LO SHOWROOM MOROSO, IN VIA PONTACCIO A MILANO, RINNOVA IL SUO LOOK CON UNA NUOVA INSTALLAZIONE CURATA DA MARCO VIOLA. PROTAGONISTA DELLE VETRINE IL PROGETTO SALON NANA’, NATO DALLA COLLABORAZIONE TRA MOROSO E LA DESIGNER E ARCHITETTO FRANCO-LIBANESE ANNABEL KARIM KASSAR.
Milano, Italia.
In occasione del Fuorisalone, lo showroom Moroso in via Pontaccio rinnova il suo look con una nuova installazione curata da Marco Viola. Protagonista delle vetrine è il progetto Salon Nanà, frutto della nuova collaborazione tra la designer e architetto franco-libanese Annabel Karim Kassar e Moroso.
La collezione Salon Nanà e l’allestimento al piano terra
La collezione Salon Nanà, così chiamata ad evocare atmosfere conviviali come quelle letterarie di fine Ottocento (il libro “Nana” di Emile Zola uscì sul mercato editoriale nel 1880), comprende un sistema di divani flessibile e componibile, in grado di adattarsi a qualsiasi esigenza, e due collezioni di tavolini, anche loro ispirati alla tradizione marocchina. “Ho vissuto in Marocco per tre anni e adoro la djellaba da uomo a strisce bianche e nere, tipica della Medina”, – racconta Annabel. – “Con i tessuti dei divani di Salon Nanà ho voluto così ricordare un luogo, un tempo, un’atmosfera. Uno stato d’animo in continua evoluzione contrario a tutto ciò che è statico”.
A completare l’allestimento del piano terra, il nuovo divano e le poltrone Pacific disegnati da Patricia Urquiola. Pacific, con le sue forme rotonde ed oversize, rievoca le atmosfere distese e rilassate della West Coast americana, da cui prende il nome.
Il designer svizzero/argentino Alfredo Haberli è l’autore della collezione Taba, una famiglia di prodotti pensati per una multifunzionalità esistenziale: vivere, sedersi, conversare, lavorare. La sovrapposizione di diverse linee organiche e la morbidezza delle forme asimmetriche è la filosofia di TABA. La sua forma evoca quella di un vecchio gioco rurale argentino, il TABA appunto, realizzato con un osso di mucca intagliato per l’occasione. La collezione TABA è composta da otto pezzi: un divano, due poltrone, cinque ottoman. Questi offrono una vasta gamma di possibili usi sia in aree pubbliche che private.
La libreria “Secret Cubic Shelves” di Olafur Eliasson è esposta in via Pontaccio, insieme ai tappeti Himalayan rugs, Matrix e Sama, realizzati in esclusiva per Moroso dallo storico fornitore Golran.
“Himalayan rugs”, tappeti creati con la tecnica kilim, presentano un’inedita combinazione di materiali: fibra di Allo (ortica himalayana), fibra di banano e yuta.
I tappeti “Matrix” sono realizzati a mano, in lana e viscosa in mischia intima, e giocano con l’effetto lucido-opaco dei due materiali.
Il tappeto “Sama” introduce per la prima volta nella proposta di Moroso una forma rotonda. E’ realizzato in lana con una cornice esterna in viscosa.
L’allestimento al piano superiore
Al piano superiore, insieme alle recenti collezioni Gogan e Ruff disegnate da Patricia Urquiola, viene presentata la libreria Frame-shift degli architetti lombardi Oscar e Gabriele Buratti.
Frame-shift è un sistema essenziale, fatto di pochissimi elementi che si ripetono per sovrapposizione verticale, per formare composizioni caratterizzate dall’orizzontalità dei piani. Si tratta di un mobile sistemico pensato per essere trasversale nella collezione Moroso. Un’idea compositiva semplice, per sovrapposizione, caratterizzata da elementi monofacciali a parete e divisori bifacciali, volumi bassi e alti, librerie aperte e mobili chiusi, che strutturano, connettono e separano gli spazi della zona living e di quella dining, della zona notte come dell’area studio”,raccontano gli architetti Buratti.
Infine a completare l’allestimento, è presente il corner dedicato alla collaborazione Diesel Living With Moroso. In scena due novità: il divano Cloudscape, caratterizzato da grandi cuscini che disegnano la forma e sostengono la seduta, dando un incredibile comfort, caratterizzati dalla “cucitura”, cifra stilistica delle collezioni Diesel Living with Moroso, e la libreria Mecano Shelving System, con linee pulite e geometriche, che può essere installata a parete o a soffitto, diventando così un versatile divisorio all’interno di un ambiente. Il design di questo sistema componibile di scaffalature, di forte ispirazione industriale, esprime tutti i suoi dettagli tecnici, senza nasconderli.
Per tutti i dettagli e scoprire la collezione Moroso, consultare www.moroso.it