Elba Isola Musicale d'Europa: talento, musica, emozioni, location d'eccezione. I concerti memorabili della 27a edizione

Elba Isola Musicale d’Europa: talento, musica, emozioni, location d’eccezione. I concerti memorabili della 27a edizione

Scritto da Alessandra Chianese on . Postato in Appuntamenti, cinema

LA 27ESIMA EDIZIONE DI “ELBA ISOLA MUSICALE D’EUROPA” SI È APPENA CONCLUSA, CON UN GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO E CRITICA. TANTE LE PERFORMANCE ANDATE IN SCENA DI GRANDE RILIEVO: LA MUSICA E LA BRAVURA DEGLI ARTISTI, INSIEME ALLE SUGGESTIVE LOCATION SAPIENTEMENTE SELEZIONATE, SONO STATE IL CONNUBIO PERFETTO. ECCO ALCUNI DEI MOMENTI EMOZIONANTI E INDIMENTICABILI.

Isola d’Elba, Italia.
Grande successo per la 27esima edizione di “Elba Isola Musicale d’Europa”, festival che ha coinvolto numerosi artisti, dotati di inestimabile valore e talento. Un modo per avvicinarsi alla musica nella sua veste più autentica, ascoltare melodie senza tempo, godere di fascino e bellezza grazie alle suggestive location scelte sapientemente, localizzate nelle varie aree dell’isola d’Elba.

Un evento interessante che continua ad attirare numerosi spettatori, catturati dalla magia che solo la musica sa regalare.

Il concerto del 6 settembre

Tra i concerti andati in scena, indubbiamente memorabile è stato quello di mercoledì 6 settembre, grazie anche alla scelta della suggestiva location dei bastioni della Fortezza Pisana di Marciana, luogo di particolare rilievo storico dal quale si può ammirare uno dei panorami più belli dell’Elba. Nell’occasione, i brani proposti sono stati eseguiti adoperando solo strumenti a fiato, quali l’oboe (Rossana Calvi e Davide D’Agostino), il corno (i finlandesi Jukka Hariju e Marian Strandenius), il fagotto (Andrea Zucco e lo spagnolo David Garnes) e il flauto (il britannico Adam Walker). 

Ad aprire e chiudere il concerto è stato Mozart, con i Divertimenti per 2 oboi, 2 fagotti e 2 corni K253 e K270, pagine deliziose scritte probabilmente come “musiche conviviali”, da eseguirsi in ricorrenze festive alla corte arcivescovile e perciò trattati con lievità e disinvoltura. Fra queste due composizioni, peculiare è stata l’esecuzione di quattro brevi e particolari brani, in grado di valorizzare i singoli strumenti: Adam Walker ha interpretato la Sonata per flauto solo H.652 di uno dei più noti figli del grande Bach, Carl Philipp Emanuel; Andrea Zucco ha eseguito poi lo Studio per fagotto solo (1977) del compositore italiano Bruno Bettinelli, che in qualità docente di composizione presso il Conservatorio di Milano ha formato molti tra i massimi musicisti italiani del secondo ’900, tra cui Claudio Abbado, Riccardo Chailly, Riccardo Muti, Maurizio Pollini, Uto Ughi e molti altri, nonché la popstar toscana Gianna Nannini. A Rossana Calvi, inoltre, è stato affidato lo spiritoso brano per oboe solo “La Cicala e la Formica” dell’ungherese Antal Doráti. Infine, tutto per i corni di Jukka Harju e della sua allieva Marian Strandenius con “Horn Hounds – Quei cani pazzi”, scritto dallo stesso Harju.

Il concerto di giovedì 7 settembre

Giovedì 7 settembre è andato in scena nella Chiesa del Santissimo Sacramento di Portoferraio il terzo e ultimo concerto della 27esima edizione di “Elba Isola Musicale d’Europa” che ha come protagonistal’Elba Festival Orchestra, formazione che riunisce solisti affermati e giovani talenti provenienti da otto nazioni diverse (Italia, Spagna, Paesi Bassi, Ungheria, Stati Uniti, Svizzera, Finlandia, Gran Bretagna), con la violinista di origine russa Liana Gourdjia nelle vesti di concertatrice. 

Momento emozionante del concerto è stato indubbiamente l’esecuzione in prima assoluta del Concerto per chitarra e orchestra del compositore colombiano Arturo Cuéllar, che il pubblico del Festival ha già avuto modo di conoscere e apprezzare nel 2022 per l’energia, il virtuosismo e l’umorismo delle sue composizioni e per il suo stile unico che combina elementi classici e jazz con la musica popolare colombiana. Solista del brano di Cuéllar è la nuova star brasiliana della chitarra classica Plíno Fernandes

A seguire, l’orchestra ha interpretato la Sinfonia n. 5 D. 485 di Schubert, scritta nel 1816 e considerata «forse il pezzo di musica strumentale più puro, più levigato, più equilibrato che Schubert avesse scritto fino a quel momento».

Altro momento di rilievo della serata, in apertura, è l’esecuzione del Nonetto n. 2 del finlandese Olli Mustonen, definito su The Advertiser «una specie di forza della natura musicale, direttore d’orchestra, compositore e pianista in egual misura, pervaso da un’energia e un entusiasmo senza limiti». Scritto nel 2000, il Nonetto n. 2 è uno dei suoi pezzi cameristici preferiti dal pubblico: divertente, accessibile e pieno di melodie liriche, è un brano di piacevolissimo ascolto in 4 movimenti che ha il suo fulcro nello splendido Adagio, calorosamente espressivo. A proporlo: Jonian Ilias Kadesha, Diet Tilanus, Chiara Sannicandro, Pablo Hernán Benedí (violini), David Quiggle, Georgy Kovalev (viole), Vashti Hunter, Orfeo Mandozzi (violoncelli), Amerigo Bernardi (contrabbasso). 

Il concerto di venerdì 8 settembre

Venerdì 8 settembre, nel Chiostro del Centro Culturale De Laugier di Portoferraio, si è esibito il Trio per violino, violoncello e pianoforte n. 1 op. 63 di Robert Schumann, nell’interpretazione di Pablo Hernán Benedí (violino), Indira Rahmatulla (violoncello) e di Noam Greenberg (pianoforte). Nella seconda parte del concerto Benedí e Greenberg si sono raggiunti in pedana da Jonian Ilias Kadesha (violino), Georgy Kovalev (viola) e da Vashti Hunter (violoncello) per l’esecuzione del Quintetto per pianoforte e archi op. 29 di George Enescu.

Il bellissimo Trio op. 63 in re minore di Robert Schumann è caratterizzato da inquietudine, passione, intenso lirismo e perfetto equilibrio fra i tre strumenti protagonisti. Qui lo Schumann cameristico sembra scavare all’interno stesso della musica per cogliere quegli elementi più intimistici e segreti della propria sensibilità, tra slanci e ripiegamenti, tra improvvise accensioni della fantasia e rapidi mutamenti psicologici, per comunicare agli altri autentici sentimenti ed emozioni.

George Enescu è ricordato come uno dei più grandi violinisti del XX secolo e come autore delle famose Rapsodie rumene, a tinte gitane, ma uno sguardo più attento al compositore rivela opere profonde e sostanziali messe in ombra durante la sua vita dalla popolarità e dall’appariscenza delle stesse Rapsodie. Uno di questi tesori nascosti è il Quintetto per pianoforte in la minore, op. 29, scritto nei primi anni ’40 del secolo scorso e dedicato alla memoria della principessa Elena Bibescu, mecenate di Enescu e straordinaria pianista. Il concerto nell’ambito di “Elba Isola Musicale d’Europa” sarà una bella opportunità di ascoltare da splendidi musicisti un pezzo di grande intensità e potenza espressiva che non fu mai eseguito durante la vita del compositore: la prima esecuzione avvenne infatti nel 1964, nove anni dopo la morte di Enescu.

I concerti di sabato 9 settembre

Sabato 9 settembre, “Elba Isola Musicale d’Europa 2023” ha proposto due interessanti concerti, il primo dei quali si è svolto sulla terrazza panoramica del museo napoleonico di Villa San Martino a Portoferraio: l’artista Naomi Berrill si è esibita accompagnando la sua inconfondibile voce al violoncello. Molto suggestivo il titolo della sua performance: Island Songs: un viaggio sonoro sul filo di un mix di melodie folk, irlandesi e non solo, musica classica e improvvisazione sullo sfondo delle onde del mare.

Sempre sabato 9, in serata, a Marciana Marina, si è svolto il concerto del quartetto guidato dal trombettista Fabrizio Bosso. Accanto all’autorevole leader, i suoi partner abituali: Julian Oliver Mazzariello al pianoforte e al piano elettrico, Jacopo Ferrazza al contrabbasso e basso elettrico e Nicola Angelucci alla batteria. Un’esibizione di alto livello, un’emozione continua, un omaggio al genio musicale di Stevie Wonder, icona della black music, dotato di inconfondibile energia e vitalità. A celebrare il grande artista e le sue più celebri ballad, a prodigiosa tecnica e il lirismo unico della tromba di Fabrizio Bosso, insieme alla cura degli arrangiamenti e la personalità musicale di ciascuno degli altri tre musicisti.

In scaletta, immancabili alcune delle canzoni più significative di Wonder: da Another star alle celebri Isn’t she Lovely e My Cherie Amour, ma anche Sir Duke, Moon Blue, Overjoyed, attingendo a un repertorio molto ampio che abbraccia un periodo che va dalla fine degli anni Sessanta fino al 2004. Lungi dall’apparire una cover band qualsiasi, il quartetto di Fabrizio Bosso plasma melodie immortali per farle proprie e restituirle in una nuova, personalissima veste.

Elba Isola Musicale d’Europa

“Elba Isola Musicale d’Europa” è realizzato con il sostegno di: MiC – Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Portoferraio, Comune di Capoliveri, Comune di Marciana, Comune di Marciana Marina, Comune di Rio; e con la collaborazione e il supporto di Visit Elba. 
Photo courtesy by Elba Isola Musicale d’Europa

INFO

Per ulteriori dettagli, informazioni e restare aggiornati, consultare www.elba-music.it

Alessandra Chianese

Alessandra Chianese

Nata e vissuta in provincia di Napoli, è da sempre appassionata di arte, di cultura, di moda e del buon cibo italiano. Giornalista, fin da piccola mostra un costante interesse per l’attualità e la politica, determinanti nella sua scelta di vita professionale. Amante delle lingue, adora viaggiare, scoprire nuovi posti e allargare i propri orizzonti. La frase che più la rispecchia è un passo scritto dal grande poeta Dante: “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”.