
“Incertezza. Interpretare il presente, prevedere il futuro”: la mostra in scena a Palazzo delle Esposizioni a Roma

UN PROGETTO INEDITO CHE, ATTRAVERSO INSTALLAZIONI MULTIMEDIALI E INTERATTIVE, RACCONTA AL PUBBLICO CONCETTI COMPLESSI QUALI L’INCERTEZZA QUANTISTICA, LA TEORIA DEL CAOS O I PRINCIPI SCIENTIFICI SU CUI SI BASANO LE PREVISIONI METEREOLOGICHE: UN MODO PER COMPRENDERE COME LA SCIENZA SI RELAZIONA AL TEMA DELL’INCERTEZZA.

Roma, Italia.
Lo studio Dotdotdot firma un nuovo progetto di Interaction Design in occasione della mostra “Incertezza. Interpretare il presente, prevedere il futuro”, in programma dal 12 ottobre 2021 al 27 febbraio 2022 al Palazzo delle Esposizioni di Roma, nell’ambito della rassegna “Tre stazioni per Arte-Scienza”, associata alle esposizioni “La scienza di Roma. Passato, presente e futuro di una città” e “Ti con zero”.
Il progetto “Tre stazioni per Arte-Scienza”
“Tre stazioni per Arte-Scienza” è un ampio progetto che prende forma attraverso tre mostre che rappresentano tre diversi punti di vista: quello storico (La scienza di Roma. Passato, presente e futuro di una città), quello artistico (Ti con zero), e quello della ricerca scientifica contemporanea (Incertezza. Interpretare il presente, prevedere il futuro).
Promossa da ROMA Culture, la rassegna è ideata e organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo con la collaborazione di numerose istituzioni pubbliche: l’idea nasce dal desiderio di intervenire nel dibattito contemporaneo in merito al rapporto tra scienza e società, divenuto di grande importanza specialmente in seguitoai cambiamenti climatici e alla pandemia. Con “Tre stazioni per Arte-Scienza”, il Palazzo delle Esposizioni intende evidenziare la possibilità che metodi e istanze diverse determinino non soltanto punti di contatto, ma nuovi territori di esperienza, di formazione, di crescita e di riflessione.
All’interno della mostra “Incertezza. Interpretare il presente, prevedere il futuro”, lo studio Dotdotdot progetta sei installazioni multimediali e interattive, negli ambienti curati dallo studio Formafantasma, di Simone Farresin e Andrea Trimarchi.
“Siamo molto contenti di tornare a lavorare a Roma al Palazzo delle Esposizioni, con un progetto che vede coinvolti partner di rilievo su un piano istituzionale, culturale e scientifico. Collaborazioni cross-disciplinari tra arte, scienza e design come la mostra sull’Incertezza sono un esempio importante del ruolo che le istituzioni culturali dovrebbero svolgere in Italia: delle piattaforme di scambio in grado di fornire strumenti per navigare la complessità del presente che viviamo.” – afferma Laura Dellamotta, co-founder e General Manager Dotdotdot.
Il percorso espositivo
Attraverso un’esperienza diretta e interattiva, le installazioni sviluppate e realizzate da Dotdotdot offrono strumenti e linguaggi inediti per consentire al visitatore di comprendere più facilmente alcuni concetti elaborati e complessi che vengono presentati nelle diverse sezioni della mostra:
● Incertezze fondamentali. Una grande installazione immersiva e interattiva conduce il visitatore nel mondo delle Incertezze fondamentali, attraverso una rappresentazione metaforica del collasso della funzione d’onda, uno dei concetti base della meccanica quantistica. All’interno di un cubo, caratterizzato da un progetto di Sound Design spazializzato, che enfatizza i movimenti delle forme astratte che animano lo spazio, il visitatore, sfiorando gli elementi in continua mutazione, potrà interagire con le animazioni mutando la loro natura e influenzando dunque una successiva evoluzione. L’interazione rappresenta uno dei concetti base della meccanica quantistica, in particolare il “principio di indeterminazione di Heisenberg”, che stabilisce che ci sono alcune proprietà dei sistemi fisici, a cominciare da quelle più semplici, come la posizione e la velocità di un corpo, che non possono mai essere determinate simultaneamente con precisione assoluta.
● La teoria del Caos. L’incertezza riguarda soprattutto il futuro, specialmente se i sistemi di cui vogliamo conoscere l’evoluzione nel tempo sono soggetti al Caos (scientificamente inteso): nella sezione dedicata a questo tema, si vedrà come impercettibili incertezze iniziali possano condurre a esiti profondamente diversi, limitando la portata temporale delle nostre previsioni. Un esempio molto vicino alla nostra quotidianità sono le previsioni metereologiche: una videoproiezione contemplativa e immersiva lunga 14 metri racconta il processo di previsione meteo ripercorrendo i dati, la visualizzazione dei moti caotici e le previsioni che portano a quantificare l’entità di un fenomeno atmosferico. Inoltre il pubblico potrà interagire con un’installazione multimediale che riproduce digitalmente il “pendolo doppio”: un semplice sistema fisico, composto da due pendoli rigidi, uno congiunto all’estremità dell’altro, che determina oscillazioni e variazioni diverse a seconda di come lo si lasci cadere. Attivando il pendolo grazie a un sensore laser, l’installazione mostra al visitatore quanto l’interazione con gli elementi in movimento sia in grado di generare caos rispetto all’aumentare del tempo, del numero degli elementi e della qualità del gesto.
● Intrecciare le probabilità. Il concetto di probabilità condizionata, emerso dal teorema di Thomas Bayes, che ci insegna a non trascurare correlazione tra diversi elementi di informazione a nostra disposizione, in modo da dedurne conclusioni e previsioni il più possibile obiettive e realistiche, è raccontato in mostra attraverso l’installazione interattiva del “Gioco delle tre porte”, la cui versione televisiva condotta da Monty Hall ebbe un grande successo negli Stati Uniti negli anni 60. Al partecipante del gioco viene chiesto di scegliere fra 3 porte, una sola delle quali è vincente. Una volta effettuata la scelta, il conduttore apre una delle porte rimanenti, che sa essere perdente. Il dilemma, ora, è se al giocatore convenga o no cambiare la sua precedente scelta. In questo caso le conseguenze matematiche del teorema di Bayes si scontrano con la nostra naturale propensione a credere che la probabilità sia un dato oggettivo e assoluto, e non un’espressione della nostra conoscenza parziale delle realtà. Per cercare di comprendere meglio questo paradosso, il pubblico potrà interagire con tre specchi magici, che ricreano corridoi infiniti dietro le cui porte può nascondersi un diamante o una capra. Il visitatore, proprio come nel gioco a premi condotto da Monty Hall, interagisce con gli specchi attraverso un sistema di riconoscimento vocale, che risponde animandosi con scritte e grafiche.
Dotdotdot ha inoltre progettato la data visualization del braccio robotico per la sezione “Misurare l’incertezza”, insieme allo sviluppo e realizzazione del riconoscimento vocale e data visualization di una sequenza random per la sezione La logica del caso. Le altre installazioni interattive presenti all’interno della mostra “Incertezza. Interpretare il presente, prevedere il futuro” sono state progettate e sviluppate da Limiteazero.
Per ulteriori informazioni, consultare www.palazzoesposizioni.it

Lo studio Dotdotdot
Dotdotdot è uno studio di progettazione multidisciplinare nato a Milano nel 2004, tra i primi in Italia a operare nell’ambito dell’Interaction Design. Dotdotdot è specializzato in Exhibition e Interaction Design, ossia nella progettazione di percorsi museali, Corporate Experience, mostre multimediali temporanee e permanenti.
Ricerca e innovazione tecnologica sono alla base di tutti i suoi progetti; è stato fondato da 4 soci: Laura Dellamotta (architetto), Giovanna Gardi (architetto), Alessandro Masserdotti (filosofo e interaction designer) e Fabrizio Pignoloni (designer). Oggi conta un team di oltre 20 persone, con profili eterogenei che spaziano da architetti, designer, interaction designer, sviluppatori, ingegneri, sound designer ed esperti di storytelling e design strategy, in grado di gestire la complessità a 360°.
Per altre curiosità, visitare www.dotdotdot.it