
NEL MAR EGEO, NAVIGANDO LUNGO LA CIVILTA’ MEDITERRANEA
Atene, Grecia.
Difficile, se non lo si è esplorato, comprendere che cosa sia il Mar Egeo in Grecia. Il suo colore, la sua luce, la costellazione di oltre seimila isole, isolotti e scogli che macula il velluto blu dell’acqua con innumerevoli sfumature di bruno della roccia e di verde della macchia mediterranea. Ogni isola è un microcosmo con una sua peculiarità, una sua atmosfera che la rendono unica. Dire di conoscere le isole greche avendone vista una o due non esaurisce la grande ricchezza dell’Egeo, è come dire di conoscere l’Italia avendo visitato un’unica città.
Ecco perché un buon modo per avere una prima visione d’insieme, per intuire il mondo dell’Egeo è fare una breve crociera che lo percorra, per perdersi scrutando il mare e le sue mille isole all’orizzonte dal ponte più alto della nave e per scendere ed immergersi nelle tante suggestioni, antichissime o contemporanee.
E’ quello che offre Celestyal Cruises, compagnia greca di base al Pireo, il porto di Atene, con due navi che saranno tre nel 2017, specializzata in crociere brevi (3-4 giorni, ma anche una settimana) con rotte che ottimizzano la navigazione notturna per dare agli ospiti il massimo dell’esperienza delle isole di giorno.
Fra lezioni di Sirtaki e spuntini veloci ma di ottimo livello a bordo piscina, fra un training nell’attrezzata palestra e una cena raffinata di cucina greca nell’impeccabile ristorante à la carte, il tempo scorre veloce e le isole scorrono sotto gli occhi dei passeggeri come in un meraviglioso documentario sull’Egeo.
Tre giorni sembrano pochi? Invece bastano per entrare nell’atmosfera delle isole e innamorarsene a tal punto da decidere di tornare. Inoltre una minicrociera è una formula agile: facilmente inseribile in un viaggio nella Grecia continentale oppure da abbinare, spezzata in due, ad una vacanza settimanale in una delle isole toccate dalla nave.
Tre giorni bastano per lasciarsi andare al lifestyle in versione cicladica nell’isola glamour per eccellenza, Mykonos, che accoglie la nave al suo ingresso con i famosi mulini a vento dall’alto sulla scogliera di Chora. D’obbligo è lo spettacolo del tramonto seduti a un bar di Little Venice, la zona dove le case sono lambite dalle onde che di sera si infiammano. Se gli stretti vicoli dello shopping offrono scorci da cartolina e boutique griffate, la parte del paese che si arrampica sulla collina è residenziale, e fra salite erte e discese a gradoni si assapora la vita degli isolani.
Altro tramonto imprescindibile per un assaggio delle Cicladi è quello che si vede da uno degli eleganti bar di Fira, il paese abbarbicato in alto sulla grande caldera di Santorini. L’esplosione catastrofica avvenuta in epoca minoica (secondo millennio a.C.) ha probabilmente distrutto una civiltà (con i correlati tsunami e terremoti a Creta, che rasero al suolo il palazzo di Cnosso), ma inabissando buona parte dell’arcipelago di Thera ha reso l’odierna Santorini unica ed emozionante. Le stratificazioni rosso ferro, bianche pomice e nere laviche alte fino a oltre 500 mt del grande emiciclo, eredità di uno dei fenomeni tellurici più devastanti mai registrati, oggi concorrono alla magìa dell’isola e a donare al vino locale, da uve di Assyrtiko, Mandilaria e Aidani una piacevole mineralità.
Ma le tappe di Celestyal Cruises portano anche nella storia antica a Patmos, isola del Nord Egeo che Zeus regalò ad Artemide perché assomigliava alla luna riflessa nel mare, dove visse San Giovanni Evangelista. La grotta che lo accolse in meditazione e dove scrisse l’Apocalisse è ancora visitabile, insieme al monastero del 1088. E’ un breve viaggio nella fede ortodossa, guidati da padre Isidoro che custodisce la cappella della grotta; attraverso il piccolo museo del monastero con le sue magnifiche icone, i preziosi rosari fra cui uno donato da Caterina di Russia e un Cristo di El Greco; nello sfavillio della ricca iconostasi ottocentesca della chiesa del monastero.
Si naviga sull’onda della fuga dall’imperatore Domiziano di San Giovanni, che protesse la Madonna fino alla sua ultima semplice dimora ad Efeso in Asia Minore, ritrovata nell’800 grazie alle visioni della mistica tedesca Anna Katharina Emmerick. Si percorrono le strade ancora contornate dalle botteghe, dai bagni pubblici, dalla fontana di Traiano, dall’imponente teatro e dalla grandiosa biblioteca di Celso ad Efeso, terza città dell’antichità dopo Roma e Alessandria d’Egitto, provincia romana in Anatolia del terzo secolo a.C.
Si arriva al cuore del mondo mediterraneo, a quella civiltà minoica da cui tutto ebbe origine a Creta, dove rivive nei resti del palazzo di Cnosso, dell’età del bronzo, 4 millenni or sono.
Legato indissolubilmente al mito del re Minosse, del Minotauro, dell’eroe Teseo e dell’architetto Dedalo, il Palazzo lascia senza fiato non tanto per le ricostruzioni di com’era che spiccano fra le pietre nell’interpretazione del suo scopritore, sir Athur Evans. Quello che emoziona è scoprire il livello di evoluzione di questa civiltà così lontana e perduta: un sistema di veicolazione delle acque e fognario, un’ala dell’edificio su tre piani con scalone d’onore e soprattutto i meravigliosi affreschi dalle tinte delicate, i gioielli, raffinati oggetti d’uso quotidiano, il misterioso calendario (forse) su un disco di terracotta, la scrittura lineare A, usata a corte e per i riti, non ancora decifrata .

Il famoso vaso a Testa di Toro sacro alla civiltà minoica in steatite nera Gli occhi in diaspro e cristallo di rocca sembrano seguire con lo sguardo. Museo Archeologico di Heraklion
Tutto questo e molto altro è oggi custodito nel grande Museo Archeologico di Heraklion, uno dei più affascinanti sulla civiltà mediterranea.
Sono trascorsi solo tre giorni, ma le acque dell’Egeo portano i croceristi in un’alternanza di antico e nuovo, di religione pagana e cristiana, di natura e cultura, di lusso sofisticato e semplicità quotidiana che aiutano a comprendere un po’, o almeno ad intuire, cosa la Grecia sia stata in passato per l’Occidente e quali meraviglie riservi anche oggi.
Un ultimo suggerimento: dato che si sbarca di mattina presto al Pireo, resta il tempo per un’ultima immagine della Grecia classica. Si arriva ai piedi dell’Acropoli (grazie all’ottima metropolitana che collega il porto al centro città) e ci si concede una ricca colazione sulle terrazze del Dionysos by The Acropolis, bar-ristorante concepito negli anni ’60 dall’archi-star Prokopios Vasiliadis, con il pregio evidente di un ottimo punto di vista sul Partenone e sull’Herodion, e un’ampia scelta dalla colazione al brunch, fino alla cena con ricette tipiche greche. Inoltre a pochi passi lungo la via pedonale si trova il nuovo Museo dell’Acropoli.
Oltre a capolavori del calibro delle Cariatidi dell’Eretteo, del Moschophoros, della Kore col peplo, è esso stesso una vera opera d’arte architettonica, dove la luce naturale e una climatizzazione sostenibile giocano un ruolo determinante insieme alle opere esposte nel creare una generale sensazione di armonia nel visitatore.
Testo e Foto di Elena Bianco
Elena@agendaviaggi.com
Il Taccuino di Agendaviaggi
Arrivare: Aegean Arlines
con 34 destinazioni interne e 111 internazionali, opera voli in tutti gli aeroporti in Grecia, isole comprese, con elevati standard qualitativi (sette volte premiato come Best Regional Airline in Europa). Dal 2016 oltre che da Milano Malpensa, Roma Fiumicino e Venezia Marco Polo, effettua collegamenti anche da Napoli e Bari. La Compagnia, in costante crescita opera sulle isole attraverso Olimpic Air. €€
Celestyal Cruises
partenze settimanali da marzo a novembre, prenotabili in agenzia o attraverso il sito. €€
Per informazioni:
Ente Nazionale Ellenico per il Turismo – via Santa Sofia 12, Milano. Tel 02 860477. www.visitgreece.com
Lo shopping
A Mykonos: Matsouka – si comprano frutta secca, dolci di pasta kataifi, baklava, lukoumi e anche ottimo cioccolato. 1, Manto Square, Chora. Tel.: +30 22890 26206
A Patmos: imperdibile la tyropita, locale focaccia al formaggio alla panetteria pasticceria di Georghios Stoukas in centro paese dal 1925. Tel +30 22470 31625
A Santorini: Venetsanos Winery. E’ una delle più tradizionali cantine di Santorini. Da provare la degustazione sulla terrazza, con panorama mozzafiato sulla caldera.
A Fira: Per il tramonto sulla caldera da provare le terrazze del Franco’s bar, dagli anni ’70 frequentatissimo dalle celebrities. Si bevono un autentico Singapore Sling o la specialità della casa, il “Maria Callas Champagne Cocktail” con arie della Divina comprese nel prezzo.
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