Scoprendo alcuni dei borghi medievali meno conosciuti, ci siamo imbattuti in un tesoro urbanistico del passato, il borgo in questione è Santo Stefano di Sessanio, un luogo dove il tempo sembra essere cristallizzato, piccoli e grandi angoli di passato, che oggi sono quasi un dono per il turismo non di massa. Ecco un itinerario da passeggiare tra storia e tradizione
Sessanio (AQ), Italia.
Ci troviamo in Abruzzo, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, a 1250 metri sul livello del mare. Le origini risalgono al XIV secolo, il borgo era una cittadina rigogliosa che viveva di agricoltura e di pastorizia sotto il controllo della Signoria di Firenze, il commercio della lana “Carfagna” che veniva prodotta in paese per poi essere lavorata in Toscana era venduta in tutta Europa. Santo Stefano di Sessanio fa parte dei Borghi più belli d’Italia che hanno conservato l’assetto originale
L’attenzione dei turisti è cresciuta grazie all’intervento di Daniel Kihkgren, imprenditore svedese che ha acquistato buona parte delle abitazioni abbandonante ristrutturandole dando vita progetto albergo diffuso Sextantio, trasformate in abitazioni ad uso e impiego dei turisti. Case, viuzze, abitazioni del quattrocento, tra cui la Casa del Capitano e altri edifici di pregio. Le case ristrutturate divenute parte dell’albergo diffuso nel borgo, contano camere, ristoranti e aree comuni caratteristiche, di un classico hotel sparso nel borgo.
Da Visitare
La Chiesa di S. Stefano e la chiesetta della Madonna del Lago, risalente al XVII secolo e sorta lungo il lago ai piedi del paese. Tutto il fascino di un maniero, il Castello di Roccacalascio, uno dei castelli più elevati d’Europa, a 1.512 metri di altitudine, ricco di sfumature di altri tempi.
Borghi e sostenibilità
La valorizzazione dei borghi italiani nella nostra Penisola purtroppo rischiano di scomparire, ad oggi sono state approvate iniziative importanti che passano attraverso una tutela politica mirata, dibattiti ed iniziative sono state portate avanti per definire dei modelli di sviluppo più adatti alla tutela di un questo nostro inestimabile patrimonio, l’approvazione della Legge 158/2017 per la valorizzazione dei piccoli Comuni (legge Salva Borghi) è stata una grande rete di salvataggio, che ha promosso la riqualificazione urbana, ma il modello necessita costantemente di seguire i giusti parametri di tutela, al fine di non compromettere l’impegno e la cura della micro territorialità, come sottolinea Daniel Kihkgren nei suoi diversi interventi, è di fondamentale importanza passo dopo passo, scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso sempre più virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità.
Dovremmo imparare tutti, ad essere i custodi della nostra arte e delle nostre tradizioni, a partire da ciò che rischia di estinguersi, la sostenibilità, l’attenzione, gli interventi, e il turismo consapevole, può trasformare il nostro patrimonio nella bellezza senza tempo.
Foto courtesy by Sextantio