Tra le Dolomiti Bellunesi sorseggiando Birra Pedavena

Tra le Dolomiti Bellunesi sorseggiando Birra Pedavena

Scritto da Sara Scattolini on . Postato in Appuntamenti, Food&Drink, Weekend

Un incredibile viaggio alla scoperta della più grande Fabbrica di birra in Pedavena, una storia leggendaria che lega la birra ai suoi abitanti e dove tradizione e territorio si fondono alla perfezione. Cheers!

Pedavena (BL), Italia.
La Festa dell’Orzo del 15 e 16 luglio, alla sua decima edizione, è stata l’occasione perfetta per conoscere la storia della Fabbrica di birra più grande d’Italia in Pedavena, una favolosa realtà tra le Dolomiti Bellunesi.

Una vera e propria istituzione per gli amanti della birra e per tutti colori che vogliono immergersi nella cultura del territorio, trascorrere una giornata in compagnia, degustando birre di qualità e per i più curiosi, concedersi un tour della fabbrica per scoprire tutti i processi evolutivi di un’azienda che ha più di 125 anni di storia.

La storia della fabbrica di birra più grande d’Italia in Pedavena

Le origini sono antichissime, è del 1897 l’inaugurazione della fabbrica di birra in Pedavena. Due anni prima, i Fratelli Luciani, originari di Canale D’Agordo (BL) scelsero proprio Pedavena come sede del loro birrificio e i motivi sono tanti: un territorio ricco di acque sorgive, il facile rifornimento di ghiaccio grazie allo stabilimento frigorifero naturale di Antonio Centa, e poi la posizione geografica che garantiva un facile accesso alle grandi vie di comunicazione.

I fratelli Luciani, fin da subito crearono un ambiente piacevole con un forte spirito di attaccamento e condivisione tra i lavoratori con l’obiettivo unico di sentirsi tutti parte di una grande famiglia; ricordiamo una frase tipica del modus operandi del Patron Giovanni Luciani che amava spesso ripetere: “Tosi, deghe soto, che se la cosa va ben, qua se laora per tanti ani”; la “sinergia” appunto, la parola chiave per la crescita di una grande azienda come Fabbrica in Pedavena.

Negli anni ci fu l’ampliamento della struttura con la realizzazione di un giardino zoologico circondato da moderne strutture sportive, come campi da bocce, campi da tennis e padel. Il mitico Panatta fece visita più volte alla struttura. Tutta questa serie di investimenti portò la Birreria in Pedavena ad essere uno dei principali poli turistici di tutto il territorio, un luogo di aggregazione per giovani e meno giovani.

Purtroppo, nel dopoguerra subì un indebolimento e con la successiva crisi finanziaria, portò la famiglia Luciani a cedere dapprima il 50% del capitale, e poi nel 1974 l’intero complesso aziendale alla multinazionale “Heineken” che anni dopo decise di chiudere del tutto lo stabilimento in Pedavena.

Grazie alla grande comunità e allo spirito di attaccamento che contraddistingueva da sempre la storia di questa fabbrica, ci fu una grande mobilitazione da parte di tutti i lavoratori, di personaggi del mondo dello spettacolo e della politica locale e nazionale, che portò con successo alla riapertura della fabbrica sotto la guida di un’altra società proprietaria, “Birra Castello”, rigorosamente Made in Italy come lo era appunto la famiglia Luciani.

Oggi “Birra Castello Spa” vanta una serie di marchi importanti tra cui “Birra Dolomiti”, “Pedavena”, “Superior”, “Alpen” e l’omonima “Birra Castello”, ed è la prima azienda produttrice di birra a capitale italiano con più di 1,2 milioni di ettolitri venduti. Qualità, Innovazione e Sostenibilità sono i principi fondamentali a cui è ispirata la filosofia di Birra Castello SpA, un’azienda solida che guarda al futuro in un’ottica sempre più ecosostenibile.

La festa dell’orzo

La “Festa dell’Orzo” è un appuntamento imperdibile per gli amanti della birra e non solo, quest’anno alla sua decima edizione. Un evento attesissimo, organizzato in estate da Fabbrica in Pedavena, per celebrare la storia di tutte le persone che lavorano allo stabilimento e il forte legame con la birra.

In occasione della festa, è stata presentata la Birra speciale in edizione limitata con gradazione alcolica di 4,7, prodotta con puro orzo maltato e non maltato, semi di coriandolo in infusione e luppoli pregiati che donano una gradevole sentore agrumato.

L’evento è anche l’occasione per visitare, previo appuntamento, lo stabilimento con la sua sala cottura e il museo storico, immergersi nel folklore tipico del territorio feltrino e rinfrescarsi con tante buone birre ghiacciate. La Festa dell’Orzo torna nel 2024. Non mancare!

Esplorare le Dolomiti Bellunesi con le attività outdoor

Un’ottima occasione anche per visitare le Dolomiti Bellunesi che rappresentano un vero e proprio paradiso per gli amanti degli sport outdoor.

Feltre Bike Tour propone numerosissime escursioni, sia per esperti bikers, sia per chi è alla prima esperienza, un’occasione imperdibile per scoprire la ricchezza di queste montagne, Patrimonio dell’Unesco e di tutta la vallata di Feltre.

Consigliamo quindi una piacevolissima passeggiata in bici con pedalata assistita per scoprire il territorio circostante tra scorci incantevoli e natura incontaminata e la sera concedersi quello sfizio in più tra buon cibo e ottima birra rigorosamente in Birreria a Pedevena.

Per info visita il sito www.fabbricainpedavena.it

Foto Sara Scattolini

Sara Scattolini

Sara Scattolini

Marchigiana doc, nata e cresciuta in una piccola cittadina che affaccia sul mare, elemento indispensabile per la sua crescita, il porto sicuro dove rifugiarsi per ritrovare attimi di serenità. Curiosa per natura e appassionata di fotografia, le piace pensare che c’è sempre del bello da scoprire dietro l’angolo e magari immortalare quel ricordo per catturare l’emozione vissuta. L’amore per i viaggi resta la sua più grande passione, nata fin da piccola quando con la famiglia trascorreva le vacanze estive in campeggio in mezzo alla natura e si è consolidata negli anni delle superiori quando nel percorso formativo turistico progettava itinerari in giro per il mondo per clienti virtuali. Ispirandosi al Dalai Lama, uno dei suoi principi chiave è “una volta l’anno, vai in un posto dove non sei mai stato prima”, che non significa necessariamente prendere un aereo e attraversare l’oceano: ammirare un tramonto da mille sfumature seduti su una spiaggia di ciottoli bianchi vicino casa sa emozionare quanto un safari in Kenya o una notte nel deserto di Dubai, basta solamente riscoprire la vera essenza del viaggiatore.