PASSAPORTO PER LA LOMBARDIA
AGENDA VIAGGI IN TERRA CREMASCA
Collezione di ricordi e viaggi per terre note e meno note. Passeggiata tra storia e natura a Cremona e dintorni, fortezze, natura e tipicità: l’autunno è splendido tra le Città Murate della Lombardia nel cuore della Valpadana, in mezzo ad una campagna ricca di risorgive. Crema, Soncino e Pizzighettone, sono i tre punti focali di un percorso che taglia il territorio tra i fiumi Adda e Oglio, confini naturali della Provincia di Cremona. Tra gli appuntamenti autunnali
Soncino propone la sagra delle radici la IV domenica di ottobre; a Pizzighettone occasioni enogastronomiche nella ricorrenza dei defunti e la mostra dei presepi nel periodo natalizio; a Crema, a dicembre 3 giorni per il Mercatino di Santa Lucia.
Cremona, Italia.
Cremona presenta una calendario di eventi musicali e museale di tutto rispetto. L’eleganza ricca del capoluogo, patria della più famosa e storica liuteria mondiale, si racconta da se ed è illustrata nel programma per il 2018 già consultabile nel sito del Comune di Cremona.
Il Torrazzo, la Cattedrale, il Battistero e Loggia dei Militi sono punti cardine del percorso turistico cittadino.
Tra i musei cittadini spiccano, naturalmente, Le stanze per la musica e il Museo del Violino; tuttavia la città non dimentica di dedicarne uno alla Civiltà Contadina. Le campagne rivestono infatti nel cremasco un’importanza particolare. E’ proprio su queste pianure, ricche e fertili, che venivano erette le difese del territorio.
Le tre città murate, antichi borghi fortificati in Provincia di Cremona, sorgono sui fiumi Oglio, Serio e Adda. Il percorso tra una città e l’altra è costellato da fortezze, castelli e ville, che si distanziano per pochi chilometri.
L’autunno è la stagione dei colori caldi, che tingono le manifestazioni di folclore e gastronomia del cremonese. Mentre la città del Torrazzo è conosciuta per la tradizione raffinata e aristocratica del torrone, per le altre ricette ci si rifà alle tradizioni della pianura circostante.
Itinerario gastronomico
La gastronomia tipica autunnale della campagna è frutto della pianura nebbiosa e fantasiosa, dove si coltiva soprattutto riso, si raccolgono i prodotti degli orti e si alleva bestiame. La tradizione prevede in questo periodo dell’anno la consumazione di salame, ciccioli di maiale e lardo, gorgonzola con polenta abbrustolita e la “raspatura“, nuvole di formaggio ricavate raschiando con una lama affilata la superficie di una mezza forma di grana padano tenero. Quanto ai fagioli, cucinati con odori dell’orto e cotiche di maiale, tradizione e superstizione si intrecciano. Le leggende narrano che nei fagioli si nascondessero le anime dei defunti. A fine pasto non manca sulle tavole la Torta Rustica dei Morti, a base di farina bianca e gialla, mandorle, burro, strutto e zucchero va annaffiata da vino novello.
Una cucina ricca e grassa che scalda il corpo e lo spirito e che annovera cappone, anatra, zucca, tortelli e mostarda tra le sue ricette più conosciute.
L’itinerario nella campagna tra le città murate dei tre fiumi
Le città murate sono collegate tra loro da un percorso che scorre lungo strade poderali e comunali piacevolmente in mezzo alla campagna. Sono 35 chilometri che si possono percorrere in bicicletta. Il tour è percorribile comunque anche con l’auto, lungo piacevoli strade provinciali.
Partendo da Pizzighettone si arriva a Formigara per la vecchia strada poco battuta, percorrendo per circa 7 chilometri il tratto a fianco del Serio Morto e passando per Ferie e Regona sino a San Bassano, dove l’itinerario si innesta su un tratto dell’Antica Strada Regina sino a Santa Maria dei Sabbioni.
Da qui, lungo la via agricola Persicana, sino alla Soresina. Si prosegue poi verso il Santuario di Ariadello ed il nodo idrografico delle Tombe Morte: si incontrano il Canale Vaccarelli, il Naviglio di Cremona.L’itinerario prosegue, su strada sterrata per Naviglio Pallavicino, Genivoltae, dopo aver attraversata l’ex SS498, per altri 8 chilometri nella golena del fiume Oglio fino a giungere sotto le mura di Soncino.
Le tre città murate
Le mura di Pizzighettone circondano l’intero centro storico sull’Adda. La conservazione del complesso delle bastionate che hanno visto sette secoli di storia è eccellente ed oggi viene utilizzata per ospitare sagre ed eventi. Particolarmente originale e suggestiva è la manifestazione gastronomica autunnale a Pizzighettone che celebra i “Fasulin de l’òc cun le cudeghe”: tradotto “fagiolini dell’occhio con cotenne”. E’ il piatto locale che si consumava un tempo tornando dai cimiteri, il 2 novembre, per riscaldarsi. Sono oggi tremila le porzioni di questo piatto servite tra le mura storiche inteporite da grandi camini d’epoca. La fagiolata segue ricette tradizionali e la preparazione “pubblica” è affidata a un gruppo di cuoche provette del paese.
Le Casematte vennero anche utilizzate come carceri, ma le opere sella fortezza militari destinata a difesa proseguirono sino al XIX secolo. Dagli etruschi ai Visconti, dagli Sforza agli Spagnoli, dai Francesi agli Austriaci, le testimonianze stratificate delle diverse dominazioni si trovano nel Museo Civico archeologico e nell’arhitettura delle numerose chiese cittadine. Prestigioso è anche il Museo di Arti e Mestieri. Il Rivellino, la Torre del Guado e l’area dell’ex Ergastolo, con le Celle di Segregazione si visitano accompagnati dalle Guide Volontarie delle Mura.
Crema
Crema sorge sul fiume Serio, l’antico Lago Gerundo, ed è un insediamento di origine Longobarda. Dopo che sue mura più antiche sono state abbattute dal Barbarossa che ha voluto punire la rocchetta ribelle, la città prosperò sotto l’egida della Serenissima; Venezia la dotò di mura difensive, in quanto avamposto della Repubblica. Rimangono solo pochi resti dei due castelli medievali. Il castello di Porta Serio, la roccaforte dell’epoca, fu demolito all’inizio dell’Ottocento: si riconosce comunque il percorso delle mura che delimitavano la planimetria il centro storico. Rimane la bella Torre Civica di mattoni, ora inglobata nel Palazzo Comunale, che fa da sfondo alla Piazza Duomo con la Cattedrale.
Soncino
La rocca sforzesca di Soncino è una delle architetture militari più significative della regione. L’edificazione della consistente cinta muraria, con robusti torrioni semicircolari in cotto, risale al sec. X, con tanto di fossato, in parte ancora colmo d’acqua, e ponti levatoi. Il centro abitato, riporta al suo passato medievale di mura e canali, gallerie sotterranee e camminamenti e alle preziose opere d’arte custodite nelle numerose Chiese.
La città ha una tradizione tipografica: documentano questa vocazione la Casa ebraica degli Stampatori e la “Galleria dei Soncino”, sede di mostre d’ Incisione e di Piccola Editoria.
IL TACCUINO DI AGENDA VIAGGI
Da vedere lungo l’itinerario
PANDINO
La perla della cittadina è il castello ducale visconteo. Il Palazzo è un parallelepipedo di mattoni a vista munito di torri agli angoli edificato attorno ad un ampio cortile a portici. La parte superiore delle logge trecentesche è finemente affrescata. Non mancano le caratteristiche travature in legno dei soffitti sottotetto.
Consigliati:
BOTTEGA DEL VIOLINO
Via Sicardo Cremona
MUSEO DEL VIOLINO
Piazza Guglielmo Marconi – Cremona
OSTERIA LA SOSTA
Via Sicardo Vescovo n° 9 – 26100 – Cremona (CR) | 0372 456656
OSTERIA DEGLI ARCHI
Corso XX Settembre n° 14 – 26100 – Cremona (CR) | 0372 080033
LOCANDA DEGLI ARTISTI
Via XXV Aprile N° 13/1 – 26030 – Cappella De’ Picenardi (CR) | 0372 835576
RISTORANTE LE SCUDERIE
Via Giovan Battista Plasio, 21, 26100 Cremona
OSTERIA DEL PANE E SALAME
Via Giovanni Maria Platina, 32, 26010 Cremona CR 0372 438125
OSTERIA LA SOSTA
Via V. Sicardo 9 – 26100 Cremona 0372 456656
IMPRESA AGRICOLA FIORANI CARLO
Via Licengo, 1 26022, Castelverde (CR) (carloeugeniofiorani.it/)
PALACE HOTEL CREMONA
Via Castelleone, 62, 26022 Costa Sant’Abramo CR
Tel. 0372 471374
Info: Comune di Cremona.
Margherita Manara