emozionante.
“Intermezzo” si muove tra Dublino, città cara a Rooney e spesso scenario anche dei suoi romanzi precedenti, e altre località non lontane dalla capitale. Seguire le tracce dei luoghi è interessante per fare un viaggio non solo da fan dell’universo narrativo di Rooney, ma anche per vivere l’Irlanda contemporanea, partendo da un punto di vista inedito.
I LUOGHI
Kildare
La storia ha inizio a Kildare, dove i due protagonisti sono cresciuti e dove c’è la casa paterna che rimane un riferimento stabile nelle loro vite. Situata a ovest della capitale, Kildare, centro principale dell’omonima contea parte dell’Ireland’s Ancient East, offre un’interessante opportunità per esplorare con grande facilità l’iconico verde irlandese e un’area ricca di storia a un passo dalla capitale (in treno dista poco più di mezz’ora).
Tra le cose da mettere in agenda, oltre al centro storico: il monastero e la cattedrale di Santa Brigida, affascinante figura femminile vissuta nel V secolo e da poco diventata Santa patrona d’Irlanda; il Giardino Giapponese e il Curragh, una vasta pianura usata come campo di addestramento militare e sede di appassionanti corse ippiche. In evidenza, anche l’antica piazza del mercato, con piccoli caffè, botteghe e negozi, aree per eventi e mercati settimanali con deliziosi prodotti locali.
Le vie di Dublino
Naturalmente, le vie della capitale sono fondamentali per lo sviluppo della storia e fanno da sfondo, per esempio, ai pensieri, ai dubbi di Peter e al suo dialogo interiore, mentre vagabonda per la città. Le sue domande sul senso della vita, si manifestano mentre cammina tra i vicoli di Temple Bar e si ritrova da Mulligan’s con gli amici, uno dei pub più antichi e rappresentativi di Dublino, situato su Poolbeg Street e amato per il suo autentico stile tradizionale irlandese e per la sua lunga storia. Chissà se la Rooney lo ha scelto anche per il legame con la letteratura: lo scrittore James Joyce lo menziona nel suo capolavoro “Ulisse”, e anche il poeta irlandese Brendan Behan era un frequentatore assiduo.
Tra i luoghi parte della trama narrativa figurano anche la centralissima Lord Edward Street; le strade attorno al famoso parco di St Stephen’s Green, oasi verde molto amata dai dublinesi dove spesso si incontrano anche i protagonisti di “Intermezzo”; South Leinster Street, vicina a luoghi simbolo come il Trinity College (luogo chiave anche per “Normal People”), la Galleria Nazionale d’Irlanda e il Museo Nazionale d’Irlanda, e Grattan Bridge, ponte storico che attraversa il fiume Liffey. Altro luogo degno di nota e la Four Courts, dove Peter lavora come avvocato: è la sede della Corte Suprema d’Irlanda ed è un bellissimo esempio di architettura neoclassica.
La casa di Peter è in Herbert Street e vale la pena farsi un giro, per la sua atmosfera elegante e tranquilla, che riflette il carattere storico del quartiere georgiano di Dublino. Lontana dai ritmi vivaci delle vie più popolate, offre un ambiente sofisticato, con un tocco di autenticità storica che si fonde con la moderna vita professionale della città. La via tiene Peter vicino a Sylvia, sua fidanzata storica che vive in Baggot Street, strada famose e molto animata di Dublino, ideale per una pausa pranzo, un caffè, per un po’ di vita notturna, ma anche per shopping in negozi indipendenti che offrono oggetti originali.
La Biblioteca del Trinity College
Anche se è molto nota, merita una menzione speciale la magnifica Biblioteca del Trinity College, luogo che ospita il celebre codice miniato “The Book of Kells” e dove perdersi tra antichi scaffali in legno, busti degli scrittori e libri preziosi. Nei pressi del prestigioso ateneo, Peter passeggia con Sylvia: entrambi hanno studiato lì, proprio come Sally Rooney, e da lì raggiungono altre due altre vie molto importanti per la vita del centro come Nassau Street e Dawson Street, che offrono un mix di storia, cultura e modernità. Qui vivono momenti gioiosi che sono un po’ uno stacco dall’intricate trame delle loro vite.
Skerries
Per un’esplorazione irlandese legata a “Intermezzo” un altro luogo che merita una visita è Skerries, piccolo borgo sul mare a nord di Dublino (a circa un’ora con i mezzi pubblici), dove vive Christine, la madre dei due fratelli, che rappresenta quasi un mondo opposto rispetto all’ambiente della loro infanzia. Con Kildare, la località assume un ruolo significativo nel loro percorso emotivo. Luogo legato anche San Patrizio (un isolotto della baia ha il nome del santo e pare essere stato sede di un miracolo), in gaelico il suo nome è Na Sceirí (Isole Rocciose).
Vale la pena raggiungerlo per la bellezza della baia e per la capacità di aver coniugato le opportunità legate al turismo con la sua eredità socio-culturale di centro attivo nella pesca e nella produzione di ricami artigianali. Nel XX secolo, Skerries ha saputo valorizzare, infatti, la sua lunga spiaggia e le splendide vedute sull’oceano. In particolare, il tratto chiamato South Beach, che si estende per 2,5 chilometri, è una striscia di sabbia che si snoda tra il Mare d’Irlanda e il cuore del borgo, ideale per una passeggiata. Degna di nota, la possibilità di arrivare a piedi quando c’è la bassa marea fino all’isola di Shenick, suggestiva area naturalistica.
Contea di Leitrim
Chi desidera scoprire il cuore verde e blu dell’Irlanda trova il luogo ideale in un’altra area chiave per la storia come la contea di Leitrim, parte delle Ireland’s Hidden Heartlands. Zona idilliaca al centro dell’isola, disegnata da verdi distese, foreste, corsi d’acqua e laghi, non a un caso funge un po’ da rifugio per Ivan. Per raggiungerla, si può seguire il suo esempio e prendere da Dublino un autobus diretto a Sligo. Tra le cose che vale la pena vedere, figurano il villaggio tradizionale di Drumshanbo, che sorge sul confine meridionale di Lough Allen e che è molto piacevole per i suoi mercati e per eventi quali il Joe Mooney Summer School, appuntamento annuale dedicato alla musica e alle danze tradizionali irlandesi.
Drumshanbo è anche sede di un’eccellenza come l’artigianale Shed Distillery, che produce il pregiato gin Gunpowder e che offre visite guidate e degustazioni. Per chi ama camminare, il pittoresco Leitrim Village è il punto di partenza ideale per escursioni sulla Shannon-Erne Waterway e per esplorare il paesaggio circostante. Dal villaggio è possibile prendere parte a gite in barca e fare passeggiate lungo il canale, godendosi una piacevole atmosfera rilassata. Imperdibile anche Parke’s Castle, situato sulle rive del Lough Gill, vicino al confine con la contea di Sligo, maniero del XVII secolo magnificato restaurato, che offre vedute spettacolari sul lago e sulle montagne circostanti.
Castlebar
Non appare in “Intermezzo”, ma è il luogo natale di Sally Rooney e spunto per approdare sul lato ovest dell’isola, lungo la Wild Atlantic Way. Città principale della Contea di Mayo, è caratterizzata da un’atmosfera vivace e da una forte eredità storica legata alla fondazione normanna, testimoniata anche dal suo animato patrimonio culturale, che conta numerosi eventi e attrattive quali il Royal Theatre, uno dei teatri più grandi dell’Irlanda occidentale. La natura circostante è splendidamente selvaggia e da Castlebar si può partire per esplorarne le bellezze: i numerosi specchi d’acquai; la pista ciclo-pedonale Castlebar Greenway; Croagh Patrick, la montagna sacra d’Irlanda; la baia mozzafiato chiamata Clew Bay; perle green come il Parco Nazionale di Ballycroy.
Attraverso i luoghi e le strade della capitale, in “Intermezzo”, Rooney fotografa la vitalità, la malinconia e i legami che segnano le relazioni, tratteggiando, come negli altri suoi libri un ritratto autentico dell’Irlanda. L’isola di smeraldo può essere considerata, quindi, come un altro personaggio: si muove accanto ai protagonisti e vale la pena conoscerlo attraverso un viaggio che prende il via in modo originale tra le pagine di un libro.
INFO: www.irlanda.com
Photo courtesy of Ufficio Stampa Turismo Irlandese AT Comunicazione