Abano, Padova, Italia.
La sua genesi (del fango delle Terme Euganee, ndr) è «uno dei processi biotecnologici più antichi messi in atto per la selezione di una specifica microflora benefica». Così afferma la dottoressa Nicoletta La Rocca, docente di Fisiologia Vegetale del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova e responsabile di un progetto di grande importanza scientifica.

Gli studi precedenti sul fango termale
Grazie agli studi del Centro Studi Termali Pietro d’Abano e alla sua lunga collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova, si è approfondita la conoscenza, un tempo empirica, delle proprietà curative dei fanghi, che risiede nella sua componente biologica. I fanghi applicati durante le cure termali sono argilla vergine vulcanica che proviene dai laghetti del Bacino Euganeo. L’argilla viene fatta maturare per almeno due mesi in acqua termale che sgorga dai pozzi termali, negli hotel del comprensorio Euganeo, e, durante questo tempo, si sviluppa una comunità di microorganismi, i cianobatteri (quelli che 3,5 miliardi di anni fa svilupparono l’ossigeno sul nostro pianeta) che a loro volta producono composti bioattivi che, uniti al calore e all’acqua termale del Bacino Euganeo donano al fango proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, immunostimolanti.
Grazie a queste scoperte, in anni recenti il Centro Studi Termali è riuscito a garantirsi un Brevetto Europeo, unico al mondo nel settore termale, che mette in evidenza la relazione tra i microrganismi che crescono nei fanghi termali in maturazione, le molecole con attività farmacologica da questi prodotte e l’efficacia terapeutica della fango balneoterapia di Abano e Montegrotto.
I risultati di tali ricerche sono stati inoltre una componente essenziale per la stesura del disciplinare di tutela del marchio di origine del fango del Bacino Euganeo della Regione Veneto (Fango D.O.C.).
I risultati della ricerca attuale
Il dipartimento di Biologia, di cui fa parte l’Orto Botanico (Patrimonio Unesco come bene culturale dal 1997), sostenuto dal Centro Studi Termali Pietro d’Abano (creato nel 1981 dagli albergatori di Abano e Montegrotto per la ricerca nel campo della medicina termale diretto oggi dal dottor Fabrizio Caldara), ha dimostrato scientificamente l’unicità dei fanghi delle Terme Euganee, dei cui effetti benefici si può usufruire solo in questa zona.
Perché sono unici al mondo.
Estraendo il DNA della microflora presente nei fanghi, si sono potute fotografare e la quantità e la qualità del microbiota (l’insieme dei principi attivi) e si è quindi potuto stabilire scientificamente che tali valori sono strettamente correlati alla maturazione di quell’unico tipo di argilla (estratta nel Bacino Euganeo) in quella particolare acqua termale e a quella determinata temperatura. Se ne deduce che il microbiota e quindi il potere curativo dipendono ineluttabilmente dalla peculiare biodiversità del Territorio Euganeo.
Un grande futuro.
L’importanza dei risultati documentati sarà determinante per il rilancio delle Terme Euganee. Grazie ai risultati scientifici da oggi il messaggio è chiaro: IL FANGO DELLE TERME EUGANEE E’ UNICO AL MONDO
Foto per gentile concessione Abano Ritz Hotel
Elena Bianco