Lo storico teatro di Monza propone un calendario assai denso: titoli intramontabili come Il malato immaginario e Anfitrione (ma con sensibilità contemporanee), le regie sperimentali e gli adattamenti per il teatro di Filippo Dini e Sergio Pierattini, prime nazionali e nuove produzioni. Con il fil rouge del rapporto con il cinema.
Monza. Italia.
Nello storico Teatro Manzoni della città briantea si rialza il sipario. Parte, a metà dicembre, la sezione “La grande Prosa”, con otto proposte all’insegna della soavità: “Dato l’anno decisamente difficile che abbiamo vissuto, abbiamo pensato per il nostro pubblico di prediligere spettacoli più leggeri rispetto a quelli della precedente stagione, sempre alternando grandi classici e proposte sperimentali – ha commentato Paola Pedrazzini, direttore artistico del teatro – Il fil rouge è il legame con il cinema, a partire dalla prima pièce Regalo di Natale, adattamento teatrale di Sergio Pierattini del film di Pupi Avati; a Misery, trasposizione portata in scena a Brodway da Bruce Willis di cui lo Stabile di Parma ha acquistato i diritti (l’unico spettacolo un po’ più impegnativo del cartellone, ma assolutamente imperdibile), con Filippo Dini regista e protagonista, uno spettacolo molto interessante che pur nel rispetto assoluto del testo i protagonisti interpreteranno in modo personale, senza scimmiottare Kathy Bates e James Caan; fino a Le Signorine, di Gianni Clementi, regia di Pierpaolo Sepe, con i due mostri sacri Isa Danieli e Giuliana De Sio”. Non mancheranno neanche quest’anno alcuni capisaldi della drammaturgia come Molière con Il malato immaginario, interpretato da Emilio Solfrizzi, una nuova produzione orchestrata da Gugliemo Ferro; Eduardo de Filippo con Ditegli sempre di sì, regia di Roberto Andò con la compagnia De Filippo che ormai è una garanzia e una versione sperimentale dell’Anfitrione, di Sergio Pierattini, con la regia molto lirica, notturna, di Filippo Dini. Il Manzoni propone inoltre l’adattamento per il teatro di Antonio Piccolo, con la regia di Arturo Cirillo del celeberrimo romanzo Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen, nella prima italiana e una grande sorpresa: lo spettacolo ancora in lavorazione Patria con Stefano Accorsi, testo di Lucia Calamaro, regia di Giampiero Solari.
“È una stagione molto interessante, con regie sperimentali di alcuni dei migliori registi al momento in circolazione – ha aggiunto Pedrazzini – Pensiamo di aver fatto un buon lavoro nonostante molte compagnie siano saltate a causa dell’emergenza covid. Siamo ottimisti: abbiamo la fortuna di disporre di un teatro molto capiente: potremo ripartire all’insegna della più assoluta sicurezza rispettando tutte le normative dettate dalla legge”.
Prelazione dedicata agli Abbonati della stagione 2019/2020: dal 29 settembre al 14 novembre. Nuovi abbonamenti: dal 24 novembre. Si acquista su appuntamento: gli abbonati della stagione 2019/2020 saranno contattati telefonicamente dalla biglietteria del Teatro. I nuovi abbonati potranno richiedere appuntamento scrivendo a info@teatromanzonimonza.it. Orari botteghino: martedì, giovedì, venerdì, sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18; mercoledì dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19.