Canossa, Italia.
«…Ma soprattutto del buon vino ho fede
Credo che sia salvo chi gli crede
Credo nella torta e nel tortello
L’uno è la madre e l’altro il suo figliolo…»
Così Luigi Pulci, poeta dal carattere frizzante alla corte di Lorenzo il Magnifico nel 1400, decantava il tortello (o pasta ripiena) già conosciuto e apprezzato da secoli nella cucina toscana e ed emiliano/ romagnola. E se parliamo di tortello dobbiamo parlare del ristorante Pietranera (il nome deriva da un grosso masso di ofiolite di origine vulcanica nelle vicinanze) a Vedriano, piccolo borgo medievale in provincia di Reggio Emilia. Siamo nelle zone che videro i fasti del regno di Matilde di Canossa. Dolci colline, cieli azzurrissimi, il verde dei prati, boschi e il silenzio della natura. Non è un caso se Francesco Petrarca scelse di venire a Selvapiana, a qualche chilometro da qui, a soggiornare nel 1341 e nel 1343, dedicandosi alla composizione di alcune delle sue opere letterarie. In questa cornice intrisa di natura e cultura il tortello trova la sua massima consacrazione nel ristorante Pietranera dove viene declinato alle erbette, al radicchio, alla zucca, alle patate, al tartufo e al capriolo.
Tradizione e modernità
Il ristorante è gestito da Bruno, Nicoletta, Luciana e Lorenzo che anni fa, hanno raccolto l’eredità di un’antica trattoria riuscendo, nel tempo, a salvare la tradizione culinaria con la modernità. Senza snaturane quindi l’anima rurale, calda, accogliente. La cucina qui è qualcosa più del combinare i cibi, è ricerca dell’essenza più genuina del territorio tanta è l’attenzione alla scelta degli ingredienti. Un vero e proprio atto d’amore in sintonia con il creato. «Il segreto dei nostri tortelli» ci racconta Bruno «risiede nella pasta e nel ripieno. Per il ripieno usiamo solo ingredienti di altissima qualità, no ogm naturalmente, e per la sfoglia usiamo qualcosa che nessun macchinario, per quanto tecnologico, potrà mai sostituire: l’abilità manuale, tramandata dalle madri alle figlie nel tirare la sfoglia. I nostri tortelli sono preparati proprio dalle donne di qui, cresciute qui. Un fatto, questo, che ci rende particolarmente orgogliosi.»
Le classiche torte in cantina e cioccolatine..
Oltre ai tortelli, immancabili le pappardelle al cinghiale (anche qui un occhio alla storia essendo un posto di forte presenza celtica) e un altro caposaldo della cucina emiliana: lo gnocco fritto con i salumi. I secondi sono i classici di carne che è sempre di ottima qualità dal filetto cotto alla griglia o all’aceto balsamico tanto per fare un esempio, alla tagliata o alla faraona arrosto solo per citarne alcuni.
Per finire il carrello dei dolci ripropone il doppio binario passato e presente. Potete trovare infatti la «storica» torta in cantina tipica del posto e anche la cioccolatina, insieme ai più moderni bunet, o semifreddi.
Per coloro che non disdegnano, durante il pasto, una buona bottiglia qui avranno la sorpresa di una cantina con vini assolutamente di alta classe oltre, ovviamente, all’immancabile lambrusco.
Serate monotematiche per gourmet
Appuntamenti per veri gourmet sono le serate monotematiche che riscuotono sempre molto successo. Tra le queste molto apprezzata quella dedicata al «Divin Porcello» a dicembre e, più recentemente, quella dedicata al baccalà.
La struttura è ampia con ben 200 coperti e nella bella stagione si può mangiare all’esterno, in veranda e ammirare dei tramonti rosso fuoco all’orizzonte.
Alfredo Verdicchio
Ristorante Pietranera
Indirizzo: Località Vedriano, 187,
42026 Canossa Reggio nell’Emilia
Telefono: 0522 870155
E’ consigliata la prenotazione.