Anche in autunno le Perle del Trentino Alto Adige offrono una vasta scelta di attrazioni.
Tutto il Trentino Alto Adige è un continuo susseguirsi di fiumi, laghi e monti che allestiscono uno scenario talmente bello da lasciare chiunque senza parole… Riconosciute dall’Unesco come patrimonio naturale dell’umanità nel 2009, queste montagne uniche si riflettono nella vita quotidiana degli abitanti delle valli, nell’economia del turismo e nella cultura dell’ospitalità. Per comprendere il motivo per cui milioni di visitatori ogni anno vengono da queste parti, bisogna innanzitutto rendersi conto che le Dolomiti non sono semplicemente da vedere, ma da vivere!
Due valli da non perdere
Attraversando le meravigliose Val di Fassa e Val Gardena, costellate di graziose casette dai tetti spioventi e balconcini fioriti, che grazie alla calorosa ospitalità degli abitanti, rinomata da secoli, e alla grande varietà degli sport praticabili in ogni periodo dell’anno, hanno visto crescere costantemente il turismo, si resta abbagliati dalla bellezza di questi monti, che al calar del sole si colorano di quelle suggestive sfumature arancioni e viola che li rendono uniche al mondo. Tra questi spiccano il Massiccio della Marmolada, il Gruppo del Sella e il Sassolungo, mete preferite di scalatori temerari che vengono da tutto il mondo per raggiungerli, apparentemente invalicabili ma anche alla portata di semplici escursionisti grazie agli impianti di risalita che conducono quasi in cima a queste vette.
Indimenticabili escursioni
Tra le cime innevate si estendono decine di migliaia di ettari di boschi di conifere, rigogliosi alpeggi e verdi prati punteggiati qua e là dalla tipica, anche se sempre più rara, stella alpina. Durante le escursioni tra i sentieri nei boschi non è difficile incontrare volpi, stambecchi o camosci che gironzolano nel loro habitat da veri padroni di casa, facendo sentire un umile ospite chiunque se li trovi davanti. E, alzando gli occhi, è facile sentirsi osservati da una magnifica aquila reale che, come una regina, sorveglia questi luoghi dalle nuvole.
Intramontabili tradizioni
Prima che l’inverno faccia capolino e la neve copra tutto con il suo candido manto, i boschi si dipingono dei caratteristici colori autunnali, creando un’atmosfera indimenticabile per gli escursionisti, che passeggiando hanno la possibilità di assistere alla tradizione transumanza del bestiame che dagli alpeggi viene ricondotto per l’inverno a valle, dove, secondo la tradizione, le mucche vengono agghindate con incantevoli corone di fiori, nastri e grandi campane per un vero e proprio concorso di bellezza, in una vera e propria festa che comprende anche un premio per l’agricoltore dell’anno, il tutto accompagnato da canti popolari, bevendo buon vino e gustando squisiti dolci locali.
Non solo sci
Qui è un piacere villeggiare in ogni periodo dell’anno, grazie alla variegata offerta culturale, alle degustazioni in cantine vinicole e agriturismi, al buon mangiare nelle tipiche gasthaus o in ristoranti stellati, senza dimenticare le numerose attività sportive praticabili in ogni periodo dell’anno, anche se è certamente d’inverno che queste valli offrono la scelta maggiore, mettendo a disposizione non solo innumerevoli piste da sci, ma anche tante altre tipologie di sport alternativi, tra cui diverse piste di pattinaggio sul ghiaccio, chilometriche piste da slittino e, per i più audaci, addirittura le arrampicate su inquietanti pareti ghiacciate.
Consigli pratici
Per affrontare un viaggio all’insegna dell’escursionismo, cogliendo l’occasione per respirare aria pura e mangiare genuino tra i paesaggi stupefacenti di queste valli, bisogna solo munirsi di scarpe comode da trekking, zaino in spalla e macchina fotografica. E quelli a cui piace viaggiare comodi e senza fatica non dovranno risparmiare sui pass per gli impianti di risalita e per i mezzi pubblici.
Curiosità
Il termine Dolomiti deriva dal francese Déodat Guy Silvain Tancrede Gratet de Dolomien che, una volta arruolatosi nei Cavalieri di Malta, ne approfittò per viaggiare in lungo e in largo e soddisfare la grande passione per la geologia. Nel 1791 scopri sulle Alpi una particolare pietra calcarea, che da lui prese il nome di dolomia, ma solo nel 1864 queste possenti montagne furono ufficialmente identificate con il nome di Dolomiti, grazie al pittore J. Gilbert e al naturalista G. Churchill , che pubblicarono un libro dal titolo “The Dolomite montains”.
TACCUINO DI AGENDAVIAGGI
Dove mangiare
Immancabile una sosta al noto Rifugio Comici in Selva di Val Gardena proprio sotto alle pareti del Sassolungo, per una pausa caffè, mangiare qualcosa o semplicemente per riprendere fiato prima di ricominciare a passeggiare.
Impossibile da raggiungere se non con una bidonvia aperta, un vero incubo per chi soffre di vertigini, ma una volta arrivati in cima ne sarà valsa la pena. Davanti al Rifugio Pian dei Fiacconi è tutto un susseguirsi di montagne altissime schierate come gendarmi e, alle spalle, il ghiacciaio perenne della Marmolada, con la vetta talmente vicina che sembra di poterla toccare con un dito.
A quota 2685 metri, il Rifugio Toni Demetz, incastonato tra il Sassolungo e le Cinquedita. rappresenta il punto di partenza ideale per effettuare temerarie arrampicate, percorrere suggestivi sentieri o semplicemente fare una piacevole sosta per ammirare, davanti a una bevanda calda, un panorama mozzafiato.
Per info Fassa.com o ValGardena.it
Beatrice Caldovino