Roma l’unica tappa europea della mostra Exhibition series2, inaugurata il 22 maggio alla presenza di celebrities internazionali. La griffe francese offre un’esperienza nuova, multisensoriale, futuristica, che traduce in chiave contemporanea i segni iconici di un brand che vanta 160 anni di storia.
Roma, Italia.
Un viaggio artistico interattivo, una visione futuristica a 360 gradi degli elementi iconici della celebre maison Louis Vuitton, all’interno di uno dei più famosi palazzi storici di Roma. Lo sguardo ( e la mente) è quello innovativo e sempre sperimentale del direttore artistico della griffe Nicolas Ghesquière che mette in scena un universo creativo unico: il passato, il presente e il futuro di un marchio che continua ad affascinare.
Il percorso della mostra, articolato in 9 stanze, racconta il passato della celebre maison francese mixandolo con un presente in continua evoluzione: nella Accessories Gallery un avatar stampato in 3D della modella Marte Mei van Haaster con in indosso gli accessori della Collezione Primavera/Estate 2015 rimanda a quelli provenienti dagli archivi Louis Vuitton come il baule-scarpiera appartenuto alla leggendaria attrice Greta Garbo.
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Ma la mostra racconta al visitatore anche il futuro prossimo della maison: nella room Infinite show gli spettatori potranno totalmente immergersi nella visione della sfilata Primavera/Estate 2015 con una proiezione continua delle 48 silhouette del fashion show che permette al pubblico di scoprire o riscoprire gli stili, i modelli, i colori e i dettagli della collezione. Sì, perchè la mostra è organizzata come un viaggio nella mente di Nicolas Ghesquière, dalle sue prime ispirazioni agli abiti finiti, illustrando il percorso creativo dello stilista passo dopo passo con allestimenti di grande impatto visivo tra video proiezioni in 3D, abiti, installazioni e bellissime fotografie. Come quelle all’interno della Poster room, dove si può ammirare in una suggestiva visione d’insieme la campagna pubblicitaria “SERIES 2” per la Primavera/Estate 20 15 fotografata da Annie Leibovitz, Juergen Teller e Bruce Weber.
L’immagine più iconica è però quella della griffe stessa che (naturalmente) viene rappresentata da un baule, simbolo assoluto del viaggio (Louis Vuitton, iniziò la propria attività come produttore di bauli nel 1854) e dalle sue lettere LV poste all’interno di un cerchio, alle quali Ghesquière ha dato nuova vita nella collezione di accessori.
Il viaggio, nel Dna della celebre griffe, continua quindi. E Nicolas Ghesquière sembra averne assorbito in toto il senso di perenne evoluzione, scoperta e sperimentazione riuscendo a proiettare un marchio centenario nel futuro.
Dove: Palazzo Ruspoli, via del Corso, Roma
Quando: dal 22 maggio al 7 giugno 2015.
Anna C. Alemanno
anna@agendaviaggi.com