
STAGIONE 2023/2024 AI MUSEI CIVICI DI BASSANO DEL GRAPPA

Foto piccola in alto Musei Civici Bassano del Grappa.
Foto Marta Covre
I Musei Civici di Bassano del Grappa, cittadina di circa 43mila abitanti in provincia di Vicenza, sono sulla rampa di lancio per una stagione culturale scoppiettante e audace che mantenga vivo l’interesse dei turisti dopo l’exploit della mostra su Canova.

Collezione privata.
Bassano del Grappa (VI), Italia.
“Chi si ferma è perduto” ripete il sindaco di Bassano Elena Pavan. Fedeli a queste parole, i Musei Civici della città vicentina non hanno alcuna intenzione di adagiarsi sugli allori del grandioso successo ottenuto con la recente mostra su Antonio Canova. Né intendono farlo sulle innovazioni di allestimento sperimentate nella mostra I Bassano. Storia di una famiglia di pittori, da dicembre 2022 negli spazi della Galleria Civica e visitabile fino a inizio settembre 2023. Questa mostra-racconto combina 40 opere d’arte dei Dal Ponte, comunemente noti come i Bassano, alle parole del Premio Strega Melania Mazzucco. Ed è servita anche da anticipazione dell’imminente riallestimento di tutti gli spazi museali. Un progetto ambizioso, che vuole offrire al pubblico un nuovo percorso espositivo e nuovi apparati didattici e segnaletici, sempre più al passo coi tempi e capaci di offrire la miglior esperienza possibile ai visitatori. Riapertura prevista con il nuovo allestimento: settembre 2023.
Il sogno che accompagna il restyling del Museo Civico è l’acquisizione di un capolavoro di Jacopo Dal Ponte, Ritratto di uomo in armi. Opera attualmente ospitata nella mostra in corso, ma di proprietà inglese, è sul mercato in attesa di una nuova sistemazione. Il suo prestito per questa esposizione sembra una prova generale per il suo trasferimento definitivo nella terra del suo autore, che già conserva nelle sue collezioni la più ampia raccolta di lavori di Jacopo Bassano. Riportare quest’opera in città, a cinquecento anni dalla sua realizzazione su questo stesso territorio, assume ancora più significato se si considera che i ritratti realizzati da Jacopo sono molto pochi, solo sei, dunque possederne anche solo uno sarebbe una considerevole aggiunta al patrimonio delle collezioni bassanesi.
Le prossime mostre
L’inaugurazione del nuovo museo sarà allietata da due mostre di eccezionale valore. La prima, realizzata in collaborazione con CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino, sarà un omaggio a Dorothea Lange, una delle più iconiche fotografe del Novecento. Allestita dal 21 ottobre 2023 al 21 gennaio 2024, curata da Walter Guadagnini e Monica Poggi, la mostra sarà una celebrazione del lavoro innovatore e audace della Lange, prima donna fotografa cui il MoMa dedica una retrospettiva nel 1965. La sua è una fotografia sociale, che mette al centro gli ultimi, uomini e donne con i loro problemi, contraddizioni, crisi ed evoluzioni tra le difficoltà della Grande Depressione e il secondo dopoguerra. Sua è la celeberrima Migrant Mother, un’immagine che ben dimostra la capacità di Lange di raccontare la vita, la fatica, i cambiamenti in atto negli Stati Uniti.
La seconda mostra, Rinascimento in bianco e nero. L’arte della stampa a Venezia (1494–1615), animerà la Galleria Civica dal 24 febbraio al 2 giugno 2024. Protagonista, in questa occasione, è il ricco patrimonio di stampe della collezione Remondini delle raccolte civiche di Bassano. I curatori della mostra, Giovanni Maria Fara e David Landau, hanno potuto fare affidamento anche su importanti prestiti di enti pubblici e collezionisti privati, che permettono di ammirare le massime espressioni dell’incisione veneziana del Rinascimento. La stampa, oggetto moltiplicabile e trasportabile, permette di diffondere l’opera d’arte senza confini geografici o barriere linguistiche. Venezia è il luogo in cui questa forma d’arte meglio fiorisce, e si alimenta coi temi cari alla pittura veneziana: chiaroscuro tonale, il paesaggio, i teleri, la pittura narrativa, l’eleganza femminile e la difesa della propria identità. Un prezioso finanziamento di Save Venice, inoltre, permetterà il restauro dell’intero corpus incisorio delle collezioni di Bassano.

Il successo di Canova
La conferenza stampa di presentazione di questi progetti futuri è stata anche l’occasione per fare un bilancio della mostra Io, Canova. Genio europeo conclusasi a metà marzo. 133 giorni di apertura hanno richiamato 81.439 visitatori, per una media di 612 persone al giorno, ovvero il 620% in più rispetto allo stesso periodo senza la mostra. Questi dati oggettivi, insieme al volume di attività online sulle pagine social dei Musei Civici e sui siti della stampa nazionale e internazionale, danno un’idea del successo ottenuto. L’esposizione ha avuto il pregio di fungere da volano per l’economia di tutto il territorio, nonché di portare Bassano all’attenzione dei turisti, sia italiani sia stranieri. Si è trattato davvero di una mostra europea, non solo nel titolo, ma anche nel riconoscimento che le è stato tributato e che i numerosi prestiti provenienti dall’estero dimostrano.
Info: www.museibassano.it