Sopra, cucina – moka.
Foto piccola in alto, terrazzo – tucano.
Il vetro artistico di Murano acquista un nuovo valore: non più solo artigianato tradizionale, tecniche sopraffine e opere d’arte splendide, ma anche attenzione all’ambiente, al riciclo e alla sostenibilità, senza per questo rinunciare alla qualità e all’estetica che da sempre caratterizzano questa lavorazione storica in Laguna.
Salotto – dettaglio
Isola di Murano, Venezia, Italia.
La Venice Glass Week 2023, settima edizione del festival del vetro artistico, ha preso il via sabato 9 settembre. Fino al 17 settembre la città lagunare sfoggerà il meglio della sua arte vetraria e le fornaci di Murano, già potenti richiami, si apriranno ancora di più verso i visitatori con laboratori, dimostrazioni, visite guidate. Non mancano poi le esposizioni, che in poco spazio racchiudono il meglio di ciò che i maestri vetrai sanno creare. La mostra Murano: Upcycling Glass rientra tra le peculiarità di questa edizione. Quindici maestri vetrai, provenienti da aziende riconosciute con il prestigioso marchio Vetro Artistico® Murano, si sono cimentati con un materiale per loro insolito: il vetro industriale.
Per la prima volta questi professionisti hanno accettato di lavorare con il vetro che tutti abbiamo in casa – barattoli, bicchieri, vasi – un materiale molto diverso da quello a cui sono abituati. Si tratta innanzitutto di una materia prima seconda, cioè ricavata dal riciclo di oggetti, trasparente e incolore (fatta eccezione per la tipica sfumatura verdognola) al contrario del tradizionale vetro lavorato in Laguna. Inoltre, proprio per il suo scopo primario, il vetro industriale ha caratteristiche di resistenza e durezza che ne rendono la lavorazione artigianale molto più difficile, a partire dalle temperature più elevate che necessitano. Tutto questo però non ha scoraggiato i maestri vetrai, che hanno accettato la sfida dimostrando che anche dai rifiuti possono nascere bellissime opere d’arte. Il fine è sensibilizzare sul riciclo, la sostenibilità e l’uso consapevole delle materie prime. Non a caso questa esposizione sostiene il progetto di tutela dell’ecosistema lagunare Sea the change.
La mostra
Nella Sala Brandolini del Museo del Vetro è stato ricreato un moderno loft, con gli ambienti domestici tradizionali, in cui sono esposte le circa 40 opere create per l’occasione. I dettagli degli oggetti e delle suppellettili ricreati sono incredibilmente realistici. Il primo spazio, la cucina, propone un piano di lavoro con fornelli, un lavandino lavorato a rostrato – caratterizzato da prismi sfaccettati su tutta la superficie – e una moca enorme, sogno proibito di ogni amante del caffè. Sul tavolo da pranzo, realizzato in vetrofusione, poggiano quattro coperti che attendono solo i commensali. Il salotto, con divano, poltrone e tavolino in vetro smerigliato, è sovrastato da quello che sembra un tradizionale lampadario veneziano, se non fosse monocolore e privo di gran parte dei classici dettagli barocchi. E se non fosse stato creato con vetro industriale, chiaramente. Lo spazio adibito a terrazzo ospita un’amaca fatta di perline lavorate al lume, una maglietta in vetro stesa ad asciugare e uccelli tropicali, apparentemente fuori posto in Italia, ma in realtà richiamo ai cambiamenti climatici in corso.
Tutto l’allestimento è ecosostenibile e riutilizzabile: le pareti del loft sono realizzate con scatole che serviranno a riporre e trasportare le singole opere. Dominanti sono i toni del bianco e del verde della carta da parati. Ma non si tratta di comune carta ricavata da cellulosa: la carta bianca che riveste le pareti e il runner della cucina è realizzata con alghe, quella verde delle mensole è stata prodotta utilizzando la peluria delle bucce dei kiwi. Anche in questi dettagli traspare l’attenzione posta verso la concretezza del messaggio che si desidera inviare: non solo il vetro può avere infinite vite, comprese forme inaspettate, ma anche tutti gli altri materiali quotidiani possono fare la differenza quando si tratta di essere davvero sostenibili.
Photo Marta Covre
Museo del Vetro di Murano
INFO
Murano: Upcycling Glass
A cura di Matteo Silverio
Mostra promossa dal Consorzio Promovetro Murano, Regione del Veneto e Camera di Commercio di Venezia e Rovigo in collaborazione con Comune di Venezia, Fondazione MUVE, CoReVe – Consorzio Recupero Vetro e Compagnia Energetica Italiana
Museo del Vetro di Murano, Fondamenta Giustinian 8, Murano, Venezia
7 settembre 2023 – 6 gennaio 2024
Tutti i giorni 10:00 – 18:00, fino al 30 settembre venerdì e sabato 10:00 – 20:00
Biglietto intero € 10,00, previste riduzioni.